Luisa Cascarano

Il villaggio di Babbo Natale più grande d’Italia aprirà a Milano nell’ippodromo di San Siro Siete già pronti a respirare l’atmosfera natalizia? Subito dopo l’estate, si sa, arrivare a Natale è davvero un attimo e a breve torneranno anche i villaggi dedicati al personaggio più amato delle festività: Babbo Natale. Il più grande del nostro paese quest’anno aprirà i battenti a Milano. Per tutti i bambini e gli adulti appassionati di elfi, regali, casette di legno, abeti e addobbi vari, l’appuntamento è dal 22 novembre fino al 30 dicembre con il villaggio di Babbo Natale di Milano, il più grande d’Italia. Il parco a tema “Il sogno del Natale” sarà allestito nell’ippodromo di San Siro e si estenderà su una superficie di circa 30mila metri quadri dove non mancheranno la casa degli elfi, la fabbrica di giocattoli e, ovviamente, l’ufficio postale di Babbo Natale dove scrivere e spedire le letterine. Ci sarà anche il ricovero delle renne dove è custodita la slitta di Babbo Natale che porta l’arzillo e immortale vecchietto in giro per il mondo a consegnare i doni. Tutto il villaggio, poi, per la gioia dei bambini, sarà visitabile anche grazie ad un trenino colorato che farà avanti e indietro nel corso dell’orario di apertura. A rendere l’atmosfera ancora più magica ci penserà poi un gruppo di attori e ballerini professionisti che si occuperanno di raccontare gli aneddoti più belli legati al Natale e di intrattenere gli ospiti con canti e balli. Tutta questa magia però non è gratis. I biglietti saranno in vendita già a partire dai prossimi giorni su Ticketone e Ticketmaster con prezzi che variano a seconda che si scelga l’entrata in un giorno feriale o festivo e dell’età (i bambini fino ad un anno non pagano mentre fino ai 12 non compiuti si ha diritto ad un biglietto ridotto). Questi gli orari di apertura del villaggio di Babbo Natale di Milano: Da lunedì a giovedì: dalle ore 14 alle ore 21. Venerdì, sabato e prefestivi: dalle ore 10 alle ore 23. Domenica e festivi: dalle ore 10 alle ore 21. Il 24/12: dalle ore 10 alle ore 18. Il 25/12: dalle ore 16 alle ore 22. Il 26/12: dalle ore 10 alle ore 21.

Luisa Cascarano

Il parco giochi delle Dolomiti gratuito e immerso nella natura, con percorsi sensoriali per grandi e piccini Chi trascorre le vacanze in montagna nella zona delle dolomiti bellunesi, tra le varie escursioni e attività, non dovrebbe dimenticare di fare un salto in un noto e apprezzato parco giochi locale e ad alta quota. E’ gratuito, immerso nella natura e offre divertimento e relax per grandi e piccini. E’ da pochi anni che una zona della provincia di Belluno è stata riqualificata per renderla più accattivante per i tanti turisti che scelgono la montagna come luogo delle proprie vacanze. In quest’ottica è stato realizzato un bellissimo parco giochi che permette ai piccoli di giocare e imparare ma anche rilassarsi e respirare aria buona a 1450 metri di altezza. Parliamo del parco Ally Farm Summer, a Piani di Pezzè, località Alleghe, realizzato su un’area di 4 mila metri quadrati che fino a pochi anni fa era abbandonata. Tutto realizzato con materiali ecocompatibili, è davvero un posto bellissimo dove trascorrere qualche ora insieme ai bambini che avranno tante opportunità di divertimento in mezzo alla natura. Il parco si compone infatti di diverse aree giochi tra cui percorsi sensoriali e area dedicata all’equilibrio (con parete di arrampicata e possibilità di saltare e camminare sui tronchi). Nel parco si può sperimentare tra l’altro il barefooting nell’acqua, ossia la possibilità di camminare dentro l’acqua in un percorso a forma di 8 realizzato con sassi di varie dimensioni e materiali provenienti dal bosco. Si trova in un laghetto a forma di cuore con acqua alta solo 50 cm. Un percorso che vogliono spesso provare anche tanti adulti! I bambini avranno poi anche l’opportunità di imparare a riconoscere vari tipi di legno, le impronte degli animali, i vari tipi di funghi ed erbe, ecc. Vi sono ovviamente anche luoghi perfetti per il relax di tutta la famiglia, come l’area panoramica e i tanti percorsi di trekking leggero che si possono fare nella zona.

Luisa Cascarano

Piramidi di terra: uno straordinario miracolo della natura Le Piramidi di terra sono straordinari fenomeni naturali, sparsi in tutta la regione dell’Alto Adige, formatosi con l’erosione e il costante susseguirsi di piogge alternati a periodi di siccità. Oggi sono un’attrazione turistica che ogni anno conta centinaia di turisti. Possono raggiungere l’altezza di 30 metri e sono frutto di un fenomeno geologico, ovvero dall’erosione delle rocce moreniche di origine glaciale. In pratica il materiale duro e asciutto a contatto con l’acqua diventa molle, così da lasciarsi trasportare fino a valle. Ma se nel suo percorso il terreno incontra una grande pietra, l’erosione stessa viene rallentata e crea una colonna che sorregge il sasso. Una dinamica naturale ma quasi fiabesca che dà origine alle Piramidi di Terra. Le più famose dell’Alto Adige sono le Piramidi di Terra del Renon, probabilmente le più alte d’Europa, e si trovano nella valle di Rio Rivellone a Soprabolzano, nella valletta del Rio Fosco tra Longomoso e Monte di Mezzo ed anche ad Auna di Sotto, nelle vicinanze del Rio Castro. Ci sono poi quelle della Val Pusteria, esattamente a Plata e Terento, quest’ultime risalgono al 1834, quando il torrente locale ha eroso il terreno durante un’inondazione. Ancora si possono ammirare a Meltina e San Genesio vicino a Bolzano, a Tirolo (Merano e dintorni) e a Collepietra (Catinaccio-Latemar). Tutte sono raggiungibili tramite sentiero e tutte sono accomunate da un altro fenomeno: scompaiono solo quando perdono il caratteristico masso che le protegge. I pilastri continuano ad erodere, ma più lentamente del resto del terreno, le colonne perdono la forza per tenere la grande roccia sovrastante. I pinnacoli sono formati da coni di materiale morenico su ciascuno dei quali poggia un grande masso creando singolari strutture di terra costituite da argilla di origine fluvio-glaciale, residuo del ghiacciaio principale della Val Isarco e di alcuni ghiacciai locali secondari. Difficile stabilire l’arco temporale entro il quale si può formare una piramide di terra, ma qualcuno ipotizza che possono passare centinaia di anni. Il materiale morenico deve presentare delle caratteristiche particolari. Secondo il sito Suedtirol, la sabbia e il limo che conferiscono impermeabilità al deposito morenico devono essere mescolati con ciotoli e sassi nelle giuste proporzioni: troppi ciotoli renderebbero permeabile la morena che si imbeverebbe franando facilmente, mentre la sovrabbondanza di materiale minuto renderebbe il deposito poco consistente È molto importante anche la composizione chimica del deposito: le morene che danno piramidi derivano dal disfacimento di porfidi, graniti e gneiss, senza calcari, dolomie e marne; le prime darebbero luogo a fenomeni di cementazione che renderebbero il deposito troppo resistente, mentre il materiale argilloso proveniente dalle marne non darebbe sufficiente consistenza.

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