Luisa Cascarano
Preparazione 1) Scalda in una padella 30 g di burro e 50 g di pancetta tagliata a striscioline, unisci 1 porro pulito e tagliato finemente, poi sala, copri e fai stufare a fiamma bassa per 10 minuti. 2) Nel frattempo cuoci gli gnocchi di zucca pochi minuti in abbondante acqua salata bollente, scolali con cura e condiscili con 200 g di crescenza, 4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, pepe e il sugo di porri e pancetta. 3) Versa gli gnocchi di zucca conditi con porri e pancetta in una teglia di 20X24 cm generosamente imburrata e fai gratinare in forno già caldo a 200° C per circa 20-25 minuti.
Luisa Cascarano
Le proprietà terapeutiche del sambucoIl sambuco, che comprende diverse specie, possiede numerose virtù terapeutiche. Facile da avvistare fra le siepi, in campagna o in prossimità dei boschi, il suo profumo intenso e dolce lo rende immediatamente riconoscibile. Il sambuco presenta piccole foglie seghettate ai margini e fiori di colore chiaro, che sbocciano fra primavera ed estate, a cui si aggiungono grappoli di piccole bacche nero-violacee, le quali giungono a maturazione durante il periodo estivo, di solito fino a settembre-ottobre. Ecco cosa sapere sulle proprietà terapeutiche e le ricette al sambuco, come spiega la Dott.ssa Elisabetta Sedda, naturopata con studio a Ravenna, Modena e Forlì. Proprietà e benefici del sambuco Noto come antico rimedio naturale per la salute, il sambuco veniva utilizzato per abbassare la febbre, contrastare malattie da raffreddamento e nevralgie. Ha proprietà sudorifere, emollienti, diaforetiche, diuretiche e lassative. Come sempre quando si tratta della raccolta di erbe spontanee è importante raccogliere le bacche di sambuco quando raggiungono la piena maturazione, momento in cui è più alta la concentrazione dei principi attivi presenti nella pianta. Le bacche di sambuco, che contengono vitamina A e C, oltre sali minerali come magnesio, zinco, potassio e calcio, possono combattere la stitichezza e favorire il benessere dell'apparato digerente, tuttavia a causa dell'effetto lassativo la preparazione sotto forma di infuso o tisana è sconsigliata per chi soffre di infiammazioni croniche al retto o al colon, così come nei casi di dissenteria. Se fiori e bacche un tempo venivano impiegati per la cura di febbre e bronchite sotto forma di sciroppo, l'impacco sulla pelle è lenitivo e possiede proprietà astringenti, infatti può rivelarsi prezioso per contrastare le impurità della pelle, dare sollievo a emorroidi e scottature, normalizzare il sebo. Attualmente è possibile acquistare il sambuco in erboristeria sotto forma di preparato per tisane, estratto fluido, o tintura madre. Attenzione, foglie, bacche e fiori non vanno consumati crudi a causa della presenza di sambunigrina: sono da utilizzati una volta cotti e senza superare le dosi consigliate. Nei Paesi nordici il sambuco era conosciuto come albero di Holda, che nella mitologia popolare prende le forme cangianti di una bellissima fata o una saggia anziana, connessa alle antiche divinità femminili in grado di simboleggiare il ciclo delle stagioni. Già menzionato negli scritti di Ippocrate, Paracelso e Dioscoride, del sambuco, considerato porta di accesso del mondo magico, si utilizzavano fiori, foglie e frutti: fin dall'antichità è noto per proprietà terapeutiche. Un tempo i rami di sambuco venivano appesi alla porta di casa come protezione dagli spiriti cattivi, regalati in occasione delle nozze o appesi al collo con la funzione di amuleto. L'infuso di fiori di sambuco contrasta l'influenza, il decotto di foglie può aiutare ad abbassare la glicemia e quello preparato con i rami più giovani contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo, mentre i frutti, anche in questo caso sotto forma di decotti, risultano preziosi per combattere mal di testa, sintomi legati a ipertensione, reumatismi. La corteccia di sambuco ha proprietà cicatrizzanti, lo sapevi? Un tempo veniva posizionata sulle ferite o sulle parti infiammate. Grazie al contenuto di antocianine, tannini, vitamina C, mucillaggine, quercina, rutina e sambunigrina, oltre ad alcaloidi come sambucina costituisce una medicina naturale antichissima di cui oggi riscopriamo le molte virtù. Insieme all'azione diuretica e diaforica, il sambuco stimola la circolazione e presenta proprietà antinevralgiche: è in grado di alleviare i dolori delle nevralgie del trigemino e del nervo sciatico, ha un effetto emolliente e antireumatico.
Luisa Cascarano