Luisa Cascarano

L'esplosione su Giove. Che cosa è stato? La spiegazione di quanto si vede nel video dell'astrofilo che ha catturato (con una buona dose di fortuna) un bagliore sul pianeta Giove. Un piccolo oggetto è precipitato su Giove esplodendo nella sua atmosfera. l'astrofilo Ethan Chapple ha colto l'attimo dell'evento|ETHAN CHAPPLE Giove splende alto nel cielo in queste notti: è un ottimo momento per puntare un telescopio sul colosso del Sistema Solare. Ecco cosa deve aver pensato Ethan Chapple, un appassionato di fotografia texano, durante la notte dello scorso 7 agosto, quando in Italia erano le 6:07. E con un pizzico di fortuna ha inquadrato Giove in un momento “magico", cioè mentre il pianeta veniva illuminato da un piccolo bagliore, provocato probabilmente da un meteorite. In realtà le immagini che si vedono qui sono state tratte da un filmato che Chapple ha postato in un suo tweet. Le fotografie sono poi state elaborate per ottenere il risultato finale che sta facendo il giro del web. Il fatto che Giove sia bombardato da oggetti non è qualcosa di eccezionale, tant’è che secondo varie ricerche il pianeta, per la sua immensa forza di gravità attira verso sé da 2.000 a 8.000 volte il numero di oggetti che cadono sulla Terra. Alcuni astronomi suppongono che se l'impatto ha lasciato quale segno, quest'ultimo potrebbe essere successivamente osservato e studiato dalla sonda Juno. 12 AGOSTO 2019 | LUIGI BIGNAMI

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Luisa Cascarano

La pubertà oggi inizia prima di un tempo? Forse no Nell'Europa medievale le fasi iniziali dello sviluppo sessuale si collocavano tra i 10 e i 12 anni: il menarca compariva più tardi, ma a causa di malnutrizione e delle difficili condizioni di vita. Molte ricerche affermano che la pubertà fa oggi il suo esordio in tempi precoci, complici fattori come l'obesità infantile e la dispersione di ormoni nell'acqua che beviamo. Ma la questione potrebbe essere un po' più complessa di come si pensa: in base a uno studio archeologico dell'Università di Reading (UK), nell'Inghilterra medievale l'inizio dello sviluppo sessuale avveniva tra i 10 e i 12 anni, proprio come oggi (e non più tardi). Alla base delle nostre convinzioni sulla pubertà potrebbe esserci, per i ricercatori, un problema metodologico. SEGNALE TRADIZIONALE. La pubertà, quella fase della vita in cui il corpo di un bambino si trasforma in quello di un adulto capace di procreare, è convenzionalmente divisa in cinque stadi. Il menarca, ossia la prima mestruazione, compare allo stadio due, e tutte le indagini storiche sulle tempistiche dello sviluppo sessuale femminile sono state svolte, finora, su questo parametro: l'età di comparsa del ciclo. IL VERO INIZIO. Tuttavia c'è anche una "fase uno", spesso trascurata: in questo stadio, nelle ragazze compare il bottone mammario (o telarca) e nei ragazzi si verifica un aumento di volume testicolare. È questo il vero e proprio esordio della pubertà, che oggi avviene tra i 10 e i 14 anni per le ragazze e tra i 12 e i 16 anni per i ragazzi. Il suo completamento si colloca invece tra i 13 e i 17 anni per le femmine e tra i 15 e i 18 anni per i maschi. Come cambia il corpo durante l'adolescenza CONNESSO AL CONTESTO. Il menarca (stadio due) è un indicatore fortemente suscettibile di variabili ambientali: quando il cibo scarseggia e le condizioni di salute sono precarie, il ciclo mestruale tarda a comparire perché il corpo femminile non è pronto a sostenere un'eventuale gravidanza. IL NUOVO APPROCCIO. Nel loro studio su 994 scheletri di adolescenti vissuti in Inghilterra tra il 900 e il 1550, i ricercatori hanno ricostruito le età delle varie fasi della pubertà esaminando lo sviluppo dei canini, la crescita del collo e dei polsi e la fusione di ossa dei gomiti, delle dita e delle pelvi. INIZIO UGUALE PER TUTTI. Hanno così scoperto che l'esordio della pubertà avveniva, come oggi, tra i 10 e i 12 anni, per entrambi i sessi. A cambiare, erano i tempi necessari ad arrivare alle fasi di esplosione di crescita successive, menarca incluso. Questo arrivava a un'età media di 15 anni, e in alcuni casi a 17. Per entrambi i generi, lo sviluppo non si concludeva prima dei 17-18 anni. Il 26% degli scheletri dei ragazzi cresciuti nella Londra sovraffollata e in rapida espansione del Medioevo non aveva ancora concluso la pubertà a 25 anni, età della morte. 11 cose che forse non sai sul ciclo mestruale La fatica fisica e la malnutrizione, le scarse condizioni di igiene e l'esposizione allo smog, la lebbra, la tubercolosi e la sifilide erano alcuni dei fattori che contribuivano alla tarda comparsa del menarca. Ma l'avvio dello sviluppo non avveniva in tempi diversi, come confermano altre analisi su scheletri della Spagna medievale e della Britannia romana. PUNTI DI VISTA. Con il miglioramento delle condizioni di salute e dell'alimentazione, l'età di compimento delle fasi cruciali della pubertà si è abbassata e (forse) stabilizzata. Ma si tratterebbe di un ritardo colmato, e non di un esordio precoce.

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Luisa Cascarano

Il sesso online dei teenager Fino a che punto la tecnologia ha cambiato il modo di vivere la sessualità degli adolescenti? Ecco la risposta degli esperti. Ai tempi di Whatsapp i ragazzi cercano di far colpo sull'altro sesso anche con i messaggini.|SHUTTERSTOCK Chi ha figli adolescenti lo sa bene. Loro e lo smartphone sono una cosa sola. E poiché durante l'adolescenza i ragazzi scoprono anche la loro sessualità, la domanda è d'obbligo: fino a che punto internet, i social e le app influenzano anche il modo di vivere il sesso dei più giovani? A un campione di adolescenti e di preadolescenti italiani, di età compresa tra 12 e 18 anni, è stato chiesto qual è il loro rapporto con la sessualità online, ovvero attraverso social, app e siti internet. Ed ecco i dati emersi dall'Indagine 2018 DoxaKids e Telefono azzurro (per evitare risposte non sincere non viene fatta, in questi casi, la domanda diretta). VIDEO PORNO. Il 40% conosce qualcuno che guarda abitualmente video pornografici in Rete. La pornografia è facilmente disponibile, anche se rimane un fenomeno più che altro maschile. Quasi la metà dei ragazzi italiani tra 12 e 18 anni dichiara di conoscere almeno un coetaneo che ne fa uso. Per curiosità, per divertimento, per trasgressione: sono le motivazioni principali per cui i ragazzi credono che i contenuti porno vengano guardati. SEXTING. Il l 7% conosce qualcuno che almeno una volta ha fatto sexting (invio di propri video o foto sexy agli amici o al fidanzato/a). I contenuti sessuali più o meno espliciti viaggiano quindi anche attraverso i messaggini: è il cosiddetto “sexting”. E la percentuale degli adolescenti italiani che affermano di aver ricevuto sms o video a sfondo sessuale era di 1 su 4 già alcuni anni fa (Indagine Eurispes-Telefono azzurro). Il 90 per cento dice di non averne mai parlato con i genitori. Le reazioni dei ragazzi, però, non sono scandalizzate: al 60 per cento ha fatto piacere o ha strappato una risata. Solo una minoranza si è dichiarata infastidita o imbarazzata. APP DI INCONTRI. Il 15%. conosce qualcuno che è iscritto a un’app o a un sito di incontri in Rete. Le app per incontri, ormai, si rivolgono anche al mondo degli adolescenti. Quanto influiscono davvero nel far nascere relazioni? Sono fenomeni che cambiano rapidamente. Se nelle indagini di 4 o 5 anni fa era una minoranza a utilizzarle, i numeri sembrano in aumento. Le più popolari sono Yellow o MyLOL, che prevedono la possibilità di scegliersi sulla base delle foto. SOCIAL NETWORK. Il 15 % conosce qualcuno che ha proseguito una relazione con un coetaneo/ coetanea avviata sui social network. E il numero di coloro che affermano di essersi conosciuti in maniera “virtuale” (soprattutto sui social) e di aver poi proseguito la relazione nel mondo reale, è, secondo gli esperti, in crescita. Insomma, con la tecnologia gli adolescenti italiani di oggi sono sessualmente più attivi. Ma come evidenzia l'articolo del nuovo Focus in edicola, che affronta a 360° le nuove dinamiche della sessualità dei ragazzi, non è affatto detto che a causa della tecnologia diminuiscano le occasioni di contatto fisico. O che diminuisca l'interesse per il sesso reale a favore di quello virtuale. I giovanissimi, infatti, hanno molte più occasioni di incontrarsi “faccia a faccia”degli adulti. Vanno a scuola, fanno sport, escono la sera. E i primi approcci con il sesso e l'amore nascono, per fortuna, soprattutto così.

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