Luisa Cascarano
Controlla le tue monete da 1,2 e 5 centesimi: possono valere migliaia di euro A volte le monetine da pochi centesimi sono proprio fastidiose e sono tanti i negozi che ormai arrotondano in eccesso o in difetto, ma si sa, i soldi non vanno mai buttati, se poi si scopre che possono valere migliaia di euro vale la pena tenerseli ben stretti.La moneta da 1 centesimo che tutti conosciamo bene hanno un lato che rimane uguale in tutti i paesi, il verso, che riporta un globo in basso a destra, 6 linee sottili, 12 stelle e in alto a sinistra il numero 1 e la scritta “Euro Cent”. Il lato dritto invece cambia di paese in paese pur mantenendo alcune caratteristiche. In Italia si caratterizza per la presenza dell’immagine di Castel del Monte. Ma ci sono delle eccezioni, come riporta MoneteRare, e tralasciando quelle di valore modico da 1 euro a 2 euro, eccole elencate di seguito: la moneta del 2003 della Repubblica di San Marino vale 10 euro se in condizioni FdC; la moneta più rara, che presenta incisione solo sul retro e non ha anno di conio, vale 550 euro se FdC; la moneta da 1 centesimo con diametro maggiore del normale da 2 centesimi e che sul lato dritto, al posto di Castel del Monte, riporta la Mole Antonelliana, solitamente presente solo sui 2 centesimi, di cui ci sarebbero in circolazione a causa di un errore circa 100 esemplari, vale tra i 2.500 e i 3.000 euro, sebbene all’asta abbia raggiunto valori maggiori, fino a 6.600 euro. Anche questa moneta ha una faccia comune a tutti i paesi con il globo in basso a destra, 6 linee, 12 stelle, il numero 2 e la scritta “Euro cent”. Il lato dritto cambia invece da paese in paese e quello italiano presenta la Mole Antonelliana.e esistono alcuni esemplari di grande valore: la moneta da 2 centesimi R coniata in Vaticano nel 2002 in 67.000 esemplari FDC che vale 110 euro; la già citata moneta da 1 centesimo con diametro da 2 centesimi e Mole Antonelliana, che vale oltre 2.500 euro.Esistono monete da 5 centesimi con un valore maggiore ma in questo caso non si oltrepassano i 40 euro, eccone alcune: 5 centesimi della Repubblica di San Marino coniati nel 2003 del valore di 10 euro; i centesimi rari coniati dalla Zecca di Roma nel 2003 con valore di 15 euro; i 5 centesimi rari coniati dalla Zecca Vaticana nel 2002 di valore 40 euro. E ora che sapete quali sono e quanto valgono realmente queste monete da 1,2 e 5 centesimi, non vi resta che controllarle tutte! Buona fortuna.
Luisa Cascarano
Ikea, arriva The Growroom, l’orto sferico fai-da-te per ortaggi a Km zero Il cibo a km zero rappresenta un’alternativa sempre più amata dai consumatori: anche in città, dove si avverte sempre di più la necessità di uno stile di vita più sano e sostenibile. Coltivare ortaggi e piante in casa oggi è più facile con The Growroom, un progetto di design dello studio danese Space10, il laboratorio di ricerca di Ikea dedicato all’innovazione del living. Si tratta di una sfera in compensato “abitabile” alta poco meno di tre metri e adatta a ospitare piante e ortaggi. Ma se pensate di poterla trovare in un punto vendita Ikea o di ordinarla via internet vi sbagliate: The Growroom è per gli amanti del fai-da-te, da creare e montare, dopo essersi procurati il compensato necessario, seguendo le istruzioni on-line ora completamente open-source e gratuitamente disponibili sul sito Coltivare frutta e verdura in casa propria da oggi è possibile anche in spazi ridotti e cittadini grazie all’orto sferico in compensato The Growroom, che nasce a Copenhagen, all’interno di Space10, il laboratorio di ricerca di Ikea: è qui che si sperimentano nuove soluzioni per l’abitare, da oggi con un’attenzione sempre maggiore all’ambiente. Il design di Growroom, infatti, vuole promuovere in modo creativo la produzione casalinga di frutta e verdura a km zero. Il futuro immaginato da Space10 è un mondo in cui la natura torna nelle città e nel quale chiunque può coltivare il proprio cibo in modo semplice. Gli architetti Sine Lindholm e Mads-Ulrik Husum hanno così voluto creare un giardino sferico, proprio allo scopo di incentivare la coltivazione di cibo in modo sostenibile e autonomo. Come si legge sul sito ufficiale di Space10, l’interesse per The Growroom è stato notevole negli ultimi tempi. Presentato lo scorso anno alla fiera di arte e design Chart Art Fair di Copenhagen, il progetto ha raccolto molto interesse: da Taipei a Helsinki e da Rio De Janeiro a San Francisco erano sempre di più le richieste per acquistare la struttura o per farla esporre in giro per il mondo. Ma non ha molto senso promuovere la sostenibilità e la produzione del cibo a km zero se poi si spediscono imballaggi in tutto il globo. Proprio per questo motivo, gli orti sferici non si troveranno nei negozi Ikea e non sarà possibile ordinarli a distanza. E così, da solo pochi giorni The Growroom è finalmente un progetto “open source”, dedicato a tutti coloro che hanno voglia di cimentarsi, prima che con l’agricoltura fai-da-te, con il bricolage. Le istruzioni complete sono disponibili online, pronte per essere messe in pratica da zelanti ecologisti con il pallino per le costruzioni. Gli ideatori del progetto sono convinti che con la diffusione di tecnologie tipicamente da fab lab, come le stampanti 3D o le fresatrici laser, oggi sia facile per chiunque, perlomeno in linea teorica, realizzare l’orto sferico. Per questo, i materiali e gli strumenti di base richiesti sono pochi: basteranno 17 fogli di compensato, 500 viti, due martelli di gomma e una fresa CNC a disposizione che taglia i pezzi in base a un modello computerizzato, facilmente reperibile in un fab lab, ormai realtà in molte città, anche in Italia. Il design è pensato affinché la struttura possa essere assemblata in modo economico, semplice e intuitivo, da (più o meno) chiunque in tutto il mondo. La struttura stessa dell’orto sferico, una volta che i ripiani in legno saranno impermeabilizzati, permette la perfetta diffusione di luce e acqua su ogni suo livello e allo stesso tempo può accogliere uno o più persone all’interno, che potranno così godere dall’interno dell’atmosfera e della visione di piante e ortaggi rigogliosi. Ma quello, si sa, dipende tutto dal vostro pollice verde.
Luisa Cascarano