Luisa Cascarano
METODO MONTESSORI: IL BARATTOLO DELLA CALMA Il barattolo della calma, conosciuto anche come bottiglietta della calma o calming jar, è uno strumento ispirato al metodo Montessori che viene utilizzato per riportare i bambini in una situazione di equilibrio dopo un pianto o un litigio. Questo speciale barattolo aiuta i bambini a ritrovare la calma e a predisporli all’ascolto di ciò che il genitore o l’insegnate ha da dire. Il barattolo della calma è utile in quelle occasioni in cui il bambino si sente un po’ stressato o turbato e ha la necessità di avere a disposizione qualche minuto per tranquillizzarsi. Il barattolo della calma contiene dei brillantini colorati. Basta scuoterlo per creare una piccola magia. Il bambino per qualche minuto viene attirato dal barattolo e si ferma ad osservare i brillantini che lentamente ricadono sul fondo. Si tratta di un modo semplice per riportare l’attenzione del bambino al momento presente. Può essere utile insegnare ai bambini a fare qualche respiro profondo mentre osservano il barattolo della calma. Cercate di stare vicino a loro e di rassicurarli in questo momento. Una volta ritrovata la calma, il bambino sarà pronto a spiegarvi meglio il vero motivo della sua tristezza o della sua rabbia. Usare il barattolo della calma può essere utile anche per aiutare i bambini a fare la pace. Esistono molte varianti per la preparazione del barattolo della calma: abbiamo scelto la versione più semplice. Per costruire il barattolo della calma ispirato al metodo Montessori vi serviranno: – 1 barattolo di vetro con coperchio – 1-2 cucchiai di colla glitter – 3-4 cucchiaini di brillantini – 1 goccia di colorante alimentare – Acqua calda La quantità d’acqua da utilizzare varia in base alla capienza del barattolo. Tenete conto che dovrete riempire il barattolo lasciando uno spazio in alto per consentire di agitare il suo contenuto. Se utilizzate un barattolo di plastica, fate attenzione che l’acqua non sia così calda da deformarlo. I brillantini e la colla glitter si trovano facilmente in cartoleria e nei negozi di bricolage, mentre i coloranti alimentari sono in vendita al supermercato. Versate nel barattolo l’acqua calda e la colla glitter. Mescolate con molta pazienza in modo che i glitter si disperdano nell’acqua. Aggiungete i brillantini e mescolate ancora. Unite anche una goccia di colorante alimentare. Avvitate il coperchio sul barattolo in modo molto stretto. Se volete potete utilizzare la colla a caldo per fissarlo meglio. Se desiderate un effetto ancora più colorato, potete aggiungere ancora un po’ di brillantini e di colorante alimentare prima di chiudere il barattolo. Potete anche mescolare acqua e brillantini in una ciotola a parte prima di versare il tutto nel barattolo, se così vi è più comodo. Tenete conto che tra i colori che ispirano meglio alla calma troviamo il blu e l’azzurro. Potrete scegliere coloranti alimentari e brillantini proprio di questo colore per realizzare il vostro barattolo della calma. Altre istruzioni suggeriscono di aggiungere all’interno del barattolo un cucchiaino di shampoo trasparente per fare in modo che i brillantini scendano più lentamente. I barattoli della calma sono utili e divertenti per i bambini ma vanno bene anche per gli adulti un po’ stressati che vogliono ritrovare la tranquillità.
Luisa Cascarano
3 ELOGI CHE DISTRUGGONO L’AUTOSTIMA DEI BAMBINI Tutti i libri di auto-aiuto parlano dell’importanza degli elogi ricevuti durante l’infanzia. Qualcosa che senza dubbio accresce la nostra autostima e ci aiuta a formare la nostra personalità. Gli elogi funzionano in modo molto semplice: lodiamo nostro figlio quando supera un esame, quando fa bene qualcosa, quando fa un bel disegno. Eppure, lodando i bambini per come fanno certe cose, facendogli credere che li consideriamo meravigliosi, li stiamo davvero incoraggiando ad essere sicuri di sé e felici? Stiamo davvero fomentando una autostima alta? Il lato oscuro degli elogi: Essere elogiati per ciò che si fa è senza dubbio positivo. Una parola di congratulazioni può essere un aiuto per andare avanti, per proseguire nello sviluppo di una certa capacità, per farla ancora meglio. Se, per esempio, riceviamo i complimenti dopo aver passato un esame, saremo motivati a studiare ancora e prendere voti sempre più alti oppure serviranno da spinta per cercare di superare quella materia che non ci viene a genio. Cosa succede però quando gli elogi si fanno ripetitivi? Cosa succede quando ci aspettiamo una lode, ma sorprendentemente non la riceviamo? Talvolta gli elogi possono portarci a scegliere la strada più facile, anziché cercare di superare noi stessi a prescindere dalle difficoltà che potremmo trovare lungo il cammino verso i nostri obiettivi. Ma c’è di più: gli elogi possono indurci in ciò che non ci piace. In altre parole, potremmo voler raggiungere un risultato positivo esclusivamente per ricevere un complimento, senza che ci piaccia davvero quello che stiamo facendo. È importante che i bambini non pensino alla ricompensa ogni volta che fanno qualcosa. La lode potrebbe funzionare parallelamente all’ottenimento di un regalo ricevuto ogni volta che si ottengono risultati positivi. I più piccoli devono comprendere la responsabilità di fare quello che fanno. Allo stesso modo, devono essere consapevoli che i risultati ottenuti saranno proporzionali allo sforzo prodotto per un lavoro. Elogi che distruggono l’autostima: Analizzando gli elogi che i bambini sono soliti ricevere durante l’infanzia, se ne possono rilevare tre fondamentali : 1) .Lode alla capacità e non allo sforzo Si tratta di un errore estremamente grave che potrebbe essere causa di molti problemi.Ciò che conta è il duro lavoro, è questo l’elemento che influirà davvero sul risultato. Persino le persone intelligenti, se non si sforzano, non ottengono nulla. Avete mai incontrato un alunno con le capacità per avere buoni voti, ma che non ne approfitta? La mancanza di sforzo inciderà poi sul risultato. È sempre bene lodare lo sforzo, poiché elogiando la capacità, distruggeremo l’autostima. 2.)Lodi esagerate, non specifiche Alcuni complimenti sono esagerati. Un esempio? “Sei un genio”, “sei un artista”, e così via. Gli effetti di questi elogi possono essere controproducenti nei bambini, perché invece di rafforzarne l’autostima, otterranno i risultati opposti. Imparate a fare elogi più realisti, come “mi piace”, “ti è venuto molto bene”, e via dicendo; non cercate di aumentare l’autostima del bambino in modo artificiale, perché dicendo al piccolo che è un genio, lui ci crederà. E così facendo, potrebbe smettere di sforzarsi. 3.Aggiungere pressione non è la soluzione Quando lodiamo, talvolta mettiamo negli altri più pressione di quanto dovremmo. Se qualcuno pensa che il bambino sia un genio, questi potrebbe sentirsi in obbligo di mantenere quello status, e potrebbe essere sottoposto ad una pressione del tutto immotivata. È importante che si sforzino e si superino, ma pressione non è sinonimo di motivazione.Il bambino deve essere motivato, non messo sotto pressione. Stress da piccoli? Ansia? Anche se la parola “elogio” è positiva, come si è visto, essa può assumere una connotazione negativa se non è utilizzata nel giusto modo. Imparate a lodare correttamente, e pensate che alle volte gli elogi, soprattutto se eccessivi, non sono necessari Lodate, ma lodate lo sforzo, il superamento, motivate!
Luisa Cascarano