Luisa Cascarano

Accarezzare gatti secondo la scienza, devono 'condurre' loro Fusa e coda verticale tra gli 'indizi' che gradiscono le coccole A molti gatti piace essere accarezzati, ma l'interazione con l'uomo è qualcosa a cui devono abituarsi col tempo per stare davvero bene. Sono importanti sia le caratteristiche umane, la personalità, l'essere maschio o femmina, sia le aree del corpo del gatto accarezzate. Alcuni mici possono reagire in modo aggressivo a un'attenzione fisica indesiderata, altri possono tollerare il contatto in cambio di cose buone (cibo e una casa). In generale, se va sempre tenuto presente che gatti pazienti non è necessariamente sono gatti felici, ci sono alcune strategie per accarezzarli e ottenere il gradimento: la principale è far si che a 'condurre il gioco' siano loro. Concentrarsi sul fornire ai mici più scelte e controlli possibili. Ad esempio, la possibilità di indicare se vogliono essere accarezzati o meno, e di controllare dove e per quanto tempo. A svelare come accarezzare i gatti secondo la scienza è Lauren Robin Finka, della Nottingham Trent University, esperta di comportamento dei gatti, su The Conversation. Questo approccio probabilmente richiederà un po 'di autocontrollo, ma potrebbe ben ripagare, poiché ricerche mostrano che le interazioni con i gatti dureranno più a lungo quando il micio, piuttosto che l'uomo, le inizierà. È anche importante prestare attenzione al comportamento e alla postura del gatto. In generale, quelli più amichevoli si divertiranno a essere toccati nelle zone in cui si trovano le ghiandole facciali, compresa la base delle orecchie, sotto il mento e intorno alle guance. Questi posti sono generalmente preferiti rispetto ad aree come la pancia, la schiena e la base della coda. Tra i segni che il micio non gradisce le coccole, il fatto che allontani la testa, rimanga passivo non facendo le fusa e la pelle sia contratta e il pelo increspato, generalmente lungo la schiena. Se invece le coccole sono gradite, la coda tenuta in posizione verticale e la scelta di iniziare il contatto, le fusa, una postura rilassata, orecchie dritte e rivolte in avanti e il fatto di dare una leggera spinta se ci si ferma.

Luisa Cascarano

Vela: Genova tappa finale di The Ocean Race 2022 Prima volta in Italia per la regina delle regate transoceaniche (ANSA) - GENOVA, 23 SET - Genova sarà la tappa finale della regata velica intorno al mondo The Ocean Race 2022. Lo hanno annunciato al Salone Nautico di Genova il sindaco Marco Bucci e il presidente della regata Richard Brisius. E' la prima volta che la regina delle regate transoceaniche per equipaggi fa tappa in Italia. "Ho il grande onore di annunciare che abbiamo scelto Genova per il gran finale della The Ocean Race" ha detto Brisius. "Abbiamo lottato duro per arrivare a questo risultato. La nostra città è stata scelta anche perché è la storia della marineria. Per un velista The Ocean Race è la manifestazione più importante", ha commentato Bucci. "Questo è un evento che dà a Genova la possibilità di avere più di due anni e mezzo di marketing territoriale". "La scelta della prima città marittima d'Italia per ospitare il 'Grand Finale' apre la manifestazione a un nuovo pubblico in uno dei più appassionati centri velici d'Europa" hanno spiegato gli organizzatori. "Portare l'arrivo della regata The Ocean Race a Genova e in Italia è significativo perché ci consente di cogliere l'opportunità di incontrare molti tifosi del Sud Europa che hanno una grande passione per gli sport ad alti livelli", ha detto Brisius. "Nella città di Genova - ha aggiunto - abbiamo trovato un partner che ha tutte le competenze necessarie e le nostre stesse ambizioni di creare un futuro sostenibile. Inoltre condivide molti dei valori della regata, come il lavoro di squadra e la tecnologia, rispettando allo stesso tempo una profonda tradizione marinara". (ANSA).

Luisa Cascarano

Etichetta-days in 1000 piazze per salvare vero cibo italiano ROMA - Un prodotto alimentare su 4 nel carrello della spesa è a rischio fake perchè non riporta obbligatoriamente l'origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai succhi di frutta fino al pane e al latte in polvere per bambini. E proprio per salvare il vero cibo 100% italiano arrivano in mille piazze italiane gli 'etichetta-days', iniziativa promossa dalla Coldiretti con la Fondazione Campagna Amica; una grande mobilitazione "per difendere la salute dei consumatori, valorizzare l'agricoltura italiana e far cambiare orientamento all'Europa nelle politiche sulla trasparenza di quel che i cittadini portano in tavola". Una battaglia che la Coldiretti porta avanti anche sul fronte europeo con la petizione "Eat original! Unmask your food" condivisa da altre organizzazioni, per chiedere alla Commissione Ue di estendere l'obbligo di indicare l'origine in etichetta a tutti gli alimenti. L'obiettivo è raccogliere 1 milione di firme in almeno 7 Paesi dell'Unione entro il 2 ottobre prossimo e quindi anche nelle mille piazze degli etichetta days. La posta in gioco è alta, ricorda Coldiretti, poiché "per la prima volta c'è la possibilità di invertire la tendenza e spingere la Commissione Ue a valorizzare l'origine dei prodotti agricoli e garantire trasparenza nelle scelte di acquisto dei cittadini e un giusto reddito agli agricoltori".

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