Chiedimi perché...❤️😍
- Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l'unica via è il sentiero. Chiedimelo.
- Perché?
- Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima, e il resto è silenzio o parole gentili.
Perché l'unico peso è lo zaino. Non c'è peso per il cuore.
Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l'altro.
Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti.
Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e c'è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C'è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione, e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura, in montagna: ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di esserle presente.
In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni.
Forse è per questo che, sopra tante vette, telefonini e internet funzionano a singhiozzo... è la natura che ti dice: "Lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient'altro".
E’ la chiesa primitiva e più antica non solo di Godego ma di un vasto territorio comprendente anche Castelfranco Veneto. Fu eretto per volere di San Prosdocimo primo vescovo di Padova. Il Santo venne per le vie romane Aurelia e quindi Postumia ad evangelizzare il luogo abitato. E' di piccole dimensioni (m.17,65 x 7,23); presenta pianta rettangolare terminante con abside semiesagonale, tetto a due spioventi con piccolo campanile a vetta sul culmine della facciata. Si tratta di un suggestivo edificio paleocristiano a pianta longitudinale e con il soffitto a capriate. Murate all'esterno della chiesa si trovano due croci in pietra scolpita risalenti al secolo VII. Nel 1747, al suo interno, nella mensa dell'altare venne ritrovata una cassetta di piombo con polvere di reliquie ed una croce intagliata recante una iscrizione gotica e la data 719. Ritrovati nell'area del Sacello due preziosi orecchini risalenti tra la fine del IX e gli inizi dell'XI sec., in deposito presso l'Antiquarium di Villa Priuli.