Libri in cambio di bottiglie di plastica raccolte a terra: a Portici arriva il Riciclo culturale
“Raccogli la plastica, regalati un libro, salva il pianeta” eccolo lo slogan della libreria Libridine di Portici, in provincia di Napoli, che ha lanciato un bellissimo progetto ambientalista legato alla riscoperta del piacere di leggere. Le buone pratiche in difesa ambientale unita, ancora una volta, al favoloso mondo dei libri.ulla scia dell’iniziativa della libreria Ex Libris di Polla, in provincia di Salerno, anche Libridine si appresta un “centro di raccolta” sui generis: coloro che hanno a cuore il proprio territorio e che vogliono aderire al progetto non devono fare altro che raccogliere 3 lattine o 3 bottiglie di plastica abbandonate in strada, recarsi in libreria, consegnare i rifiuti al libraio e ritirare il premio: un libro!
Inoltre, sarà necessario postare sui profili Facebook e Instagram della libreria (LibreriaLibridine) una foto con gli hashtag #LibreriaLibridine #NonRifiutiamoci #LibroSospeso #Prendi3 #PorticiCittaDelRicicloCulturale.
E non solo: ci si potrà anche recare in libreria per acquistare un libro nuovo o usato da lasciare in sospeso, per garantire la continuità del progetto.
Il numero 3 rimanda al progetto ambientale #Prendi3 già presentato nelle scorse settimane e divenuto virale sui social, che punta proprio alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica per un uso consapevole della plastica.
“Abbiamo deciso di fare nostra questa battaglia – dice Diego Penna, titolare di Libridine – anche perché scossi dalla pubblicazione dei risultati di un recente studio, che vedrebbe lo specchio di mare antistante il nostro territorio tra i più ‘infestati’ da plastiche e microplastiche. Siamo consapevoli che il progetto così come inteso potrebbe avere davvero un alto impatto sulla coscienza civica di molti”.
Anche per questo la libreria ha deciso di “prestare” il proprio rubinetto a chi ha bisogno di riempire la propria borraccia piuttosto che acquistare acqua in bottigliette.
Allora che aspettate? Se siete di Portici o zone limitrofe cominciate a raccogliere un po’ di bottiglie in giro e rimbocchiamoci le maniche per questa nuova sfida di il Riciclo culturale!
Incarta i tuoi regali con la carta del giornale (o quella del pane), un piccolo gesto per un Natale più green
Ogni anno dopo le feste natalizie si registra un aumento significativo della produzione dei rifiuti con migliaia di tonnellate di carta da regalo che finiscono nell’immondizia subito dopo aver scartato i pacchetti, spesso senza nemmeno differenziare la carta in modo corretto.
C’è qualcosa di molto semplice che possiamo fare per evitare questa inutile produzione di rifiuti: incartare i regali con carta riciclata.
I più attenti all’ambiente lo faranno sicuramente da molto tempo, ma sono ancora tante le persone scettiche che credono di non poter ottenere pacchetti d’effetto riutilizzando giornali, scatole e borse di carta che hanno già in casa.
Eccovi allora qualche idea per incartare i regali in modo sostenibile riciclando la carta di giornali e riviste, i sacchetti del pane, le scatole di scarpe e la carta usata per gli imballaggi.
Incartare i regali con i fogli di giornale
I regali possono essere incartati con i fogli dei quotidiani: il pacchetto può essere poi chiuso con un filo di corda e decorato con rami e foglie di piante. Per evitare che le foglie si rovinino, meglio applicare la decorazione poco prima di consegnare il dono.
Confezioni regalo dai sacchetti per il pane
I regali possono essere incartati anche riciclando i sacchetti del pane, ovviamente solo se puliti e in buono stato.In alternativa, i sacchetti possono essere realizzati utilizzando un foglio di carta ricilata da un giornale, da una rivista o dagli imballaggi: è sufficiente piegare il foglio e chiuderlo con del nastro adesivo di carta.Borse regalo dai dai fogli di giornale
I fogli di riviste e giornali possono essere riciclati per creare delle borse in cui sistemare i regali o per ricoprire borse di carta nascondendo così eventuali marchi o scritte poco natalizie.Incartare i regali con la carta degli imballaggi
La carta utilizzata per gli imballaggi, se in buone condizioni, può essere usata per le confezioni regalo. Basta applicare qualche decorazione ai pacchetti e il gioco è fatto: ad esempio, i pacchetti possono essere resi speciali da alberelli, stelle e cuori realizzati con la pasta al bicarbonato.
In vigore nuove etichette per vestiti e scarpe: come leggerle e cosa cambia
Etichette di abiti e scarpe, si cambia. Da oltre un anno è in vigore il decreto emanato dal Ministero dello sviluppo economico, grazie al quale i prodotti di abbigliamento e le calzature dovranno indicare in italiano e per esteso i materiali e le percentuali ma anche il nome e l’indirizzo del produttore. Ora finalmente vedremo le nuove etichette sui capi prodotti in Italia.Nonostante fosse in vigore da un anno, fino ad ora non erano del tutto chiare le forme di applicazione della norma, soprattutto sul fronte delle multe, che possono arrivare fino a 20mila euro, e dei controlli.
Difficoltà che adesso sembra risolta. Per questo, quando acquistiamo un prodotto Made in Italy, che sia un indumento, un paio di scarpe o degli accessori, avremo uno strumento in più per tutelarci: le nuove etichette, che dovrebbero avvantaggiare soprattutto le produzioni di qualità.Etichettatura calzature e tessili: il decreto
Entrata in vigore il 4 gennaio 2018 con la pubblicazione del decreto legislativo n. 190 del 15 novembre 2017, la nuova disciplina sanziona le violazioni nell’etichettatura e nell’etichetta di composizione dei prodotti tessili e dei materiali usati nelle calzature, agevolando così la libera circolazione dei capi del mercato comunitario e la valorizzazione dei prodotti che garantiscono una maggiore trasparenza.
“Il nuovo apparato sanzionatorio costituisce un effetto di deterrenza per le violazioni delle norme dettate dall’Unione europea e ha l’obiettivo di dare certezza della sanzione sia agli operatori che e ai controllori, per garantire al consumatore un’informazione corretta e consapevole sulla composizione del prodotto” si legge nel comunicato ufficiale del Ministero dello sviluppo economico.
Cosa troveremo nelle etichette
Secondo la legge, capi di abbigliamento, accessori e calzature dovranno riportare indicazioni ben precise, scritte in italiano e per esteso con le seguenti informazioni:
luogo in cui è stato realizzato un prodotto, con tanto di nome e indirizzo del produttore
materie prime con cui è stato realizzato
percentuale di utilizzo delle materie prime.
Inoltre, nell’etichetta delle scarpe troveremo anche una piccola icona con le informazioni riguardanti le composizioni di tomaia, rivestimento, suola interna e suola esterna.
Per aiutare i consumatori tutti i negozi, dai piccoli punti vendita ai centri commerciali, dovranno esporre una guida per leggere le etichette dei prodotti in vetrina.
L’obbligo delle etichette vale anche per gli acquisti online
Anche abiti, scarpe e accessori venduti sul web sono sottoposti alla stessa norma. Per questo, per ogni capo devono essere riportate le informazioni sulla provenienza e la composizione. Le indicazioni dovranno essere inserite nei cataloghi, nei prospetti, sugli imballaggi, sulle etichette e sui contrassegni.I vantaggi
Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, la legge farà si che chi acquista possa fare una comparazione più approfondita tra i prodotti, non avendo più come unico parametro di giudizio esclusivamente quello del prezzo ma anche quelli della provenienza e della composizione.
“A beneficiarne saranno soprattutto i prodotti di qualità e, nella fattispecie, quelli Made in Italy, considerato che da ora in avanti sarà chiaro se un capo di abbigliamento o una calzatura sono stati realizzati in Italia o se sono stati importati dall’estero. Altro aspetto da considerare riguardo infine il fatto che questa legge responsabilizza non solo produttori e importatori ma anche i negozianti”.