Imparare a fare un nodo alla cravatta è questione di pratica ed esperienza, ma, per iniziare, occorre conoscere i movimenti esatti da compiere.
Ecco una breve guida che spiega i tre più importanti nodi alla cravatta.
Nodo semplice
Il nodo semplice o “Four in Hand” , prende il nome dall’usanza dei cocchieri del XVIII° secolo che usavano annodarsi un fazzoletto al collo per ripararsi dal freddo; quando arrivava il brutto tempo, essi con una mano tenevano le briglie di “quattro cavalli” mentre con l’altra si annodavano il fazzoletto.
Come si effettua il nodo semplice?
Per prima cosa bisogna preparare la camicia al nodo, ossia abbottonarla tutta, fino all’ultimo bottone e poi sollevare il collo; dopo aver posizionato la cravatta, occorre posizionare adeguatamente la gambetta. Questa operazione dipende dall’altezza dell’individuo che la indosserà: se si tratta di un uomo alto, dovrà posizionarla sopra la cintura, viceversa, un uomo più basso, la posizionerà all’altezza delle cintura.
Ci sono 5 fasi per fare il nodo semplice alla cravatta:
La prima, consiste nell’incrociare la gamba sopra la gambetta.
La seconda, nel far passare la gamba sotto la gambetta.
La terza, nel riposizionare quindi la gamba sopra la gambetta
La quarta fase è quella più delicata, e consiste nel far passare la gamba sotto la cravatta, dall’alto: per fare questo occorre mettere l’indice sul nodo che si dovrà formare; per ultima cosa, dopo aver tolto l’indice, si dovrà infilare la gamba dentro all’anello della cravatta.
Nella quinta fase, tenendo ferma la gambetta, si dovrà tirare la gamba lievemente per stringere l’anello, aggiustare il nodo e farlo risalire fino al collo.
Il Nodo doppio
Il Nodo doppio, chiamato “nodo del principe Alberto”, è piuttosto simile al nodo semplice, e si differenzia da esso nella fase in cui la gamba deve passare intorno alla gambetta: questa operazione, infatti, dovrà essere eseguita due volte.
Il nodo doppio ha più volume rispetto al nodo semplice e dunque, sta bene solo su determinati tipi di colletto come quello kent o quello alla francese. Per effettuarlo, si usano, preferibilmente, cravatte molto sottili.
Nodo Windsor semplice
Questo nodo prende il nome dal nobile Herzog von Windsor.
Come si esegue il Windsor?
Anche in questo caso si abbottona tutta la camicia e si solleva il colletto; la gamba e la gambetta, però, devono essere asimmetriche: nella posizione di partenza, la gamba sarà molto più lunga della gambetta.
Nella prima fase, si dovrà incrociare la gamba sopra la gambetta; mentre si terrà fermo l’incrocio ottenuto, occorrerà far un anello, facendo passare la gamba sotto alla cravatta e piegandola.
A questo punto, si dovrà portare la gamba sul secondo lato, al di sotto dell’incrocio, e , successivamente, fare un secondo anello facendo nuovamente passare la gamba sotto alla cravatta e piegandola.
Ancora, si dovrà far passare orizzontalmente la gamba sotto la gambetta e poi passare verticalmente la gamba sotto alla cravatta. Tenendo ferma la gambetta, si deve tirare lievemente la gamba per stringere il nodo, che dovrà essere perfettamente centrato.
La vostra lavatrice puzza di muffa o semplicemente di acqua stantia? Allora è davvero arrivato il momento di pulirla. Igienizzare la lavatrice è necessario, soprattutto perché lo sporco accumulato all’interno dell’oblò sarà trasferito sui panni che state cercando di lavare, insomma, un vero dramma!
Avere una lavatrice sempre fresca, pulita e nuova, è il desiderio di molte donne ed è possibilissimo.
Come igienizzare la lavatrice, le regole da seguire.
Saltuariamente si consiglia di fare un “lavaggio a vuoto”, magari a 95°C. L’alte temperatura discioglie lo sporco così da eliminare anche i cattivi odori.
Lasciare aperto lo sportello della lavatrice sempre, quando questa non è in funzione.
Occasionalmente, assicuratevi di far confluire il residuo di acqua rimanente nella lavatrice, nel tubo di scarico (di solito vi è un piccolo tubo che porta l’acqua residua nello scarico, leggete le istruzioni della lavatrice per capire come azionarlo).
Alcune lavatrici sono dotate di una vaschetta per prodotti igienizzanti, tuttavia, l’utilizzo di disincrostanti troppo violenti potrebbe danneggiare la macchina. Preferibilmente utilizzate decalcificanti naturali come il bicarbonato di sodio, a piccole dosi.
Se la lavatrice è stata appena acquistata oppure è pulita perché ha già subito un “lavaggio a vuoto” a 95°, preoccupatevi di pulirla una volta al mese seguendo questo semplice “rimedio fai da te“:
Sfruttate l’aceto di sidro di mele per effettuare un lavaggio con poca acqua, a 60°. L’acedo di sidro è acido al 5% quindi non danneggerà nessuna parte della lavatrice e laverà via ogni odore.
Come igienizzare la lavatrice. Consigli utili.
Se il cattivo odore persiste, pulire il tubo di alimentazione dell’acqua.
Questo bambino di 9 anni dipinge quadri di cani e gatti in cambio di cibo per animali abbandonati
Ha 9 anni, si chiama Pavel Abramov ed è un bravissimo pittore. La sua specialità? Ritratti di cani e gatti che gli fruttano già parecchio denaro, o meglio parecchio cibo. Sì perché Pavel vende e scambia i suoi quadri con cibo e provviste destinati a cani e gatti custoditi nel rifugio della sua città, dove lui è il più giovane volontario.Pavel vive ad Arzamas, in Russia, e ha cominciato a dedicarsi a questa iniziativa circa un anno fa, dopo la perdita del suo cane Barsik che lo ha particolarmente colpito, inducendolo a fare qualcosa di buono per gli animali bisognosi.
Prima di mettersi all’opera, Pavel cerca di trascorrere un po’ di tempo con gli animali da ritrarre e i loro proprietari, ne ascolta le storie commoventi, quindi li dipinge per raccogliere donazioni per quelli meno fortunati. E la cosa è piaciuta a tal punto che i suoi quadri hanno già iniziato a viaggiare per tutto il mondo.La madre lo ha aiutato ad aprire alcune pagine social per far conoscere il suo lavoro, tra cui un profilo Instagram, nella speranza che la sua iniziativa benefica gli consenta di ricavare sempre più donazioni.E sul social media russo, VK, mamma e figlio hanno gestito un gruppo chiamato “Di cosa è capace un piccolo volontario?“, per mostrare che anche un piccolo uomo come Pavel può fare la differenza, stimolando gli altri a seguirne l’esempio. Perché per essere generosi non occorrono grandi imprese o chissà quanto denaro, bastano la buona volontà e un pizzico di creatività.
Lo dimostra Pavel che non ha organizzazioni alla spalle, né denaro e fondi vari, ma solo un grande cuore e un grande talento!