Manovra antisoffocamento: arriverà la formazione obbligatoria per i docenti
Pubblicato il: 26 Luglio 2019
Salvare la vita in pochi secondi
Arriva il primo “si” legislativo per la formazione obbligatoria per tutti i docenti sulla manovra antisoffocamento
La manovra di Heimlich è una tecnica di primo soccorso per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree. Costituisce un’efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento
Ma molti esperti spiegano che non è una tecnica semplici e non siamo in grado di applicarla in modo automatico solo perchè l’abbiamo vista in qualche film, anzi una manovra anti-soffocamento fatta male, o nel momento sbagliato, può trasformarsi da intervento salvavita a pratica dannosa e potenzialmente fatale,
mentre le opportune manovre anti-soffocamento, fatte bene, possono fare la differenza tra la vita e la morte, per metterle in atto nel modo giusto bisogna seguire un corso di formazione in cui del personale esperto insegni come vanno praticate e in che situazioni,
Nelle linee d’indirizzo del ministero della Salute si legge che gli alimenti costituiscono una delle cause principali di soffocamento in età pediatrica: tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo
si capisce quindi l’importanza di formare il personale docente e il personale ATA (assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari scolastici), su come praticare correttamente la manovra di Heimlich in caso di necessità a scuola,
per i livelli scolastici in cui i bambini sono più piccoli e ci sono più rischi soffocamento, ovvero le scuole primarie, in cui gli insegnanti e il personale sono a contatto con i ragazzi durante merende e pause pranzo,
per questo motivo è stato quindi presentato un disegno di legge a cura del Movimento 5 Stelle, che punta ad introdurre la formazione di pronto intervento obbligatoria, relativamente alle manovre di disostruzione, con particolare riferimento alla manovra di Heimlich, che costituisce un’efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento,
Il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, ha comunicato pochi giorni fa in una nota che la Commissione ha dato parere favorevole e unanime al disegno di legge e ha commentato:
“Si tratta di un provvedimento importantissimo per assicurare la tutela della salute degli alunni delle scuole dell’infanzia”
mentre nelle linee di indirizzo del ministero della salute viene specificato che “è raccomandato l’impegno delle istituzioni per rendere obbligatoria l’introduzione di attività formative dedicate alla prevenzione del rischio di 12 soffocamento da alimenti e all’insegnamento delle manovre di disostruzione in caso di inalazione e, possibilmente, di rianimazione cardio polmonare di base,
nel piano dell’offerta formativa degli istituti di scuola secondaria di secondo grado alberghieri e turistici, di dietisti e nutrizionisti, medici, pediatri e altri operatori sanitari, nonché degli insegnanti in asili e scuole, fino alle secondarie di primo grado”
l’auspicio è quindi che l’iter legislativo continui positivamente che il disegno di legge venga messo in atto nel più breve tempo possibile, poichè con poche specifiche ore di formazione si può salvare la vita di un bambino.
Fonti :Oggiscuola.com
Debutta il robot granchio, progetto italiano per ripulire i mari dalla plastica
Pubblicato il: 25 Giugno 2019
Presentato pochi giorni fa nel World Ocean Day
un robot granchio, tutto italiano, per eliminare la plastica dei mari
un robot-netturbino che aiuterà a ripulire i nostri mari è stato presentato pochi giorni fa durante il World Ocean Day, da un team di ricercatori italiani guidati dal Dott. Marcello Calisti dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che sostenuti dalla National Geographic Society, hanno realizzato un progetto rivoluzionario,
si chiama Crab Robot e come un granchio si muoverà sui fondali di mari e oceani e sarà in grado di raccogliere plastiche. Si tratta di un vero e proprio ripulitore del mare programmato per analizzare la acque e andare alla ricerca di microplastiche.
il robot granchio pesa 20 chili ed è dotato di telecamere ad alta definizione come occhi, per l’esplorazione e i sensori per l’orientamento e di 6 gambe molleggiate veri e propri sostegni in grado di adattarsi al terreno, pensate apposta per potersi muovere nei fondali,
riuscendo a spostare ogni singolo arto è in grado di aggirare gli ostacoli inoltre si muove saltellando per cui senza arrecare danni ai fondali e all’ecosistema e riesce ad analizzare l’ambiente circostante grazie a telecamere e sensori
il robot può essere guidato a distanza grazie alla tecnologia wireless ed è capace di camminare e addirittura correre fino a 200 metri di profondità
il nome del progetto è Silver 2, ovvero l’evoluzione del robot Silver che era stato progettato sempre dal Dottor Calisti ma solamente per esplorare i fondali marini, non aveva la capacità di raccogliere i rifiuti inquinanti
Al momento Silver 2 è un prototipo e il robot al momento può già eliminare le microplastiche dall’acqua con degli speciali filtri di raccolta,
mente il passo successivo è quello di dotarlo di un ulteriore braccio robotico supplementare per la raccolta di materiali di scarto che servirà a liberare i fondali da bottiglie di plastica, sacchetti e altri rifiuti che inquinano i nostri mari.
Marcello Calisti il responsabile del progetto racconta :
“L’idea per questo robot subacqueo è nata un paio di anni fa. Volevamo dare risposta a un’esigenza forte della robotica marina: creare un robot capace di interagire con il fondale senza procurare danni a sé e all’ambiente:
così abbiamo pensato di ispirarci ai granchi che vedevamo fuori dal nostro laboratorio, sullo Scoglio della Regina, e abbiamo iniziato a studiare i loro movimenti con telecamere ad alta definizione spaziale e temporale”
Crab robot è stato testato per la prima volta lo scorso 8 Giugno a Livorno, nell’area marina protetta delle Secche delle Meloria, dove ha dimostrato le sue incredibili abilità. L’obiettivo del robot-granchio non è solo di ripulire i mari, ma anche di contribuire all’esplorazione dei fondali marini, che oggi conosciamo soltanto per il 5%
fonti : quifinanza.it
Lego crea i mattoncini in braille per i bimbi non vedenti
Lego lancia i mattoncini in braille per tutti i bambini con disabilità visive
Si chiamo i Lego Braille Bricks e uniscono la tecnica Braille, con il gioco delle costruzioni
Le costruzioni hanno attirato e continuano ad attirare i bambini di tutte le età, così la Lego ha voluto unire la passione per questo tipo di gioco, con un progetto educativo che attraverso l’utilizzo della tecnica Braille, che da anni consente ai non vedenti di leggere, aiuterà i bambini con gravi problemi di vista ad apprendere l’alfabeto braille, giocando e divertendosi.
“Le vie del gioco e dell’apprendimento sono infinite, e devono esserlo anche per i bimbi non vedenti. I mattoncini li aiuteranno a imparare in modo non passivo”
Ecco il motto dell’azienda danese che con la progettazione dei braille brick, che saranno in commercio ad inizio del prossimo anno, conclude un progetto d’inclusione avviato nel 2011, su cui la sua fondazione ha lavorato insieme all’ associazione danese dei non vedenti e l´associazione brasiliana sempre di persone non vedenti, Dorina Nowill foundation.
E con la partecipazione di Morten Bonde, Senior Art Director di Lego che soffre di un disturbo genetico agli occhi che lo sta gradualmente portando alla cecità e che lo ha spinto a lavorare sul progetto come consulente interno.
i bambini con problemi di vista potranno giocare sviluppando fantasia e creatività con i mattoncini Lego, e allo stesso tempo usare i mattoncini in braille per unire il gioco all’apprendimento dell’alfabeto braille della propria lingua, oppure di una lingua straniera.
In più i bambini non solo leggeranno, ma costruiranno il loro testo, ovviamente i lego braille sono compatibili con i mattoncini tradizionali, quindi ci si potrà giocare insieme, da soli o con i compagni
Prototipi delle confezioni di mattoncini Braille sono già in via di sperimentazione in istituti per l´aiuto ai bambini non vedenti in Danimarca, Norvegia, Regno Unito e Brasile.
Dall’associazione francese delle persone non vedenti arrivano parole di approvazione:
“appoggiamo l´iniziativa di Lego e attendiamo con ansia il suo varo. Ci sembra un´idea giusta, adeguata al livello intellettuale e creativo spessissimo molto alto dei bimbi non vedenti, per aiutare i bambini ad imparare in modo attivo”
John Goodwin, ceo della Lego foundation spiega:
“I bambini non vedenti o sofferenti di difetti alla vista hanno la stessa voglia di apprendere, giocare e sviluppare fantasia e creatività dei loro coetanei privi di problemi visivi,
questo ci ha convinti a lanciare il prodotto, perché da sempre siamo convinti che imparare giocando sia il miglior modo di apprendere”.
Come sono i mattoncini braille della Lego?
Sono progettate in modo da consentire a genitori, familiari, insegnanti e amici di aiutare i bambini ed interagire con loro nell’apprendimento,
Quindi ogni mattoncino ha una lettera o un numero segnata con il braille con i tondi di ogni normale mattoncino lego, ogni mattone contiene anche una lettera o un carattere stampato, per facilitarne la lettura da parte di chi interagisce con i bambini, in questo modo il sistema punta ad essere inclusivo, contrastando il pericolo di isolamento dovuto alla disabilità.
Il grande lancio iniziale avverrà con un’ampia distribuzione gratuita di confezioni di mattoncini Braille per le famiglie dei bambini non vedenti e per istituzioni di ogni tipo che si occupano di loro, si comincerà con Danimarca, Inghilterra , Brasile e Francia per poi esportarli nei mesi successivi in tutti gli altri stati
Ogni confezione comprenderà 250 pezzi con le lettere dell´alfabeto, i numeri, segni di punteggiatura, simboli matematici e altri simboli necessari a leggere e scrivere, le confezioni saranno realizzate adattate alle diverse lingue braille parlare nel mondo.