Cristina Passarani
"C'è un rimedio allo stress e al burnout: la natura. Ma la stiamo dimenticando" È il paradosso della nostra epoca: siamo nati per vivere all'aria aperta, numerose ricerche hanno appurato che siamo più felici quando lo facciamo, eppure ogni giorno passiamo meno del 5% del nostro tempo immersi nella natura. Nonostante sia una valida alleata contro stress e burnout, ci stiamo allontanando sempre di più da lei: secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Perspectives on Psychological Science, dagli anni '50 in poi sarebbero diminuiti i riferimenti alla natura in libri, film e canzoni. La nostra cultura, insomma, porterebbe il segno della linea divisoria che l'essere umano ha posto tra se stesso e l'elemento naturale. Concedersi una breve passeggiata tra gli alberi, ricordarsi di guardare il cielo ogni tanto o perdersi ad ascoltare il cinguettio degli uccelli avrebbero grandi vantaggi. Nel suo libro "The Nature Fix: Why Nature Makes Us Happier, Healthier, and More Creative", recentemente pubblicato, la giornalista Florence Williams spiega perché la natura potrebbe renderci di fatto più felici, più in salute e più creativi. "Cosa rende felici le persone? I posti contano?": a questa domanda, con cui si apre il libro, l'autrice finirà col dare una risposta affermativa. "Grazie alla tecnologia moderna, i neuroscienziati sono riusciti ad utilizzare alcuni dispositivi in grado di misurare l'attività cerebrale anche al di fuori dello studio - ha spiegato in un'intervista a National Geographic -. Neuroscienziati americani e inglesi hanno iniziato ad osservare come i cervelli delle persone rispondevano ai diversi ambienti. Si sono così resi conto che quello che accadeva nel cervello di chi camminava attraverso una città o un'area rumorosa era diverso rispetto a quello che accadeva nel cervello di chi camminava in un parco. Il lobo frontale, la parte del nostro cervello che è generalmente molto coinvolta nelle attività quotidiane della vita contemporanea, si disattiva un poco quando si è all'aria aperta. Le onde alfa, tipiche in un individuo sveglio ma completamente rilassato, si registrano più forti nella natura".
Cristina Passarani
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