Cristina Passarani
COS'E' LA SINUSITE: la sinusite è un’infiammazione acuta o cronica della mucosa di rivestimento dei seni paranasali. Nella maggioranza dei casi, la causa della sinusite è di tipo virale: si tratta quindi di una conseguenza dell’influenza e del raffreddore. A volte all’infezione virale può sommarsi lo sviluppo di batteri che risalgono dal naso e dalla bocca.La sinusite è caratterizzata da un accumulo di muco che provoca dolore e fastidio a livello della fronte, del naso e degli occhi, accompagnato da una sensazione di pressione.Generalmente i disturbi della sinusite acuta si risolvono spontaneamente nell’arco di una o due settimane, ma spesso si sente la necessità di intervenire attraverso l’automedicazione per alleviare i fastidi. In caso di sinusite cronica, i sintomi possono durare anche diversi mesi. Quando i disturbi persistono oltre le due settimane, è consigliabile rivolgersi al medico. Sinusite, come sciogliere il catarro. L’accumulo di muco tipico della sinusite, come ricordato, causa un senso di dolore e pressione. Pur trattandosi di sintomi transitori e non gravi, possono provocare comunque un notevole fastidio che però può essere alleviato anche con rimedi naturali. Innanzitutto per sciogliere il catarro è possibile ricorrere regolarmente al jala neti, ovvero il lavaggio nasale. Si tratta di una pratica molto semplice: non serve altro che soluzione salina e un apposito strumento chiamato Lota. Il lavaggio nasale può essere effettuato una o due volte al giorno per liberare le vie respiratorie, ripulendole dal muco accumulato.Per sciogliere il catarro si ricorre anche a piante dall’azione mucolitica come il tiglio e la poligala, da assumere sotto forma di infuso caldo. Cure naturali per la sinusiteOltre ai lavaggi nasali, esistono numerose cure naturali che possono essere utili per alleviare i sintomi della sinusite.Innanzitutto vediamo quale antinfiammatorio per la sinusite è più efficace: si tratta della spirea olmaria (Filipendula ulmaria o Spiraea ulmaria), pianta erbacea di cui si utilizzano i fiori essiccati. La spirea contiene salicilati che le conferiscono effetti antidolorifici, antipiretici e antinfiammatori.Per liberare le vie aeree superiori e agire da antidolorifico per la sinusite, sono utili anche le piante dall’azione antisettica e balsamica tra cui rientrano l’eucalipto, il Tea tree, la menta e il timo (Thymus vulgaris e Thymus serpyllum). Le droghe balsamiche possono essere assunte tramite tisana calda una o più volte al giorno. In alternativa, è possibile ricorrere ai relativi oli essenziali, che si prestano a diversi usi:> possono essere impiegati per fare suffumigi;> sono utili per preparare unguenti a base di burro di karité e cera d’api, da spalmare nella zona del naso e della fronte per alleviare i sintomi della sinusite;> possono essere diffusi nell'ambiente;> se ne può versare qualche goccia su un fazzoletto di stoffa
Cristina Passarani
Il gonfiore addominale è uno sgradevole disturbo causato da un anomalo accumulo di gas a livello di stomaco e intestino, con sensazione di tensione addominale che induce a slacciare la cintura. Quando è occasionale non ha significato clinico ed è in genere dovuto a un eccesso di cibo o all'abitudine di ingoiare i bocconi senza averli masticati a sufficienza, o anche a un momento di ansia o stress, soprattutto se lo stato di tensione nervosa induce ad ingerire molta aria deglutendo. Molto comune è anche il gonfiore addominale femminile legato a fenomeni fisiologici come le sindromi premestruali. Quando invece il gonfiore addominale persiste a lungo può rivelare un disturbo gastroenterico, come una disbiosi intestinale, una sindrome del colon irritabile, un'intolleranza alimentare e numerosi altri disturbi, come le intolleranze alimentari. La tisana che sgonfia la pancia Un buon rimedio contro il gonfiore addominale occasionale è una tisana a base di semi di finocchio, menta e mirtillo. Il finocchio è un potente antifermentativo, la menta promuove la digestione e il mirtillo ha un'azione antibatterica. Dopo i pasti, porre in una tazza d'acqua bollente un cucchiaino delle tre erbe miscelate, lasciar riposare 5 minuti e bere, dolcificando con un cucchiaino di miele di limone. Prima di tutto correggere l'alimentazione La prima cosa da fare per sbarazzarsi del gonfiore addominale è correggere la propria alimentazione eliminando i cibi infiammatori o fermentativi, come l'eccesso di carni rosse, le bevande gassate, l'alcol, gli eccitanti come il caffè, gli zuccheri, il fumo, le caramelle, le gomme da masticare, ma anche l'eccesso di fibre che può infiammare le delicate pareti dell'intestino tenue, provocando meteorismo, crampi addominali e alterazioni della peristalsi, come stitichezza o diarrea. Argilla verde per assorbire le tossine e tonificare l'intestino Antisettica e rimineralizzante, l'argilla verde è particolarmente indicata quando la pancia gonfia deriva da un eccesso di fermentazione intestinale, specie se si accompagna a diarrea. Per un mese, alla sera, sciogli una punta di cucchiaino da caffè di argilla verde ventilata in mezzo bicchiere d’acqua, mescola in senso orario con un bastoncino di legno, copri con una garza e lascia riposare tutta la notte. La mattina, a digiuno, bevi solo l’acqua senza mescolare, lasciando il deposito sul fondo del bicchiere. Il gel di argilla depura il sangue e tutto l’organismo, permette l’eliminazione delle tossine e apporta alle cellule elementi indispensabili alla loro difesa e vitalità . Quando a gonfiare la pancia è un'intolleranza alimentare Uno stato persistente di gonfiore addominale può indicare la presenza di un'intolleranza alimentare, specie se il gonfiore è accompagnato da nausea, dispepsia, coliti e ritenzione idrica. I fattori che possono dare origine a un'intolleranza sono molti: virus, batteri, traumi, sostanze chimiche, stress o alterazioni ormonali possono infiammare le mucose enteriche, rendendole permeabili, così molecole "grezze" di cibo filtrano nel sangue, scatenando l'intolleranza. In questo caso è necessario sospendere temporaneamente l'assunzione degli alimenti che innescano lo stato infiammatorio e intervenire con i rimedi verdi capaci di riportare rapidamente in equilibrio il sistema. Un buon rimedio riequilibrante e sfiammante sono le tisane a base di camomilla matricaria e la malva. Ricca di azulene, uno dei più potenti antinfiammatori naturali, e di un sedativo nervino, l'alfa - bisabolo, la camomilla è battericida, antispasmodica e antivirale, ed è indicata quando l'intolleranza si manifesta con gonfiori, nausea, crampi addominali, e spasmi gastrici. Oltre a drenare l'intestino, ne favorisce la corretta motilità e contrasta l'infiammazione delle mucose, mentre le mucillagini della malva formano un gel protettivo che ne favorisce la riparazione. Modo d’uso: estratto idroalcolico di matricaria camomilla, 30 gocce diluite in una tisana di fiori e foglie di malva, tre volte al giorno.
Cristina Passarani