Luisa Cascarano
Questi 7 segnali ti avvertono di una probabile carenza di serotonina La serotonina è un ormone responsabile dell’umore, dell’appetito, della ricezione del dolore, della digestione e del sonno. Il termine “livelli di serotonina” è più frequentemente menzionato insieme a depressione e ansia, infatti bassi livelli di serotonina possono causare una serie di sintomi ed effetti collaterali diversi. La stragrande maggioranza delle persone non conosce le funzionalità e l’importanza dei neurotrasmettitori. Il fatto è che i neurotrasmettitori del cervello sono una grande parte di ciò che ci rende … beh … noi . Queste sostanze chimiche del cervello sono interamente responsabili della miriade di comunicazioni che avvengono nel nostro cervello e nel nostro corpo. Nel cervello, i neurotrasmettitori trasmettono segnali neuronali che gli consentono di funzionare correttamente. ECCO 7 SINTOMI DI BASSI LIVELLI DI SEROTONINA: 1. DESIDERIO DI CIBO DOLCE E CARBOIDRATI I carboidrati, insieme ai cibi dolci sono particolarmente noti per influenzare indirettamente i livelli di serotonina. Le persone che hanno bassi livelli di questo ormone solitamente desiderano alimenti ricchi di carboidrati. Quando il corpo ingerisce i carboidrati, diventa disponibile più triptofano – un importante componente della serotonina. A sua volta, il cervello e il corpo producono più serotonina. Inoltre, molti cibi ad alto contenuto di carboidrati contengono glutine, che crea anche dipendenza. 2. COMPROMISSIONE COGNITIVA La serotonina è una sostanza chimica importante per la normale funzione cognitiva. La ricerca ha dimostrato che i livelli adeguati del neurotrasmettitore migliorano le capacità cognitive e possono aiutare a correggere il funzionamento cognitivo difettoso. Mentre si ritiene che la serotonina abbia un ruolo nelle capacità mentali generali, il suo impatto più significativo è sulla memoria. Quelli con bassi livelli di serotonina hanno maggiori probabilità di avere problemi con il consolidamento della memoria. 3. ANSIA I farmaci che aumentano i livelli di serotonina sono comunemente prescritti a persone che soffrono di ansia. Le persone con elevata ansia posseggono una serotonina limitata in aree del cervello responsabili dell’impulso e del controllo emotivo. 4. AFFATICAMENTO O ESAURIMENTO I livelli di serotonina hanno un marcato effetto sulla produzione di energia. Alcune persone che soffrono di stanchezza cronica sono state testate per quantità insufficienti della sostanza chimica. Tuttavia, quando i livelli di serotonina vengono reintegrati, è comune per coloro che soffrono di affaticamento notare un drastico miglioramento dei livelli di energia. Come molti dei sintomi descritti in questo articolo, sentirsi stanchi o esausti può essere il risultato di molte condizioni diverse. L’affaticamento cronico (a lungo termine) aumenta la possibilità di una bassa serotonina nel cervello. 5. PROBLEMI DIGESTIVI E’ una sostanza chimica importante per trasmettere segnali tra il cervello e il sistema digestivo. I professionisti medici hanno scoperto un legame tra la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e livelli inadeguati di serotonina. Quando tali carenze vengono corrette, come è stato dimostrato con i pazienti IBS, i processi digestivi spesso riprendono la funzionalità normalizzata. 6. INSONNIA La quantità di serotonina disponibile influisce direttamente anche sulla produzione di melatonina. Quando i suoi livelli sono bassi, la capacità di produrre melatonina è compromessa. Come parte di un effetto domino, il ritmo circadiano – un elemento importante del ciclo sonno / veglia – è spento. Quando ciò accade, è estremamente difficile per qualcuno seguire un modello naturale di sonno / veglia. 7. MODIFICHE ALLA LIBIDO Tra le sue numerose proprietà gli effetti che questo ormone ha sulla libido. Bassi livelli sono direttamente collegati ad un aumentato desiderio. Inoltre, le sue fluttuazioni, sia nella produzione che nella riduzione, possono influenzare ulteriormente l’atteggiamento di una persona, per non parlare delle capacità fisiche
Luisa Cascarano
Basta Genitori Amici dei Figli, Ai Ragazzi Servono Regole e Ruoli Chiari e Precisi “I ruoli non sono più rigidi, prefissati, e a non sentirli così sono proprio coloro che li incarnano. I genitori di oggi sono soli, sentono così liquido il proprio ruolo che cercano conforto e conferma dai figli, persino una legittimazione”. Queste sono le parole di Massimo Ammaniti, professore onorario alla Sapienza di Roma ma anche psicoanalista dell’International Psychonalytical Association. Riferendosi ai ragazzi, vede in loro spesso alcune vulnerabilità individuali derivate da situazioni complesse nell’ambito famigliare. Il cambiamento del concetto di famiglia, che ora prevede uno o massimo due figli, ha portato conseguentemente ad una trasformazione della sfera famigliare e questo comporta un maggior problema durante la fase di distacco che si va a creare nel momento dell’adolescenza. Questo si verifica perché i genitori, i quali tendono ad essere più amici che famigliari, investono molto sui propri figli e questo comporta una complicanza nel distacco. Ammaniti ha quindi proseguito il suo pensiero: “I genitori devono mettere confini e punti fermi al figlio adolescente che vive momenti di confusione. I genitori devono essere presenti, attendibili e rappresentare un riferimento. Oggi c’è molto questa idea di essere amici dei figli: si preferisce lasciare correre le cose invece di affrontare il contrasto, il conflitto che nasce quando si mettono delle regole”. La tendenza che si è andata via via conformandosi negli ultimi anni quindi rischia di produrre veri e propri disastri nella crescita dei figli che, evitando i naturali contrasti con la famiglia, rischieranno l’insorgere di altre problematiche. La confusione dei ruoli all’interno del nucleo famigliare può far scaturire tutta una serie di problemi che poi sarà difficile risolvere.
Luisa Cascarano