Luisa Cascarano

Perché uomini e donne accumulano grasso in modo diverso? La risposta nei moscerini della frutta Uomini e donne con qualche chilo di troppo distribuito in maniera diversa? Non solo le donne hanno generalmente una percentuale maggiore di grasso corporeo rispetto agli uomini, ma le aree in cui il grasso stesso si concentra sono diverse tra i sessi. Le donne sono più portate a immagazzinare la ciccia tra gambe e glutei, gli uomini sulla parte addominale. Perché queste differenze? Tutta “colpa” degli stili di vita, degli ormoni sessuali ma anche dei geni, che causano differenze nel modo in cui il nostro corpo accumula grasso. Quel che non tutti sanno è che la stessa cosa accade ai moscerini della frutta, ai quali noi umani siamo molto simili, condividendo con essi quasi il 75% dei geni che causano malattie. E proprio alcuni di questi geni possono anche spiegare perché donne e uomini immagazzinano il grasso in modo diverso. Un’intuizione questa che potrebbe un giorno essere utilizzata per trattare le malattie metaboliche, incluso il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Nella letteratura scientifica, si sono studiati centinaia di geni del metabolismo dei grassi che sono influenzati in un modo o nell’altro dagli ormoni sessuali e dai cromosomi sessuali, ma non si sa molto su quali geni specifici siano responsabili della conservazione del grasso tra i sessi. In un nuovo studio pubblicato su PLOS Biology, i ricercatori dell’Università della British Columbia in Canada si sono concentrati sul genoma proprio dei moscerini della frutta. Come le donne, anche le mosche femmine immagazzinerebbero più grasso dei maschi e lo metabolizzerebbero più lentamente e mentre questa differenza tra uomini e donne è parzialmente spiegata dallo stile di vita, anche fattori biologici come gli ormoni sessuali e i cromosomi sessuali svolgono un ruolo.Lo studio ha identificato un gene, il cosiddetto trigliceride lipasi brummer (bmm), che è coinvolto nella regolazione delle differenze sessuali nell’omeostasi dei grassi: normalmente, i moscerini maschi hanno livelli più alti di bmm; di contro, in assenza di questo gene, maschi e femmine hanno immagazzinato esattamente la stessa quantità di grasso. Quali sono le implicazioni di questa scoperta? Identificando i geni che spiegano perché i maschi e le femmine hanno diverse quantità di grasso, gli studiosi potrebbero essere in grado di capire meglio perché uomini e donne abbiano diversi rischi di malattie associate alla conservazione anomala del grasso, come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2. Conoscere quali geni influenzano l’accumulo di grasso e il metabolismo potrebbe essere un importante primo passo nello sviluppo di trattamenti più precisi per affrontare questo tipo di malattie.

Luisa Cascarano

Barbie con la vitiligine e Ken con i capelli lunghi: la nuova collezione di bambole inclusive della Mattel Siamo ormai lontani dall’epoca della classica Barbie bionda e perfetta, adesso sempre più spesso le bambole firmate Mattel sono specchio della nostra realtà, anche quando è un po’ dura da accettare. E’ il caso della Barbie calva, di quella con la protesi o affetta da vitiligine.Le nuove Barbie della linea Fashionistas sono all’insegna dell’inclusività. Ci mostrano infatti la diversità come qualcosa di comune, con cui anche i bambini possono giocare e che li può aiutare ad accettare meglio alcune condizioni. Pensiamo ad esempio alla nuova barbie senza capelli, pensata per aiutare le bambine che li hanno persi in seguito a pesanti terapie o per altri motivi, a quella con protesi o affetta da vitiligine (malattia cronica della pelle che spesso diventa anche un problema per la socialità di chi ne soffre). Le diversità sono rappresentate in maniera molto accurata. Per la Barbie affetta da vitiligine, ad esempio, la Mattel si è rivolta ad un dermatologo in modo da inserire dettagli precisi di questa malattia così da rendere la bambola del tutto verosimile. C’è poi anche Ken, questa volta con i capelli lunghi, biondi e pettinabili. La linea Barbie Fashionistas è quella che vuole offrire maggiori possibilità di scelta ai bambini, propone infatti bambole di varie carnagioni, colore di occhi e capelli oltre che corporature. Ci sono poi Barbie che riflettono disabilità permanenti. L’anno scorso è stata lanciata la bambola su sedia a rotelle e una bambola con protesi alla gamba. L’azienda ha deciso però di ampliare la sua collezione di Barbie con un’altra bambola con arto dotato di protesi (questa volta dorata) e dalla carnagione più scura. Anche una Barbie calva era in realtà già parte della collezione Mattel.La nuova linea di Fashionistas sarà disponibile in Italia dal 15 febbraio 2020.

Luisa Cascarano

La prima azienda spagnola che introduce la settimana lavorativa di 4 giorni Mentre in Finlandia è ancora un chiacchiericcio elettorale, in Spagna si fa sul serio. I dipendenti di un’azienda, la Software Delsol di Jaén, in Andalusia, saranno infatti i primi nella penisola iberica a godersi una settimana lavorativa di 4 giorni. Mentre in questi giorni si è tanto parlato delle affermazioni della premier finlandese di ridurre la settimana lavorativa, rivelatesi poi semplici slogan della campagna elettorale, in Spagna c’è dunque un’azienda che lo ha fatto davvero. Software Delsol è così dal primo gennaio la prima azienda spagnola a introdurre la settimana lavorativa di 4 giorni. È il sogno di ogni lavoratore guadagnare lo stesso per meno giorni e per questa impresa situata a Mengíbar (Jaén) e dedicata al settore tecnologico è stato più o meno semplice riorganizzare i giorni di lavoro a favore dei suoi dipendenti. Se è vero come è vero, insomma, che i vantaggi di una settimana corta di lavoro di salute e ambiente, qui in Spagna si è finalmente guardato lontano. Come funzionerà “Dal 1 ° gennaio 2020, abbiamo ridotto il nostro calendario di lavoro a quattro giorni lavorativi alla settimana per lavoratore. In questo modo abbiamo adeguato il calcolo delle ore settimanali lavorate, dalle precedenti 40 ore, alle 36 ore in inverno e alle 28 ore settimanali in estate“, si legge in una nota.La Software Delsol ha 181 dipendenti e, tra l’altro, già un onorevole programma di “comfort” per i lavoratori: all’interno delle sue strutture ci sono palestra, campo da paddle tennis, parete da arrampicata e altre zone per il relax. Ora, con la nuova settimana corta, coloro che fanno lavoro d’ufficio saranno presenti dal lunedì al giovedì, mentre quelli che servono i clienti riposano nel fine settimana e su base rotante tutti godono di un giorno di riposo in più alla settimana, continuando a “scommettere sulla motivazione e sulla produttività della squadra, riducendo lo stress e consentendo un carico di lavoro inferiore e un maggiore riposo della forza lavoro“. A ridurre i giorni lavorativi ci aveva già pensato un colosso come Microsoft, con risultati davvero sorprendenti in termini di efficienza e di produttività. Speriamo, allora, che siano sempre di più le aziende disposte a sposare l’idea ridurre la settimana di lavoro a tutto beneficio delle persone.

1
...
406 407 408 409 410
...
985