Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia. È la festa che anticipa il Natale, una tradizione di origini contadine che si tramanda nelle province di Cremona, Bergamo, Lodi, Mantova, Brescia.
L'attesa della Santa è circondata da un atmosfera magica per i bambini e non solo. La festa è scandita da una serie di rituali che vengono rispettati fedelmente e cominciano all’inizio di dicembre con i bambini che scrivono la letterina con la richiesta di giochi. Gli adulti senza farsi vedere suonano campanelli per le vie delle città e fuori dalle finestre per “avvisare” che la Santa sta girando sul suo asinello per controllare la buona condotta dei suoi piccoli “clienti”. Spesso il suono del campanello lascia anche una traccia di caramelle.
La sera del 12 si prepara in ogni casa un piatto con dei biscotti e un bicchiere di vin santo per Lucia e una manciata di paglia o una carota per l’asino che deve trasportare le classiche gerle stracolme di pacchetti. L'andare a dormire poi è d'obbligo perché i bambini sanno bene che chi è sveglio e per caso riesce a vedere la Santa riceverà una manciata di cenere negli occhi che gli impedirà non solo di vedere, ma anche di ricordare la mattina dopo.
Alla mattina i bambini troveranno i loro giochi, doni rigorosamente spacchettati e montati, per creare magnifiche coreografie.
Veniva sempre sgridato per i suoi scarabocchi: ora dipinge interi ristoranti
Stiamo parlando di Joe Whale, un talento innato con la passione per i disegni. Gli insegnanti lo hanno spesso etichettato come poco intelligente, inadatto e definivano i suoi disegni “scarabocchi”.
Ad incoraggiare il piccolo ci sono sempre stati i suoi genitori. Hanno consentito al figlio di seguire la sua passione senza vincolarlo nelle scelte.
Oggi di disegni di Joe sono diventati molto famosi e vengono presentati in svariati corsi e convegni d’arte. Le sue capacità creative sono visibili, infatti un’insegnante del corso di arte ha deciso di pubblicarle su Instagram facendolo diventare famoso. Questa diffusione ha infatti consentito al bimbo di 9 anni un ingaggio lavorativo.E’ il ristorante “Number 4”, a Shrewsbury che fa la proposta lavorativo alla famiglia ed al bambino. La proposta è quella di decorare intere sale con i disegni. Il bambini ha lavorato all’incirca 11 ore ed è stato soprannominato “Doodle Boy”.
Nonostante le problematiche scolastiche Joe possiede una vera e propria intelligenza artistica che nessuno può insegnare. Il suo essere speciale ha bisogno solo di riconoscimento e valore da parte delle insegnanti.
Questa è una storia che deve servire a tutti (genitori, insegnanti, famiglie, amici). Non è mai utile imporre il proprio stile di vita a qualcuno perché potrebbe portare ad un inaridimento delle proprie capacità naturali. I figli devono essere supportati, ascoltati ed accolti nelle loro richieste di espressione.