Arte da brividi: le sculture di neve giganti del Sapporo Snow Festival
Palazzi, castelli, statue e sculture: basta che siano di neve e che siano grandi, molto grandi. È il Sapporo Snow Festival, la più importante manifestazione al mondo dedicata all'arte ghiacciata, dove la creatività incontra l'ingegneria.
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Non chiamatele “sculture” e tantomeno “pupazzi di neve”: le candide creazioni che sorgono ogni anno nella prima metà di febbraio alle porte di Sapporo, in Giappone, sono dei veri giganti di acqua gelata.
Palazzi, templi, dinosauri, ma anche statue moderne, chiese e castelli. Non importa il soggetto: basta che sia enorme. Benvenuti al Sapporo Snow Festival, la più importante manifestazione al mondo dedicata all'arte sottozero
Passeggiare per lo Tsudome Site, l'area alle porte di Sapporo che ospita questa incredibile manisfestazione, è come entrare in in mondo incantato.
Ma dietro ognuna di queste opere c'è il duro lavoro di artisti, ingegneri e tecnici superspecializzati che armati di pale, seghe a motore, scavatrici e ponteggi, lavorano giorni e giorni per plasmare la neve nelle forme più disparate
Alla manifestazione, visitata da oltre 2 milioni di persone ogni anno, partecipano più di 15 nazioni, che si sfidano a colpi di arte, fantasia e... ingegneria.
Sì, perchè la costruzione di questi colossi di neve e ghiaccio non può essere improvvisata..| ? STEVE KAUFMAN/CORBIS
Prima ancora dei muscoli, allenate il movimento
ualche giorno fa parlando di infortuni con il mio allenatore sono stata colpita da una sua affermazione, che mi ha portato a riflettere: la frequenza di infortuni è pressoché simile e abbastanza elevata tanto in chi si allena quotidianamente quanto in chi si è appena avvicinato al mondo dello sport.
I primi rappresentano con ogni probabilità individui che praticano uno sport specifico, a livello agonistico, dove l'importanza del risultato finale spesso sovrasta l'attenzione alla tecnica dei movimenti, mentre i secondi sono rappresentativi di soggetti che hanno fretta nel raggiungere determinati livelli di allenamento.
La ginnastica funzionale è quel tipo di sport che tutti, dalla casalinga che non ha mai praticato alcun tipo di attività fisica al calciatore professionista, potrebbero inserire nel loro allenamento almeno una volta a settimana per prevenire infortuni sportivi o domestici, anche quelli semplicemente legati ad un movimento svolto nella maniera scorretta.
L'allenamento funzionale non permette solo di migliorare forza, resistenza, equilibrio e mobilità, ma anche di ottenere ottimi risultati nel dimagrimento in senso stretto.
Uno studio recentemente apparso sul Journal of Sport Rehabilitation ha dimostrato, ad esempio, come l'applicazione di un programma specifico di allenamento funzionale per otto settimane consecutive sia utile a ridurre il rischio di lesioni e ad aumentare l'idoneità funzionale in un gruppo di vigili del fuoco, una delle categorie lavorative con il più elevato tasso di infortuni.
A fare la differenza in questo tipo di prestazione sportiva non sono i macchinari più costosi e di ultima generazione, bensì ambienti spartani, quasi essenziali, dove poter svolgere esercizi a corpo libero e/o con semplici attrezzi: dalla palla medica alla sbarra per trazioni, dalla fitball al kettlebell, dalla corda alla slitta.
L'ideale, insomma, per svolgere una serie di esercizi di forza, coordinazione, resistenza, velocità e agilità che devono progressivamente diventare più complessi.
La progressione, infatti, è uno degli aspetti basilari dell'allenamento funzionale.
È bene che l'allenatore consideri in primis il grado di forma fisica di partenza del suo cliente. Una persona che inizia ad avvicinarsi a questo mondo comincerà a familiarizzare con il suo corpo, dedicandosi a correre o a camminare, saltare, colpire, lanciare. Si tratta di movimenti naturali e per i quali siamo nati, ma che purtroppo nella maggioranza dei casi non vengono più praticati quotidianamente.
Gli esercizi che nell'allenamento funzionale possono essere proposti sono, ad esempio, trazioni, piegamenti, spinte e torsioni, migliorando il controllo del proprio corpo, l'equilibrio, l'attività del core, ovvero di quella zona del corpo che abbraccia
muscolare addominale e quella dell'anca.
In una seduta di allenamento molto semplice, tra le prime che ci si appresta ad effettuare, il circuito di esercizi potrebbe essere costituito da salto della corda, squat alternati ad affondi in camminata, swing, press con kettlebell, lasciando al massimo un minuto di pausa tra un esercizio e l'altro e ripetendo il circuito per almeno tre volte di seguito.
Questo è solo un piccolo esempio di quello che si può ideare, ma trattandosi sempre di esercizi a corpo libero, la possibilità di variazioni e di combinazioni diverse è praticamente infinita.
La varietà dell'allenamento funzionale stimola, inoltre, la creatività del personal trainer, permettendo di modificare costantemente gli esercizi.
Noia e fatica saranno così facilmente accantonate anche da chi non ama l'ambiente della palestra e potrà concentrarsi sul rafforzamento del corpo e sulla liberazione della mente.