Luisa Cascarano

Come far produrre al nostro corpo le sostanze e gli ormoni che ci fanno stare bene Adrenalina, dopamina, endorfine, ossitocina, serotonina Prodotte, spontaneamente, dal nostro organismo possono essere ulteriormente “sollecitate” da scelte alimentari e/o attività che possiamo includere nella nostra routine quotidiana. ADRENALINA ci regala la spinta “eccitante” che ci consente di reagire in velocità per affrontare una situazione che percepiamo come pericolosa, faticosa: ci aiuta ad affrontare le situazioni di stress e di drammatica urgenza. C’è chi la ricerca praticando sport estremi ma, in realtà, ognuno di noi può avvantaggiarsi di questa particolare sostanza secreta dalle surrenali semplicemente imparando ad uscire dalla propria zona di comfort. Significa, ad esempio: aprirsi ad “ambiti ignoti”, sconosciuti; misurarsi con obiettivi nuovi; fare cose mai fatte prima. Uscire dalla routine, dal noto che “rassicura” proprio perché (bello o brutto che sia) è conosciuto. DOPAMINA La motivazione è invece un bel propulsore per la produzione di dopamina. È così che funziona, infatti, il nostro sistema interno di ricompensa: riusciamo ad essere contenti, entusiasti, nulla ci può fermare. Facciamo qualcosa che ci piace, siamo motivati perciò a perseguirlo e sappiamo resistere ad eventuali distrazioni che ci vorrebbero portare altrove. Al contrario, se la dopamina è bassa, tendiamo a diventare demotivati, inconcludenti. Come aumentarla o sostenerla ad un buon livello? Innanzitutto lavorando per individuare quali sono i nostri valori, le nostre autentiche aspirazioni di realizzazione: lì si può ritrovare una motivazione forte, intrinseca, che ha potenzialmente la sostanza per affrontare tutte le sfide. Le aspirazioni profonde devono essere poi tradotte in obiettivi da perseguire, e gli obiettivi vanno definiti in azioni, a breve, medio e lungo termine. Esercizio fisico, meditazione aiutano la produzione di dopamina. Lo stesso fa l’alimentazione (a proposito: meglio ridurre caffeina e zuccheri; via libera alle banane); in particolar modo va considerata anche la salute del microbiota intestinale. ENDORFINE Quando si parla di endorfine, oramai tutti sanno che sono legate al benessere. Al piacere. Al rilassamento. Come sollecitarne la produzione? Basta immergersi nella bellezza che ci circonda: di un tramonto, di un paesaggio, di un bambino, di un animale che vive felice. Di quello che vogliamo, lasciandoci pervadere da quella sensazione profonda. Ricevere massaggi, dare e ricevere carezze, meditare, ascoltare musica, annusare profumi con note piacevoli (a proposito: l’olio essenziale di lavanda è antistress ed “endorfinico” per chiunque) sono altri modi per stimolarle, così come con tutte le attività fisiche che hanno spontaneamente un’armonia e un ritmo (ad esempio: camminare nella natura, nuotare, ballare e fare l’amore). E poi c’è anche il piacere della gola: ovviamente il cioccolato fondente ma in generale qualunque piatto che sia di proprio gusto. A patto che venga assaporato: il vero piacere, infatti, non si può percepire nella voracità, nella velocità ma nella lentezza, nel riconoscimento appagato da parte delle papille gustative. OSSITOCINA E poi c’è lei, l’ormone del legame affettivo e dell’amore, l’ossitocina. La dimostrazione che volere bene agli altri è assolutamente “egoistico”: i primi a trarne beneficio, infatti, siamo noi. Il livello di ossitocina, e del conseguente benessere che ne deriva, aumenta dopo pochi secondi di un abbraccio (ovviamente a patto che non sia un “abbraccio finto”, di convenienza o convenzione); cresce nella vicinanza di una persona cara e nell’espressione di un gesto di affetto, di una parola di conforto o di apprezzamento. Sale quando ascoltiamo chi ci sta parlando o se ci sentiamo ascoltati, nel profondo, mentre ci raccontiamo. Cresce quando siamo con i nostri animali domestici o facciamo meditazione. E trae beneficio da un pianto liberatorio, che consente di scaricare la tensione o ansia. SEROTONINA, l' ormone della felicità? il primo è far diventare la meditazione una pratica regolare

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Luisa Cascarano

A Bologna i clochard diventano guide turistiche, per vedere la bellezza nelle piccole cose Si chiama “Gira la cartolina”, perché promette di raccontarti una Bologna diversa, quella appunto meno turistica e più caratteristica. Guide d’eccezione sono i clochard della città della Torre degli asinelli e l’iniziativa è già un successo. L’iniziativa, quella di trasformare i clochard in guide turistiche, nasce da una collaborazione tra Ascom che è la Confcommercio bolognese, l’associazione Piazza Grande che da anni si occupa di inclusione sociale e l’Asp e l’idea è quella di raccontare una città diversa attraverso gli occhi di chi la strada la vive ogni giorno in tutte le sue sfaccettature. Il giro turistico consiste proprio in questo, far vedere a turisti e cittadini i luoghi non luoghi, quelli che ci rimangono nella maggior parte delle volte, indifferenti. Così i ciceroni insegnano a cambiare prospettiva. Ma attenzione, non parliamo di persone improvvisate. Nei mesi scorsi, hanno fatto un corso di formazione e adesso stanno creando una startup chiedendo anche di essere inclusi nelle pubblicazioni di Bologna welcome. Il primo giro c’è stato, il secondo e il terzo, saranno il 25 luglio e l’1 agosto sempre dalle 18 alle 20. Tra i tanti ciceroni ci sono Giuseppe che per anni ha dormito in stazione, Giuseppe un ex cuoco che ha perso l’attività e si è ritrovato in mezzo a una strada e ancora Samantha imprenditrice che dopo uno sfratto ha rischiato di dormire in un cartone. Storie diverse che si intrecciano con i luoghi della città: dall’ex stabile dell’Opera Pia in via marsala fino alle lavandaie di via Piella dove c’era il mercatino dei Tigli. E ancora, la stazione. Ma queste guide turistiche speciali insegnano a vedere la strada con empatia: mentre camminate non rimanete solo abbagliati dalle vetrine, se incontrate un clochard offrite qualcosa, anche un caffè. Insomma un’iniziativa che fa bene alla cultura, ma soprattutto al cuore perché parla di inclusione sociale, di opportunità lavorativa e di seconde possibilità. Chi fosse interessato a partecipare ai giri turistici: prenotazione obbligatoria a giralacartolina@ gmail. com oppure al telefono 373.7566321.

Luisa Cascarano

Tea Tree Oil: come e quando usare l’olio essenziale di melaleuca Il tea tree oil, noto anche come olio essenziale di melaleuca, è uno degli oli essenziali più versatili e utilizzato al mondo per le sue incredibili proprietà antisettiche, antibatteriche e antimicotiche. Si presta a numerosi usi e per questo è uno dei prodotti da tenere sempre in casa e in viaggio L’olio essenziale di tea tree, viene estratto dalle foglie dell’albero di Melaleuca alternifolia, specie vegetale originaria dell’Australia. In diverse zone dell’Australia viene tuttora effettuata la raccolta spontanea delle foglie di questa pianta, che in seguito, subiranno un delicato processo di distillazione mediante l’impiego di vapore acqueo. Grazie alle sue proprietà curative e disinfettanti, esso viene impiegato sia nella cosmesi naturale che nella detergenza della casa. Tea tree oil: quale e come sceglierlo Gli oli essenziali di migliore qualità vengono ricavati da specie vegetali coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica e vengono estratti senza l’impiego di solventi chimici. Prima dell’acquisto del vostro olio di tea tree, assicuratevi che esso sia completamente puro e preferibilmente di provenienza biologica o biodinamica. Una volta tenuti presenti questi parametri, potrete decidere di acquistare il vostro olio essenziale online,olio essenziale online, nel caso non riusciate a reperirlo in erboristeria o in un negozio di prodotti naturali. Il tea tree oil è un prodotto altamente concentrato e dall’odore persistente. Il prezzo di un olio di ottima qualità si aggira intorno ai 10 euro. Una confezione, se usata con parsimonia e senza inutili dispersioni, potrà durare molto a lungo. Il consiglio è quindi di fare attenzione alla scadenza al momento dell’acquisto. Nel caso in cui il suo odore risulti eccessivamente sgradevole, si consiglia di mescolarlo ad olio essenziale di limone o di lavanda, a seconda delle necessità. Oli essenziali dalle proprietà analoghe e dal profumo più gradevole, ma un po’meno facilmente reperibili nei negozi fisici, sono quelli di Manuka e di Rosalina. Assicuratevi che il prodotto che state per acquistare sia munito di contagocce e sia contenuto in una confezione di vetro scuro. Gli oli essenziali sono infatti particolarmente sensibili alla luce. Perciò si suggerisce di conservarli al buio, ad esempio in un cassetto. Ora che ne conoscete le proprietà e che sapete come orientarvi nella scelta del vostro tea tree oil, ecco a voi alcuni suggerimenti per il suo impiego. Il tea tree oil ha proprietà antibatteriche, cicatrizzanti, antimicotiche e antiodoranti, che lo rendono una delle sostanze più miracolose che la natura sia in grado di offrirci. Bisogna ricordare però che per il suo impiego è necessario seguire alcune precauzioni. Perché il tea tree sia efficace, infatti, ne sono sufficienti poche gocce. Nel caso sia necessario applicare l’olio sulla pelle, si raccomanda di diluirne una piccola quantità nell’olio vegetale preferito o in una crema idratante, in modo da evitare che la sua azione potente possa irritare l’epidermide, soprattutto se già sensibile. Per lo stesso motivo, il tea tre oil, come tutti gli altri oli essenziali, non deve essere applicato direttamente sulle mucose e deve essere tenuto lontano dalla portata dei bambini. Disinfettante ferite: grazie alle sue proprietà antisettiche è possibile utilizzare il tea tree oil per disinfettare piccole ferite. Applicatelo sulle zone interessate con un batuffolo di cotone dopo averne diluite due o tre gocce in olio vegetale. Acne e brufoli: in caso di problemi di acne e foruncoli infiammati utilizzate il tea tree come trattamento d’urto applicandone una goccia diluita, direttamente sull’imperfezione. Candida: grazie alle sue proprietà antimicotiche il tea tree oil viene sempre più di frequente consigliato in caso di candida. Per le modalità di utilizzo più corrette a seconda del vostro caso. Suffimigi contro influenza e raffreddore: aggiungete cinque gocce di tea tree oil all’acqua bollente che utilizzerete per i suffumigi

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