PIANTAGGINE, antinfiammatoria, lenitiva per la pelle, gli occhi e la tosse
Le foglie si raccolgono in primavera ed in estate, si utilizzano fresche o essiccate. Anche i semi e la radice si utilizzano, ma meno spesso. I semi si raccolgono da agosto a settembre quando le spighe iniziano ad assumere un colore marrone e vengono essiccati velocemente al sole.
COME SI CONSERVA
Le foglie si essiccano all’ombra e si conservano in sacchetti di carta o tela.
Le spighe essiccate si battono per separare i semi che vengono setacciati e si conservano in recipienti di vetro al riparo dall’umidità.
COSA CONTIENE e quali sono le sue PROPRIETA’
La pianta contiene glucosidi che possiedono proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, in particolare l’aucubina.
E’ una pianta ricca di tannini con proprietà astringenti, mucillagini (lenitive e calmanti per l’apparato gastrointestinale), flavonoidi (antiossidanti e anti-radicali liberi) e oligoelementi come lo zinco, ottimo per la funzionalità tiroidea e per il sistema immunitario.
Contiene buone quantità di potassio che regola il battito cardiaco, aiuta i reni ad eliminare le tossine e regola l’attività neuromuscolare.
Tutte le specie raggruppate sotto il nome di piantaggine, per i principi contenuti, sono vulnerarie (cioè svolgono azione cicatrizzante sulle ferite e sulle piaghe), sono astringenti e oftalmiche.
La piantaggine è antinfiammatoria, antibatterica, antiallergica e un blando diuretico.
Le mucillagini contenute svolgono un’azione calmante e lenitiva.
L’aucubina e la baicaleina, un flavone, sono efficaci antinfiammatori.
Uno studio del 2015, in vitro, dell’Università di Indianapolis, ha concluso che l’aucubina e la baicaleina riducono la crescita e la formazione di biofilm della Candida Albicans, risultando promettenti antimicotici.
COME SI UTILIZZA
Come alimento può essere utilizzata fresca nelle insalate oppure lessata con altre verdure o nelle minestre. Si raccolgono le giovani foglie della rosetta basale, sono ottime, sempre mischiate con altre erbe, crude o cotte come ripieni per torte salate o condite come gli spinaci.
Le foglie sono disponibili tutto l’anno.
Un’idea veloce? Sbollentate la piantaggine e passatela in padella con olio, scalogno e sale per insaporire. Riempite della pasta brisèe e cuocete in forno. Per i più golosi, che non hanno problemi con i latticini, si può aggiungere ricotta e pecorino.
Il succo fresco si ricava dalle foglie fresche con la centrifuga o l’estrattore. Si consuma al momento per mantenere intatte le proprietà nutritive.
La tisana di foglie si ottiene versando 150 ml di acqua bollente su 2 g di foglie essiccate o 4 g di foglie fresche. Coprite e lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete.
L’infuso si utilizza in caso di diarrea, enterite, dissenteria, catarri bronchiali, tosse, ma anche, opportunamente raffreddato, per impacchi su occhi infiammati o con congiuntivite allergica e anche sulla pelle infiammata.
INFUSO di PIANTAGGINE per la flebite. Versare 1 lt di acqua bollente su 5 cucchiai di piantaggine (pianta intera) e un cucchiaino di anice verde (semi), lasciando riposare per 10 minuti. Filtrare e bere 4 tazze al giorno.
Gargarismi, sempre l’infuso, sono utili in caso di mal di gola.
La tintura madre si ottiene macerando in una miscela, di alcol alimentare e acqua, le foglie raccolte fra giugno e luglio. Nelle erboristeria si trova già pronta.
Trova impiego nelle infezioni dello stomaco, dell’intestino e delle vie urinarie.