CHE COS'È (E COSA NON È) IL PENSIERO LATERALE
Il pensiero laterale non è l’opposto della logica, non equivale cioè ad avere una
fantasia sfrenata.
Per “uscire dagli schemi”, è necessario conoscere e maneggiare gli schemi, bisogna cioè saper riconoscere le “griglie” in cui inseriamo, per abitudine, gli elementi dei nostri ragionamenti. Quindi bisogna allentare il controllo rigido della logica e cercare maniere differenti di guardare le cose, introducendo dubbi e nuove ipotesi, e lasciando il campo libero all’intuito e alla fantasia.
Facile? Per niente. Il “lampo di genio” tipico del pensiero laterale arriva dopo avere esplorato molte strade, comprese quelle che appaiono più ovvie. Servono quindi tempo, impegno e pazienza.
Per fortuna il pensiero laterale si può allenare. Per esempio leggendo libri gialli, come quelli di
Sherlock Holmes, il detective che era sempre in grado di trovare soluzioni a problemi
apparentemente insolubili proprio grazie al pensiero laterale.
Ma il modo migliore per imparare a pensare “lateralmente" è… giocare!
Gli enigmi di pensiero laterale o LT (dall’inglese lateral thinking) sono storielle paradossali o bizzarre, e spesso un po’ macabre (alcune le proponiamo qua, ma potete trovarne altre su internet).
Si gioca così: una persona propone l’enigma, i giocatori dovranno scoprire gli elementi mancanti e ricostruire lo scenario in modo che la storia abbia senso. Per farlo possono fare tutte le domande che vogliono, sapendo però che le risposte possibili sono soltanto "sì", "no" oppure "è irrilevante".
Per risolvere l’enigma è essenziale ragionare “lateralmente", cercare cioè percorsi alternativi a
quelle che sono le strade più ovvie e aggirare le apparenze. Qui riportiamo un esempio di LT che i giocatori risolvono rapidamente: tenete presente, però, che un gioco di pensiero laterale, per essere risolto senza aiuti, può richiedere anche giornate intere!
Se ti imbatti in questo insetto, non ucciderlo: può essere molto utile alla tua casa
La scutigera cleopatra è un artropode di colore grigio giallastro parente dei millepiedi e dei centopiedi. Originario della regione mediterranea si è poi diffuso in altre parti del mondo e vive generalmente negli ambienti domestici. Se lo trovate tra le vostre mura non uccidetelo! La scutigera è completamente innocua e, se anche non è proprio un bel vedere, potrebbe addirittura esservi utile perché è insettivora! Questa specie si ciba di insetti: mangia tutto, dagli scarafaggi alle cimici passando per le zanzare senza dimenticare i ragni (che insetti non sono, ma comunque pasto
Seppure la scutigera sia un temibile predatore per gli insetti, l'uomo non ha davvero nulla da temere. La composizione del suo corpo, che vede fondersi trenta zampe leggere e delicate a un corpo rigido, le permette di correre rapidamente su ogni superficie per poter afferrare le sue prede e paralizzarle grazie al veleno che inietta attraverso i denti. Di certo può mordere anche gli esseri umani ma se dovesse accadere non c'è da preoccuparsi perché né il morso né il veleno possono nuocere alla nostra specie (eccezion fata per i soggetti allergici).
Il verso giusto della carta igienica è rivolta verso la stanza e non verso il muro: ce lo spiega l'inventore in persona
C'è una questione che divide il mondo in due fazioni, da secoli in contraddizione tra loro: non stiamo parlando del mare o della montagna, né dei cani o dei gatti, ma del verso della carta igienica. Esistono effettivamente due modi di agganciarla al suo supporto: uno prevede che la fettuccia scorra appoggiandosi al resto del rotolo, l'altro che scivoli lungo la parete del bagno. Alcune persone preferiscono una o l'altra soluzione per un motivo ben preciso, altre invece si affidano al caso e la appendono come capita. Ma c'è un unico vero modo in cui la carta igienica va sistemata e ce lo dice il brevetto originale di questa intramontabile invenzione..
Negli archivi si ritrova il brevetto originale depositato dallo stesso signor Wheeler in data 15 Settembre 1891: una struttura ragionata, con linee parallele tratteggiate in modo da rendere agevole lo strappo del solo foglio a cui viene applicata la trazione laterale. Il rotolo è stato pensato per permettere di utilizzare soltanto la quantità veramente necessaria ed evitare gli sprechi.