Legoland, il primo parco acquatico fatto di Lego arriva a Gardaland
Se amate i mitici Lego e il divertimento in acqua, Gardaland sta per farvi una sorpresa pazzesca ospitando il primo parco acquatico europeo, fatto interamente con i mattoncini del famoso marchio danese.
Si chiama Legoland Water Park, aprirà nel 2020, e stando alle previsioni attirerà moltissimi turisti provenienti da tutto il mondo, per merito della fama di Lego. Lo sapevate, a proposito dell’azienda danese leader nel settore dei giochi componibili, che il suo nome significa letteralmente “gioca bene” ed è nato dalla combinazione delle prime due lettere delle parole LEg Godt? Proprio così!
E ora Lego, che ha appena acquisito il colosso Merlin Entertainment tramite la holding Kirkbi, sbarca anche da noi con questo parco acquatico mozzafiato.
Una partnership che secondo Aldo Maria Vigevani, amministratore delegato di Gardaland, primo parco divertimenti italiano e tra i primi in classifica anche in Europa, porterà senz’altro bene incrementando ulteriormente il numero di visitatori annuali.
I destinatari privilegiati della nuova attrazione in arrivo saranno le famiglie con bambini tra i due e i dodici anni di età. Le parole chiave del parco acquatico, come ha fatto sapere Gardaland, saranno: divertimento, qualità, immaginazione, creatività, apprendimento. Non resta che aspettare il 2020!
Scoperta nel Promontorio del Circeo la grotta di Ulisse descritta da Omero
È uno squarcio nel mare blu del Circeo, una fessura nella roccia calcarea. Se Ulisse, nel poema di Omero, nascose da qualche parte il suo carico, probabilmente lo fece proprio in questa splendida fenditura nei pressi di Torre Paola, che conduce a una grotta lunga più di 100 metri. Per gli speleologi sarebbe proprio quella descritta nell’Odissea.
Secondo il mito, infatti, Ulisse entrò con la sua nave nell’odierna Cala dei Pescatori sul lago di Paola, per poi essere ammaliato dalla Maga Circe, il cui profilo è ancora oggi visibile nella sagoma della montagna. Ma dove posizionò il suo carico?
Gli archeo-speleologi sono entrati nella fenditura carsica che si nota ai piedi del promontorio del Circeo, nei pressi di Torre Paola, e hanno accertato la presenza di una grotta gigantesca, la più grande tra quelle scoperte nel promontorio del Circeo, dove tra l’altro vive anche una grossa colonia di pipistrelli non ancora censita.
Il complesso scavato nella roccia corrisponde insomma con la descrizione e con i riferimenti geografici della narrazione di Omero. E a riprova c’è anche una Carta del Monte Circeo e Circondarj di S. Felice, realizzata da Giovanni Battista Cipriani nel 1830, dove la fenditura è descritta come “due grotte una sopra dell’altra” e si dice che “in quella a mare entrano i bastimenti”.
“Anche considerando il livello del Mediterraneo all’epoca del viaggio di Ulisse – conclude Grassi – risulta possibile il ricovero delle navi e c’erano vasti ambienti ipogei dove poter mettere i carichi al sicuro”.
La fessura, insomma, porta a una grotta enorme lunga oltre 100 metri, larga 30 e alta 25, con una cubatura di 30mila metri cubi. In più, si trova anche un’uscita in alto, vicina alla torre, utilizzata forse un tempo per accedervi da terra.
Ulisse mise qui le sue navi al sicuro, nel suo lungo e mitico viaggio per ritornare in patria. In questo modo, gli speleologi oggi hanno non solo fatto una eccezionale scoperta ma anche portato a compimento l’indagine e le prime osservazioni condotte 35 anni fa dallo storico Tommaso Lanzuisi.
A piedi nudi nel bosco. Nasce in Trentino il primo percorso di park therapy
E’ stato inaugurato da poco in Val di Rabbi, in Trentino Alto Adige, il primo percorso nel bosco da percorrere rigorosamente a piedi nudi. Un modo originale ed efficace per godere appieno della natura e di tutti i benefici che ci offre il contatto con la terra.
Camminare a piedi nudi, ormai è risaputo, offre diversi vantaggi al nostro fisico e anche alla nostra mente: aiuta la postura, migliora la circolazione sanguigna e ci permette di scaricare le tensioni nervose (tanto per citare i più comuni). Se a questo aggiungiamo la carica che può donarci una passeggiata nel bosco a contatto con gli alberi, l’erba e l’aria pulita, capiamo quanto rigenerante possa essere intraprendere un percorso del genere.
Ora tutto questo è possibile grazie al Percorso a piedi nudi nato nel bosco in località Coler, in Val di Rabbi (parco dello Stelvio). Si tratta di un sentiero di circa 500 metri in cui si incontrano diversi tipi di terreni ed elementi naturali su cui camminare: terra, erba, pietre levigate, muschio, pigne secche, tronchi d’albero e acqua gelata (ci si immerge in un ruscello).
Lo stimolo che offrono al nostro corpo tutti questi diversi elementi è notevole: si va dal miglioramento della circolazione al rafforzamento di piedi e caviglie, dall’aiuto nel mantenere una postura corretta, all’alleviamento dei dolori di schiena. Si lavora poi sull’equilibrio, sulla respirazione corretta, si riduce lo stress aumentando il livello dell’energia, si stimolano tutti i sensi e si prova una piacevole sensazione di libertà fisica e mentale.
Si consiglia di effettuare il percorso con un andatura lenta e ben lavorando con la pianta dei piedi sui diversi elementi che si incontrano durante la camminata. Si tratta di un percorso semplice della durata di 30 minuti che può essere sperimentato da grandi e piccini e, se piace, nessuno vieta di fare più giri.