Cristina Passarani
Per combattere lo stress prova il ginseng coreano Ginseng coreano e sistema nervosoLe proprietà del ginseng e i suoi principi attivi quali i ginsenosidi e i panaxani (ad azione simile a quella degli steroidi), consentono di contrastare lo stress stimolando la produzione di endorfine atte a migliorare l’umore e riequilibrare il sistema nervoso.Ne traggono giovamento infatti le facoltà mnemoniche e il grado di concentrazione, l’ansia viene sedata e anche la qualità del sonno migliora. Ginseng Coreano e sistema immunitarioLo stress purtroppo indebolisce il nostro sistema immunitario, perché lavora sul piano psichico e fisico quasi contemporaneamente. Quando si è sottopressione spesso non si ascolta il proprio corpo perché non si ha tempo, perché si dà priorità ad altro.Quando però si raggiunge uno stadio di esaurimento psico-fisico con stanchezza, cali di umore, sonno disturbato, il nostro organismo è facilmente attaccabile da raffreddamenti, dolori muscolari, gastriti.Soprattutto nei cambi di stagione è bene curare “il terreno”, il sistema immunitario, rafforzandolo. Il Ginseng Coreano stimola la produzione di linfociti, ed esercita un’azione antiossidante. Sostiene il sistema respiratorio e lo protegge da malattie di stagione come il raffreddore. Il Ginseng coreano, i beneficiI benefici del ginseng sono davvero molti: a livello cardiocircolatorio migliora la circolazione, regola i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue. A livello gastrico contrasta l’inappetenza e la nausea.Inoltre allevia i sintomi della menopausa e regola le disfunzioni sessuali maschili. Come assumere il Ginseng CoreanoÈ bene assumerlo al mattino o comunque nella prima parte della giornata. In estratto secco la dose standard giornaliera è di 200 mg. Avvertenze: a causa del suo potente effetto stimolante se ne sconsiglia l’uso a chi soffre di ipertensione, in stati di gravidanza e in fase di allattamento.
Cristina Passarani
ARTICOLO Vitamina D, effetti della carenza e dell’eccesso La vitamina D svolge numerose funzioni ed è importante per la salute di tutto l’organismo. Vediamo quali sono gli effetti della carenza e dell’eccesso e quali i livelli ideali da mantenere di MARGHERITA RUSSO Vitamina D, effetti della carenza e dell’eccesso La vitamina D è molto importante per la salute dell’organismo e svolge un ruolo fondamentale soprattutto per l’assorbimento di calcio e fosforo e per la deposizione di questi minerali a livello delle ossa.La vitamina D, inoltre, contribuisce alla salute del pancreas, del colon, della pelle, del sistema nervoso, del sistema immunitario e dei muscoli, compreso il muscolo cardiaco.La carenza di vitamina D, quindi, ha effetti negativi sulla salute generale dell’organismo, ma anche l’eccesso può risultare nocivo. Gli effetti della carenza di vitamina D: la carenza di vitamina D ha effetti negativi soprattutto sulle ossa; può, infatti, essere causa di rachitismo nei bambini o osteomalacia negli adulti; può, inoltre, favorire l’osteoporosi.Quando la vitamina D è carente si verificano un anomalo assorbimento del calcio nel tratto intestinale e una ritenzione di fosforo a livello renale, con conseguente difetto di mineralizzazione dello scheletro. Una carenza di vitamina D ha effetti negativi anche su altre strutture organiche, in particolare sui muscoli.Da qualche anno, poi, viene spesso posto l’accento sull’importanza della vitamina D per il sistema immunitario; è stato infatti osservato in diversi studi che una carenza di vitamina D si associa a una più elevata vulnerabilità alle infezioni virali e batteriche e si parla persino di una possibile associazione tra carenza di vitamina D e alcuni tipi di neoplasie. L'importanza della vitamina D e l'esposizione al sole per adulti e bambini Prevenire la carenza di vitamina DPer prevenire una carenza di vitamina D, bisognerebbe soprattutto esporsi sufficientemente al sole, approfittando della primavera e dell’estate, quando l’organismo immagazzina vitamina D da utilizzare anche in inverno.Ovviamente, bisogna trovare un equilibrio tra la necessità di garantire all’organismo livelli adeguati di vitamina D e quella di proteggere la pelle dall’aggressione dei raggi solari; per riuscirci è necessario seguire alcune buone norme: evitare di esporsi per troppo tempo e nelle ore più calde; per le persone di pelle chiara è sufficiente un’esposizione di circa 10-15 minuti, mentre quelle di pelle scura hanno bisogno di un periodo dalle tre alle sei volte superiore, in base al colore della pelle. Per i neonati, vengono generalmente somministrati dal pediatra degli integratori di vitamina D. E se la vitamina D è eccessiva?Secondo uno studio recente messo a punto dall’Università di Copenhagen, valori troppo elevati di vitamina D aumenterebbero il rischio di morte per cause cardiovascolari. Dunque, non solo la carenza, ma anche l’eccesso di vitamina D può avere effetti negativi per la salute.Gli autori della ricerca hanno studiato il livello di vitamina D in 247.574 danesi e hanno analizzato il loro tasso di mortalità a 7 anni. Valutando i livelli di vitamina D nei 16.645 pazienti deceduti in quel lasso di tempo, sono giunti alla conclusione che valori di vitamina D inferiori a 50 o superiori a 100 nanomoli per litro sono connessi con un più elevato rischio di morte.Gli autori della ricerca suggeriscono, dunque, che i livelli di vitamina D vengano mantenuti in questo intervallo e che la quantità ideale è pari a 70 nanomoli per litro.L’eccesso di vitamina D può essere provocato dall’assunzione di integratori non necessari o utilizzati per tempi troppo lunghi; è praticamente impossibile che si possa verificare un eccesso di vitamina D per cause alimentari o per essersi esposti troppo al sole.I risultati di questa ricerca fanno dunque riflettere sull’uso degli integratori che, talvolta, vengono assunti senza pensare troppo alle possibili conseguenze negative.
Cristina Passarani