A Torino il primo cimitero pubblico della città per seppellire gli animali domestici
A Torino sorgerà il primo cimitero pubblico per animali domestici, dove troveranno sepoltura gli animali d’affezione.
Il progetto verrà realizzato in un terreno di circa 10 mila metri quadri adiacente al cimitero Parco di Torino, tra Via Bertani e via Pancalieri. Nello spazio individuato verranno costruite oltre 2000 tombe dedicate agli animali domestici: potranno essere seppelliti cani e gatti ma anche canarini, criceti, conigli e cavalli.Il Comune di Torino ha deciso di realizzare un cimitero per animali domestici in città per rispondere ai bisogni dei cittadini, sempre più sensibili rispetto agli animali, che sono visti come veri e propri componenti della famiglia.
L’amministrazione ha dunque incaricato Afc, società che gestisce i servizi cimiteriali torinesi, di verificare la fattibilità del progetto. Dopo aver individuato lo spazio, l’amministrazione comunale e AFC hanno avviato un tavolo di confronto con le associazioni animaliste e con i soggetti e gli Enti interessati, per raccogliere tutte le osservazioni in merito.La notizia è stata confermata pochi giorni fa dall’Assessore Marco Giusta, durante l’incontro con la stampa per la presentazione del programma per la commemorazione dei defunti. Si tratta del primo cimitero dedicato interamente agli animali della città e il progetto prevede, oltre alla costruzione delle tombe, anche la realizzazione di edifici che ospiteranno uffici e bagni. Non è invece previsto al momento un tempio crematorio. Per realizzare le opere, il Comune ha stimato una spesa di circa 1,5 milioni di euro.
La camicia sonora che permette alle persone sorde di sentire la musica sulla pelle
Messa a punto la soundshirt, una vera e propria camicia sonora che consente alle persone non udenti di sentire la musica sulla propria pelle.
Un dispositivo tattile indossabile in grado di far sentire la musica alle persone sorde. Si chiama Sounshirt ed è stata progettata da CuteCircuit, una pionieristica società londinese che dal 2004 unisce moda e tecnologia per creare tessuti intelligenti capaci di rendere interattivi maglie, camice e accessori.
In particolare la Soundhirt incorpora nel tessuto 30 microsensori che traducono il suono, in tempo reale, in un linguaggio tattile unico per ogni brano musicale in riproduzione.
“In questo modo i violini possono essere sentiti sulle braccia e i tamburi sulla schiena, creando così una sensazione complatamente immersiva per un pubblico non udente
“Abbiamo mappato intuitivamente il modo in cui pensavamo che la musica sarebbe potuta essere mappata sul corpo – ha spiegato il suo fondatore a Fortune nel test del prototipo effettuato con un’orchestra – Le note di basso, più profonde e pesanti, attivano gli attuatori verso il basso nelle parti inferiori del busto e le sezioni più chiare o leggere come il violino, invece, più in alto sul corpo, intorno alla zona del collo”
Non solo tecnologia, ma anche comfort: la camicia sonora viene infatti creata utilizzando tessuti elastici e intelligenti appositamente sviluppati che non necessitano di fili perché inglobati già nell’indumento stesso.perso
Questa camicia sonora è l’evoluzione della hugshirt, il primo indumento tattile interattivo messo appunto dalla società nel 2002 in grado di “abbracciare” a distanza che ha raccolto numerosi premi e l’interesse internazionale.
Attualmente la camicia sonora è in fase di preordine ed è venduta a 3000 sterline , circa 3.350 euro ed è disponibile in una selezione di pacchetti per musei e orchestre. Inoltre la SoundShirt 2.0 è arrivata, proprio in questi giorni, tra i finalisti del D&AD Future Impact Award.
L’uomo che viaggia per il Messico con un carretto salvando centinaia di cani randagi e abbandonati
Si chiama Edgardo e durante i suoi viaggi di città in città ha salvato quasi 500 cani randagi, malati, feriti, abbandonati o maltrattati dagli ex proprietari. Nessuno si era accorto di lui finché il fotografo Stuart Williams, per caso, lo ha visto sul lato della strada intento a spingere un carro in direzione Mazunte, nello stato di Oaxaca (Messico), circondato da una dozzina di cani.
“Qualche mese fa stavo andando fuori dalla piccola città messicana di Mazunte, nello stato di Oaxaca, quando ho visto una scena particolare sul lato della strada. Un uomo stava spingendo un carro lungo la strada e lo circondavano dei cani. I cani erano sul suo carrello. I cani erano dietro di lui, davanti a lui e al suo fianco “.
Scena che ha incuriosito il fotografo incoraggiandolo a rivolgergli parola, scoprendo così che si chiamava Edgardo “Perros” Juarez, eremita con una vocazione: salvare cani vulnerabili e randagi.
Williams l’ha descritto come un uomo molto umile che vive la vita nell’unico modo che sa fare:
“Quando ho incontrato Edgardo è stato umile. Non riconosce nemmeno l’importanza del suo servizio. Per lui, sta semplicemente vivendo la sua vita nell’unico modo che sa fare.
Ispirato dalla sua storia, il fotografo ha prodotto un breve documentario su di lui, svelando che Edgardo è sulla strada da 6 anni e da allora ha percorso centinaia di miglia.Edgardo ha anche una sua pagina facebook dove racconta i suoi viaggi e chiede aiuto alle associazioni locali per sostenere e accogliere gli amici a quattro zampe. Nell’ultimo post pubblicato ringrazia il fotografo per il documentario che lo ha reso famoso: