Cristina Passarani
Soffri di solitudine? Sfrutta la forza gentile dei Fiori di Bach La solitudine è una condizione naturale della vita umana e un'esperienza indispensabile all'evoluzione di ogni individuo. Abbiamo dunque bisogno di "incontrarla" per crescere, eppure non sono in tanti a viverla in questo modo: nell'iperconnesso mondo contemporaneo, la solitudine viene spesso erroneamente percepita come isolamento, come mancanza dolorosa di qualcosa o qualcuno e non come un'occasione per conoscersi e diventare indipendenti. Per paradosso, più contatti superficiali abbiamo, più relazioni sovente inutili teniamo in piedi, più siamo angosciati alla sola idea di passare un po' di tempo da soli... Ma che cos'è davvero la solitudine? La saggezza antica risponde così: è la strada maestra della scoperta di sé. Non puoi dire di conoscerti davvero se non impari a stare da solo, se non fai scendere in campo quello sguardo sul mondo interno che soltanto la solitudine sa attivare. Negli antichi miti, nelle leggende e nelle fiabe, l'Eroe o l'Eroina sono sempre soli a compiere le loro imprese, che iniziano in un antro, un bosco scuro o una grotta inospitale che deve essere attraversata in solitario come inevitabile prova iniziatica. Al termine di queste peripezie, che rappresentano simbolicamente l'attivazione dello sguardo interiore, i protagonisti diventano persone complete ed evolute: la solitudine con la quale hanno affrontato difficoltà, mostri e demoni li ha resi invincibili, immuni a quella paura "esterna" che induce a credere che senza gli altri saremmo perduti... Nel viaggio quotidiano della vita, siamo tutti eroi ed eroine chiamati a compiere una missione: sviluppare la nostra unicità, diventare chi siamo veramente. Se è proprio l'affrontare la solitudine a servirci più di tutto, è anche vero che nessun paladino è mai sceso in battaglia disarmato: ha sempre con sé uno scudo, un elmo, una spada, qualcosa che lo aiuti a portare a compimento le sue imprese. Oggiper fare la stessa cosa non servono armi: basta sfruttare l'energia del mondo naturale, racchiusa in quei potenti rimedi che sono i Fiori di Bach. Questi preziosi alleati sono ciò che serve quando una sofferenza emotiva come la paura della solitudine viene a trovarci, perché sanno infondere armonia e sicurezza con la delicatezza invincibile della natura. In particolare, Heather, per coloro che sentono sempre il bisogno di compagnia non amano rimanere isolati, al contrario Water Violet, perchi si racchiude in se stesso e pensa di superare i propri disagi in solitudine. Questi sono i Fiori di Bach più indicati per sciogliere senza sforzo la paura dell'abbandono e dell'isolamento, infondendo in chi li utilizza fiducia, stabilità ed autostima. Con loro al nostro fianco, il buio della solitudine s'illuminerà presto di un'intensa luce naturale, la nostra!
Cristina Passarani
Colite rimedi naturali: la ricetta del risotto ai semi di cumino Un primo leggero e ben digeribile in due versioni utili come soluzioni alla colite: una adatta in presenza di stipsi e l’altra da utilizzare in caso di diarrea. Entrambe eliminano il gonfiore e agiscono sulla colite come rimedi naturali. Riso e cumino assorbono i gas intestinali e regolarizzano. Così puoi vincere la colite con rimedi naturali. Il riso è noto per essere un alimento anti gonfiori per eccellenza. Nella sua versione integrale o semintegrale contribuisce anche a contrastare la stipsi. Se bianco (ovvero raffinato e senza fibre), invece, è adatto in presenza di diarrea. Stipsi e diarrea sono entrambe sintomi tipici di colite e si possono presentare in fasi alterne. Anche i semi di cumino, adatti in entrambi i casi, contribuiscono al benessere del sistema digestivo e sono indicati in presenza di colite in quanto migliorano la digestione, contrastano crampi, gas e gonfiori intestinali, stipsi e diarrea. L’aggiunta di yogurt contribuisce a risanare la flora intestinale. Chi è intollerante al lattosio, può utilizzare uno yogurt delattosato, oggi disponibile anche al supermercato. la ricetta del risotto ai semi di cumino: Persone: 2 Tempo di preparazione: 10 minuti Tempo di cottura: 20-35 minuti (a seconda del tipo di riso utilizzato) Difficoltà: facile Adatta per vegani: no (è adatta solo se si usa un’alternativa veg allo yogurt) Indice glicemico: medio o Note particolari: non aggiungere sale se utilizzi il brodo, in quanto questo già lo contiene. Ingredienti 120g di riso Arborio semintegrale (in caso di stipsi; in presenza di diarrea, usa quello bianco) 2 cucchiai di carota e sedano tritati (non usare cipolla) 100g di yogurt naturale ricco di fermenti vivi 1 cucchiaino di semi di cumino leggermente pestati 2 cucchiaini di zenzero grattugiato 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva brodo vegetale q.b. Preparazione Fai scaldare l’olio in una casseruola e aggiungi il mix di carota e sedano tritati e i semi di cumino. Fai insaporire l’olio e, quando carote e sedano sono appassiti, unisci il riso prescelto. Mescola per 1-2 minuti e versa un mestolino di brodo bollente. Porta a cottura unendo poco brodo bollente per volta. Cinque minuti prima di togliere il riso dal fuoco, aggiungi anche lo zenzero e a fine cottura lo yogurt. Mescola delicatamente, lascia riposare per 3 minuti e servi in tavola.
Cristina Passarani