Luisa Cascarano
Luisa Cascarano
Campi sempre più tossici, apocalisse di insetti negli Stati Uniti Api, farfalle e altri insetti sono sotto attacco per colpa dell'eccessivo ricorso ai neonicotinoidi da parte degli agricoltori americani. Un problema che si ripercuote anche sugli uccelli di Stephen Leahy Api da miele all'esterno di un alveare. Secondo uno studio, negli Stati Uniti nel corso degli ultimi 25 anni l'agricoltura è dvientata quasi 50 volte più tossica per le api da miele e per altri insetti. Dall'Unione Europea stop ai pesticidi killer delle apiDall'Unione Europea stop ai pesticidi killer delle apiFiori nei campi anziché pesticidi: nuovi studi confermano l'efficaciaPer le api i pesticidi fanno da anticoncezionaleIl robot impollinatore che si sostituisce alle apiQuando il miele spia l'ecosistema Per le api da miele e non solo il paesaggio agricolo statunitense è 48 volte più tossico rispetto a 25 anni fa. Secondo un nuovo studio appena pubblicato su PLOS One le ragioni sono quasi del tutto da ascrivere al diffuso utilizzo dei pesticidi cosiddetti neonicotinoidi. Secondo quanto spiega la co-autrice Kendra Klein, ricercatrice capo a Friends of the Earth America questo enorme incremento della tossicità corrisponde a un netto calo nel numero di api, farfalle e altri insetti impollinatori, ma anche degli uccelli. Klein e i ricercatori di altre tre istituzioni hanno utilizzato un nuovo strumento in grado di misurare la tossicità per le api da miele, il lasso di tempo durante il quale il pesticida conserva la sua proprietà e la quantità utilizzata in un anno. In questo modo hanno potuto concludere che la nuova generazione di pesticidi ha reso l'agricoltura molto più tossica per gli insetti. Le api da miele infatti sono un utile indicatore per fenomeni che valgono per tutti gli insetti. Anche l'Agenzia per la protezione ambientale americana (EPA), aggiunge Klein, fa la stessa cosa quando ha bisogno di raccogliere dati finalizzati alla registrazione di qualche nuovo fitofarmaco. Lo studio ha rilevato che i neonicotinoidi contribuiscono a questo aumento di tossicità per il 92%. Questo tipo di sostanza, continua Klein, non è solo incredibilmente tossica per le api da miele ma continua ad essere pericoloso per tutto l'ambiente per oltre 1000 giorni dopo l'utilizzo. "La buona notizia - dice ancora Klein - è che non abbiamo bisogno dei neonicotinoidi. Abbiamo alle spalle quattro decenni di ricerche e di evidenze che i metodi agroecologici possono far crescere il nostro cibo in sicurezza e senza decimare gli impollinatori". "È impressionante. Questo studio rivela come l'ambiente abbia accumulato queste sostanze. Ciò a sua volta spiega il motivo per cui gli insetti impollinatori sono diminuiti", aggiunge Steve Holmer dell'American Bird Conservancy. Di pari passo con gli insetti, infatti, anche il numero degli uccelli che mangiano insetti è precipitato negli ultimi decenni. C'è anche stato un declino diffuso di tutte le altre specie di uccelli, continua Holmer: "Ogni volatile, infatti, ha bisogno di mangiare insetti a un certo punto del proprio ciclo vitale". Ma cosa sono i neonicotinoidi? Queste sostanze vengono usate su oltre 140 diverse colture agricole in più di 120 Stati. Aggrediscono il sistema nervoso centrale degli insetti causando l'iperstimolazione delle loro cellule nervose, la paralisi e poi la morte. Sono insetticidi sistemici. Significa che le piante li assorbono e incorporano la tossina in tutti i loro tessuti: steli, foglie, polline, nettare, linfa; e che i neonicotinoidi non lasciano mai le piante: dalla semina al raccolto, foglie morte comprese. La maggior parte di quelli utilizzati negli Stati Uniti sono impiegati nel rivestimento dei semi: quasi tutti quelli del mais e per olio di semi, la maggior parte dei semi di cotone e soia e molte piante da giardino. Il 5 per cento della tossina finisce nella pianta della soia o del mais, il resto va nel terreno e nell ambiente. I neonicotinoidi si dissolvono rapidamente nell'acqua: il risultato è che i pesticidi usati in un campo non rimangono in quel campo.
Luisa Cascarano