Cristina Passarani

Partiamo da un punto, cosa vuol dire vivere nel “Qui ed Ora”? La risposta è molto semplice, vuol dire vivere nel momento presente senza proiezioni mentali, ovvero, senza condizionare le azioni che stiamo compiendo con sentimenti di rimpianto legati al passato, o sentimenti di ansia e paura relativamente a eventi futuri. Queste continue riproduzioni mentali tolgono spazio e energia a quello che realmente viviamo. Vi faccio un esempio concreto, oggi a causa del COVID 19 siamo chiamati a rimanere a casa, quale migliore circostanza per portarci nel qui ed ora e cogliere l’occasione che ci viene data di “assaporare” il tempo, i gesti che compiamo, tutto senza la frenesia della società odierna…E’ il momento di ringraziare per tutto quello che abbiamo e che spesso diamo per scontato, è il tempo di ritrovare la vera essenza di NOI stessi…Essere nel presente significa avere più tempo per edificare con energie positive. Lo Yoga ci aiuta molto in questo, in quanto accresce il livello di consapevolezza sia attraverso la pratica delle asana (posizioni), sia attraverso le tecniche di respirazione Pranayama, nonché con la Meditazione che ci riporta e insegna a vivere il momento presente. Quando l’insegnante ci invita a entrare in una posizione e sostare in essa, siamo costretti ad affinare la sensibilità verso le nostre percezioni, emotive e sensoriali. E’ pertanto normale che arrivi una prima una sensazione di tensione muscolare, legata alla parte di noi che non vuole lasciarsi andare al cambiamento. Se rifiutiamo l’ascolto verso questa parte, il corpo ci darà un altro segnale… fino a quando, se non ascoltato, ci bloccherà… Quindi lo spazio di lavoro che ci è consentito gestire è quello tra la resistenza all’abbandono da superare o lo stop da rispettare. Con la pratica si comincerà davvero ad ascoltarsi, il corpo tacerà assaporando uno stato di benessere puro e unendosi con il respiro, l’asana verrà vissuta dal praticante come una postura integrale dove cuore, mente, corpo si fonderanno per dare vita alla magia dello Yoga…

Cristina Passarani

Se c’è una cosa al mondo che accomuna noi donne è il fatto che tutte detestiamo lo stesso nemico: la ritenzione idrica. Un avversario da combattere con ogni mezzo e strumento, una sfida che quotidianamente ci poniamo. Inutile negarlo: quante volte dinanzi lo specchio ci soffermiamo sugli inestetismi della nostra pelle? Quante volte la nostra attenzione cade sulle parti del corpo che vengono colpite da tale fenomeno? Troppo spesso, si tende a commettere l’errore di confondere la ritenzione idrica con la cellulite, che sono problematiche ben diverse e che analizzeremo con due approfondimenti dedicati. Oggi concentreremo la nostra attenzione sulla ritenzione, evidenziando quali siano le cause, i sintomi e i rimedi naturali per poterla combattere. Ritenzione idrica: cos’è, cause e sintomi Donna preme la pelle della gamba per evidenziare la ritenzione idricaLa ritenzione idrica è un disturbo piuttosto diffuso nel mondo femminile (sebbene anche gli uomini ne soffrano). Tale fenomeno si presenta quando i liquidi non vengono correttamente smaltiti, a causa di un’alterata funzionalità del sistema venoso e dei vasi linfatici. I tessuti dell’organismo tendono quindi a trattenere questi fluidi, generando un accumulo, un gonfiore anomalo. Nella maggior parte dei casi, la ritenzione idrica è localizzata in un’area specifica del nostro corpo. Infatti, il ristagno di questi fluidi è generalmente superiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso, tra cui addome, cosce e glutei. Se invece colpisce l’intero organismo, si parla di ritenzione idrica generalizzata. Sintomi della ritenzione idrica Tra i sintomi più frequenti della ritenzione idrica, troviamo senza alcun dubbio le gambe gonfie e il senso di pesantezza, disturbi legati agli edemi che si vanno a formare. Questi accumuli di liquidi sono morbidi al tatto e generano delle vere e proprie fossette (soprattutto in seguito ad importanti oscillazioni di peso). Talvolta, si assiste anche ad un cambio di aspetto nella pelle, che modifica colore e densità. La ritenzione idrica può colpire anche gli arti superiori e la cavità addominale: in quest’ultimo caso, possono comparire disturbi gastrointestinali e perdita di appetito. Molte volte per capire se siamo soggette a ritenzione idrica ci ritroviamo dinanzi lo specchio ad effettuare il classico test: premere per qualche secondo con il pollice su una zona del corpo e vedere se dopo aver tolto il dito l’impronta resta. Ovviamente per una diagnosi certa, occorre non limitarsi a queste pratiche d’uso comune e rivolgersi ad un professionista per identificare al meglio il fenomeno che colpisce il nostro organismo e capire insieme come combatterlo. Cause della ritenzione idrica Lente d'ingrandimento sulle imperfezioni cutanee di una donnaTra le cause principali della ritenzione idrica, abbiamo: un’alimentazione non equilibrata e salutare; un cattivo funzionamento della circolazione sanguigna; una predisposizione genetica nell’accumulo di tessuto adiposo; un uso frequente e prolungato di trattamenti farmacologici; la presenza di patologie rilevanti legate al sistema cardiovascolare, al fegato, alla vescica e altri disturbi più o meno gravi che possono interferire sulla presenza di ritenzione idrica. Spesso tale fenomeno è legato ad uno stile di vita sbagliato: assunzione di alcolici, eccessiva sedentarietà, sovrappeso, consumo di alimenti non salutari.

Cristina Passarani

A quanto pare donare il proprio tempo, ma anche il proprio denaro, fa bene: è quanto sembra risultare da uno studio condotto da Ashley Whillans, PhD student in Psicologia Sociale e della Salute presso la University of British Columbia, e dai suoi colleghi. Per quattro settimane hanno fornito la somma di 40 dollari a 128 adulti, dividendoli in due squadre: ad una squadra è stato detto di spendere i propri soldi per se, ad un’altra di farlo per gli altri. A tutti i soggetti è stata misurata la pressione sanguigna, oltre altri esami, prima, durante e dopo i pagamenti: i valori della squadra “generosa” sono risultati notevolmente migliorati. Nei partecipanti precedentemente diagnosticati con alta pressione sanguigna, spendere soldi per gli altri ha ridotto significativamente il loro livello di ipertensione nel corso dello studio. Eppure non tutta la generosiità sembra essere benefica: attingendo a ricerche sul caregiving, la generosità finanziaria potrebbe fornire benefici solo quando non comporta costi personali schiaccianti. Conviene quindi a pensarci due volte prima di donare i risparmi di un’intera vita in beneficenza: lo stress correlato a un aiuto così esteso potrebbe minare i benefici potenziali.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505