Luisa Cascarano
Cammini d’autunno: i sentieri italiani per ammirare la magia del foliage Cammini d’autunno. Uno dei periodi migliori dell’anno per poter camminare tra i boschi alla ricerca di funghi, tartufi e castagne è proprio l’autunno. Sebbene poi, in molte zone ancora le temperature siano miti, è possibile intravedere la magia del foliage, il fenomeno naturale che trasforma la natura in una tavolozza di colori. l segreto per poter assistere a questo meraviglioso spettacolo naturale è quello di mettersi in cammino tra il giallo oro, il rosso, l’arancio e il marroncino e di osservare tutto ciò che ci circonda. Da non perdere anche i profumi del sottobosco che appare come il regno di funghi, castagne e tartufi e per godere a pieno di questa atmosfera, approfittando del clima, bisogna solo armarsi di scarponcini e occhi aperti. Ma quali sono i cammini d’autunno più belli? La Compagnia dei Cammini propone diversi itinerari a seconda del tipo di allenamento. Calabria Dal 22 al 29 ottobre è previsto un cammino d’autunno nella costa ionica calabrese, ai piedi delle montagne dell’Aspromonte. Se avete voglia di perdervi tra indimenticabili tramonti sull’Etna, borghi arroccati in lontananza, cibo genuino e a Km0 e le spiagge scelte dalle tartarughe Caretta Caretta, questo itinerario fa per voi. Qui tutte le informazioni. Se siete in Calabria vi consigliamo anche di far visita all’Osservatorio della Biodiversità che si trova in località Cucullaro in Aspromonte, qui il Laboratorio scientifico entomologico vi farà innamorare dei piccoli abitanti del bosco (insetti, farfalle, lucciole etc), mentre guide ufficiali vi porteranno alla scoperta delle specie di piante e alberi autoctone e non solo. Qui tutte le informazioni. Un itinerario da assaporare nella sua veste autunnale è quello della campagna toscana, attorno alle colline di Monteriggioni. Dal 3 al 6 novembre, si può camminare su facili sentieri con tratti della Via Francigena, visitando il borgo gioiello di Strove e incontrando castelli affascinanti come quelli della Chiocciola e Castel Petraio. Qui tutte le informazioni. Sempre in Toscana, per osservare i lupi da vicino c’è un altro itinerario, quello del Casentino dal 10 al 15 ottobre. Di media difficoltà si cammina tra casolari, castelli, pievi, chiese, eremi. La rete dell’ecomuseo creata dalle comunità del Casentino ha permesso di recuperare, valorizzare e consolidare il territorio, gli antichi borghi e gli aspetti più peculiari della propria cultura. Piemonte Dal 24 settembre al 1 ottobre, per un sentiero che richiede un po’ di allenamento c’è il tour “I colori delle Langhe d’autunno”. Il punto di ritrovo è a Saliceto, in provincia di Cuneo, da dove comincia l’avventura lungo stradelli di campagna che partono dall’alta Langa selvaggia e scendono, collina dopo collina, fino ad Alba, alla Langa del vino, proprio nel glorioso momento della vendemmia Puglia Infine, sempre la Compagnia dei Cammini propone colori, profumi e sapori del Gargano e la sua magica foresta Umbra. Sette giorni di cammino, dal 22 al 29 ottobre, con partenza da Rodi Garganico e arrivo a Monte Sant’Angelo, si cammina lungo la costa e nell’entroterra. Un po’ promontorio un po’ altopiano, è così vasto che il clima cambia da est a ovest, dall’ aride leccete alle faggete umide, e offre sempre qualche parte inesplorata anche a chi lo frequenta da una vita. Al di là di questi cammini d’autunno già organizzati ne esistono altrettanti meravigliosi sparsi per tutta l’Italia che potrete decidere di percorrere organizzandovi autonomamente. Il 2016 è infatti l’Anno dei cammini, qui trovate 10 sentieri da percorrere almeno una volta nella vita. Ricordate poi che come diceva Baden Powell, protettore degli scout: non esiste buono o cattivo tempo, ma buona o cattiva attrezzatura. Non perdere quindi i nostri consigli su come preparare uno zaino da trekking in 10 mosse.
Luisa Cascarano
Nasce l’Atlante dei Cammini: 40 percorsi per scoprire l’Italia a piedi (e non solo) Dal Sentiero del brigante in Aspromonte fino alle strade percorse da Dante che hanno ispirato il sommo poeta mentre scriveva la Divina Commedia. E ancora sentieri, strade, vie e boschi oggi mappati nel primo Atlante dei cammini. Un modo nuovo e originale per incentivare il turismo lento, quello dei viaggi a piedi e far conoscere le meraviglie del nostro Paese. Non a caso è la prima mappatura ufficiale dei cammini d’Italia. Un contenitore di percorsi e itinerari pensato come una rete di mobilità slow che attualmente contiene oltre 40 cammini: ci sono quelli dedicati ai santi, come i cammini francescani, laureatani e benedettini, quelli dedicati ai briganti come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, il cammino di Dante che attraversa i luoghi dove Dante visse in esilio e scrisse la Divina Commedia. E ancora, il sentiero della Pace che ripercorre luoghi e memorie della Prima Guerra Mondiale, e ancora la Via Appia, la Via Francigena, la Via degli Dei, il cammino di San Vicinio, la Via degli Abati, il sentiero Liguria, la Via Romea Germanica, il Sentiero del Dürer, il cammino di San Benedetto e tanti altri. Tutti racchiusi nel sito di Cammini di Italia che diventa così uno strumento che agevola viaggiatori e turisti che possono muoversi a piedi, in bicicletta e con altre forme di mobilità sostenibile, promuovendo quindi una modalità diversa di turismo. L’idea di realizzare un portale unico dedicato ai cammini è nata durante l’anno Nazionale dei Cammini 2016 proclamato con una direttiva del Mibact e che ha visto insieme impegnati Stato, Regioni, Comuni, Enti locali, pubblico e privato per valorizzare 6600 chilometri di cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali che attraversano l’intero Paese, una fetta d’Italia poco conosciuta. Nel portale ci sono le mappe con relative informazioni su distanza, segnaletica, snodi e tutte ciò che serve sapere prima di mettersi in viaggio. I cammini per essere inseriti devono rispettare undici criteri che vanno dalle infrastrutture presenti, ovvero segnaletica, percorsi fruibili in sicurezza, strade asfaltate etc fino ai servizi di alloggio e ristorazione, senza dimenticare vigilanza e manutenzione. Dagli enti locali erano arrivate 113 proposte, ma solo 41 hanno per ora superato il vaglio. I Cammini, quindi, si inseriscono nel più generale progetto, delineato dal Piano strategico 2017-2022, di un’Italia visitabile in maniera slow, lenta. Non solo itinerari, ma anche punti di ristoro, pernottamento e assistenza per camminatori e ciclisti (da qui l’iniziativa di recupero delle case cantoniere e dei beni demaniali inutilizzati) e di spazi dedicati all’artigianato, all’enogastronomia e alla più generale conoscenza dei territori che si attraversano.
Luisa Cascarano