Cristina Passarani
Test sugli organi e sul sistema immunitario attraverso la kinesiologia: I kinesiologi sanno che gli organi o le ghiandole vengono testati chimicamente. I test sugli organi possono essere realizzati in due modi: Con la Terapia di Localizzazione (TL) sulle punti riflessi corrispondenti agli organi stessi. Per verificare la presenza di una ipofunzione di un organo, il terapeuta deve esercitare una pressione sui punti riflessi, realizzando così la TL, qualora si generi un AR (Arm Reflex). Se, al contrario, l’AR si origina dalla pressione del paziente stesso sull’organo, si avrà una iperfunzione dell’organo o della ghiandola in questione. Ad esempio, se l’AR si manifesta in seguito al tocco del fegato da parte del terapeuta, ci troviamo di fronte a una ipofunzione dell’organo, mentre se è il paziente a effettuare la TL sul fegato, l’AR che si genera significherà una iperfunzione dell’organo stesso. Con filtri o fiale come quelle fornite nel test di organi. Il filtro o la fiala contiene una diluizione omeopatica dell’organo o della ghiandola. Se si genera un AR posizionando la fiala di un determinato organo in corrispondenza dell’apparato risuonatore o di un centro energetico del paziente, questo ci indicherà che l’organo in questione non funziona nel modo corretto. La fiala ci informa del malfunzionamento (strutturale, chimico, energetico o emotivo) di un organo o una ghiandola, per questo motivo sarà necessario verificarne il livello con i mudra. Nel caso di impregnazione cellulare o malattie croniche, è consigliabile l’utilizzo di prodotti organo-preparati per trattare questa carenza. est sul sistema immunitario L’essere umano nasce con un sistema immunitario in grado di reagire a ciò che è interno e a ciò che proviene dall’esterno. Durante le prime fasi di sviluppo, il sistema impara a riconoscere ciò che è nostro. Questo processo si chiama tolleranza immunologica e quando quest’ultima viene persa possono manifestarsi malattie autoimmuni. Si generano reazioni di ipersensibilità, come allergie o reazioni esagerate del sistema immunitario a sostanze da sempre innocue. I principali organi e ghiandole responsabili di questo controllo sono: Il midollo osseo: la fabbrica di cellule, sia di quelle madre che di quelle sanguigne. Il timo: dove maturano i linfociti T. La milza: dove maturano i linfociti B. La membrana dell’intestino: molto importante a livello immunitario, la sua funzione più importante è quella di impedire l’ingresso di agenti patogeni nel sangue e nella linfa. Qui troviamo le placche di Peyer, che controllano l’immunità di tutte le membrane del corpo.
Cristina Passarani
LA MOXIBUSTIONE La moxibustione è una terapia antecedente al periodo neolitico. Tuttavia, questo metodo, così come lo conosciamo oggigiorno, è stato sviluppato in Occidente durante il XVII e il XVIII secolo. Il termine moxibustione è nato ispirandosi alla parola giapponese “moekusa” che letteralmente si traduce come “erba che brucia” in particolare significa “cauterizzare”. La terapia si effettua bruciando su una superficie un materiale che è stato previamente riscaldato. Questo metodo terapeutico consiste nell’applicazione di calore che attiva i recettori termici della cute; in tale modo, questi stimoli, competono con i sistemi di modulazione del dolore combattendolo. I punti in cui il calore viene applicato solitamente coincidono con le aree utilizzate per l’agopuntura. Pertanto, è possibile curare alcune patologie equilibrando le funzioni fisiologiche di ogni singolo individuo. La moxibustione utilizza la teoria dei canali. Un principio secondo il quale un organismo agisce come un sistema di reti in cui l’energia fluisce insieme al flusso sanguigno, interconnettendo ogni parte dell’organismo stesso. Fattori esterni ed interni, come le emozioni o le energie che diventano non equilibrate, sono la causa delle carenze o dei malfunzionamenti di questo sistema. Di conseguenza, si verifica uno squilibrio energetico che causa numerose patologie e malesseri. Utilizzi della moxibustione L’ambito clinico della moxibustione è piuttosto vasto e comprende problematiche ginecologiche e dermatologiche, malattie croniche, disturbi pediatrici, ecc. Soprattutto, questa terapia ha un effetto particolare sul trattamento e sulla gestione del dolore. Il calore moderato penetra nell’organismo del paziente generando una piacevole sensazione che aiuta a ridurre al minimo qualsiasi tipo di fastidio. La moxibustione è utilizzata principalmente per: . Disturbi digestivi. . Combattere il raffreddore, l’influenza e la tosse. . Dolori mestruali. . Diarrea o costipazione. . Infortuni, lesioni e traumi dovuti alle attività sportive. . Stanchezza e sindrome da fatica cronica. . Scarsa capacità di concentrazione e mancanza di memoria. . Dolori articolari, irrigidimento dorsale, artrite e artrosi. . Disfunzioni di carattere sessuale. . Problemi da stress e stati d’ansia. . Rafforzare il sistema immunitario favorendo l’aumento della produzione di globuli bianchi e di emoglobina. . Sintomi legati alla menopausa. . Circolazione inadeguata e ulteriori problematiche ematiche. . Alterazioni del metabolismo, ecc. La moxibustione di solito si applica in combinazione con l’agopuntura, poiché entrambe le terapie sono complementari e compatibili. Ciò implica che il potere curativo di entrambi è combinato per ottenere risultati soddisfacenti.
Cristina Passarani