Cristina Passarani

Granelli di sabbia ingranditi 300 volte, uno spettacolo straordinario e inaspettato Una speciale lente tecnologica ingrandisce i granelli di sabbia e quello che appare è qualcosa di unico e sorprendente Lo spettacolo incredibilmente bello che si rivela ai nostri occhi lo dobbiamo al dottor Gary Greenberg. Il dottor Greenberg, che ora vive nell’isola delle Hawaii, ha utilizzato questa speciale tecnica per ingrandire pensate cosa: i granelli di sabbia. I granelli di sabbia, ingranditi circa 300 volte, mostrano qualcosa che supera qualsiasi forma di immaginazione. Un granello di sabbia rispecchia la meraviglia dell’universo. (Paulo Coelho) Al loro interno una sorta di mondo magico, forme e colori insospettabili! Essi sono composti da piccoli e grandi organismi marini. Strutture multiformi, eleganti e delicate. “È incredibile pensare che quando camminiamo sulla spiaggia stiamo calpestando questi piccoli tesori” afferma il dottor Greenberg felicemente stupito. È proprio il caso di dirlo, anche il più piccolo granello di sabbia è unico e irripetibile. Sul sito Sand Grains è possibile visionare tutte le straordinarie immagini raccolte dal noto ricercatore. Il mondo è un luogo meraviglioso, e meravigliosa è anche la più piccola delle cose. Quella che può sembrare la più banale o insignificante. Granelli di sabbia. Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.

Cristina Passarani

Due studenti di una scuola superiore della provincia di Kütahya, in Turchia occidentale, hanno progettato e costruito una cuccia per animali randagi che viene riscaldata utilizzando l’energia solare. Molto economico, questo rifugio può essere utile ai tanti animali randagi che si trovano ad affrontare il freddo. Oğuz Özgür e Ahmet Ercan Kaya del liceo artistico Ahmet Yakupoğlu hanno avuto l’idea di questo progetto dopo aver visto i cani che vivono nel loro cortile di casa soffrire a causa di condizioni climatiche molto difficili. Dopo aver ricevuto il sostegno dal loro insegnante di biologia, gli studenti hanno sviluppato queste speciali cucce che raccolgono l’energia solare e la immagazzinano in una batteria che la trasferisce poi in un tappetino sulla base della cuccia per tenere gli animali al caldo. Un progetto nato davvero dal nulla e con pochissimi fondi. Muzaffer Efe, l’insegnante di biologia responsabile del progetto, ha dichiarato all’Anadolu Agency (AA) che gli studenti hanno preparato la bozza del progetto e raccolto i materiali necessari, aggiungendo che il costo totale del progetto era di circa 100 lire turche (19 dollari ovvero poco meno di 17 euro). UN APPLAUSO!

Cristina Passarani

Cosa provoca lo stress e quando fa ammalare davvero Quando siamo sotto stress e non riusciamo a ridurre il ritmo della nostra vita, rischiamo di ammalarci di molte patologie; scopriamo come vincere la gelosia Ritmi accelerati e sintomi dello stress Uno stile di vita, un gruppo di malattie. Benché sembri un beffardo slogan, questa espressione ben riassume un fenomeno che gli studi di medicina psicosomatica stanno sempre più confermando. È accertato da tempo che lo stress predispone l'organismo a una generica "maggiore possibilità di ammalarsi", ed è ormai sempre più evidente che un particolare modo stressante di vivere, di percepirsi, di relazionarsi e di organizzare il tempo, favorisce di più l'insorgenza di alcune patologie rispetto ad altre. Fra i tipi di stress che logorano maggiormente c'è senz'altro la fretta. Per molti non è qualcosa di sporadico, che si attiva - come è naturale che sia, in situazioni specifiche di ritardo per poi disattivarsi una volta che l'appuntamento o l'evento siano stati superati; lo stress è diventato un abito esistenziale, la fretta una costante, presenti entrambi per quasi tutto il tempo della giornata. Sempre di corsa: cosa causa lo stress A volte lo stress si esprime come sensazione di essere in ritardo anche quando non ci sono orari particolari da rispettare; altre volte ci fa immergere in un vortice di iperattività senza sapere bene perché si va così veloci; e altre ancora si manifesta con l'incapacità di prendersi pause o di rallentare perché ci si sente subito in colpa, anche se non c'è motivo. La frustrazione per non riuscire ad afferrare il futuro è ingigantita dall'impossibilità («Non c'è tempo!») a elaborare il passato. Le cause dell'instaurarsi di questa forma di stress sono molteplici e vanno da una marcata incapacità di organizzare il tempo, a un disturbo d'ansia, dalla paura dei momenti "vuoti" al timore del giudizio, all'insicurezza, al senso di inadeguatezza. In tutti i casi lo stress va superato perché, se dura troppo a lungo, il corpo farà sentire il suo disagio, in particolare attraverso uno o più sintomi fra quelli indicati nella tabella sottostante. Vita frenetica, sintomi conseguenti: prezzo altissimo dello stress Ecco i tipi di stress più frequenti. Accanto ad ognuno è specificato il sintomo che favorisce con maggiore probabilità. Tipo di stress Cosa rischi: Eccesso di velocità mentale Dermatite seborroica Incapacità di cambiare marcia Problemi alla tiroide Senso di costante ritardo Tensioni muscolari Perdita degli orari fisiologici Disturbi del ritmo cardiaco (sonno, pasti, riposo) Continuo controllo dell'orologio Ipertensione arteriosa Pensieri ossessivi Disturbi del sonno Voler essere in anticipo Disturbi d'ansia Rallenta i tuoi ritmi poco a poco e lo stress se ne andrà Prima di sottoporti a una psicoterapia, a trattamenti corporei antistress o a tecniche di rilassamento, è fondamentale ridurre il senso di fretta allentando un poco il ritmo di impegni, altrimenti saranno fonte di ulteriore stress, che a volte porta episodici stati di febbre da stress o periodi di dimagrimento da stress. La prima regola: gradualità Un corpo che da mesi e anni vive lo stress come uno stile di vita, non può abbandonarlo di colpo: i sintomi aumenterebbero. Inserisci cambiamenti graduali e progressivi nella tua settimana, con decisione ma... senza fretta. la seconda: realismo La fretta spesso nasce da un errore tecnico di organizzazione o dalla scarsa conoscenza dei propri limiti e risorse. Prova a stilare una scaletta della giornata e della settimana che sia calibrata su un maggiore senso di realtà e che non preveda la necessità di andare al massimo. Chi da tempo è immerso nella fretta non se ne accorge quasi più. Capirlo però è semplice: prova a fermarti, in un momento qualsiasi della giornata lavorativa, per cinque minuti. Se provi un senso di disagio, di tensione o di colpa, sei "malato" di fretta.

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