Alzi la mano chi almeno una volta non si sia trovato a nominare Mary Poppins, vuoi per la sua borsa magica che tanto assomiglia alla borsa di migliaia di donne, vuoi per la maestria con la quale ha saputo portare la gioia in una famiglia diventando la tata di due pestiferi fratelli che ne combinavano di ogni tipo.
Alzi la mano chi non ha canticchiato almeno una volta “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, tutto brillerà di più“… oppure “Supercalifragilistichespiralidoso“…
Vi rispondo io (che le mani alzate le ho viste)… tutti! Si proprio tutti almeno una volta nella vita hanno invidiato la mitica tata dai poteri magici, lei bellissima che svolazza tra le nuvole col suo ombrellino col manico a forma di pappagallo e la sua invidiabile borsa che contiene veramente di tutto.
La sua storia è ambientata a Londra durante gli anni della Grande Depressione (anni trenta per intenderci), Mary Poppins è una tata che va in aiuto dei coniugi George e Winifred Banks, lui impiegato della banca d’Inghilterra e lei una suffragetta; nella casa vigono regole ferree e i due figli Jane e Michael (nei romanzi in realtà ci sono anche i gemelli John e Barbara) sono troppo vivaci per la povera vecchia tata precedente, la quale si licenzia lasciando la famiglia alle prese di nuove assunzioni… ma il vento dell’Est spazzerà via tutte le candidate e porterà Mary Poppins alla loro porta, la quale accetta di rimanere “fino a quando il vento cambia“.Mary Poppins è severa, vanitosa, zelante, quasi mai gentile, un po’ brusca nei modi, permalosa, ma allo stesso tempo comprensiva ed esigente, ma soprattutto magica… Grazie a lei i ragazzini vivranno diverse avventure (che nel libro differiscono un po’ da quelle del film, ma il succo è vagamente lo stesso) insieme anche all’amico di Mary, Bart lo Spazzacamino, che in realtà è un artista di strada che disegna sui marciapiedi, disegni nei quali con un pizzico di magia si può entrare e partecipare ad avventure come la corsa dei cavalli!Parliamo del vento che cambia: questa è una metafora che impone la presa di coscienza sull’avere un problema (in questo caso la gestione dei figli) ma soprattutto è il rendersi conto di dover chiedere aiuto; la famiglia Banks ha bisogno di aiuto, soffocata dalla nuova borghesia, altro non fa che partecipare alla corsa sfrenata all’accumulo di denaro e ignora i bisogni dell’unione famigliare, pretendendo comunque un comportamento esemplare da parte dei figli.
Per realizzare il film Walt Disney lottò per oltre vent’anni con la scrittrice britannica Pamela Lyndon Travers per ottenere i diritti del libro… ma perché?
L’autrice di Mary Poppins aveva paura che la trasposizione cinematografica falsasse la sua storia, che lo rendesse un film frivolo e commerciale. E’ indubbio che il film sia un classico per le famiglie, ma parla di genitori troppo impegnati dal loro lavoro e dai loro ideali per prendersi cura dei figli, puntualmente affidati a delle tate. Parla di una donna anarchica che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, amica dei più poveri e sprezzante delle borghesia… insomma Mary è si la tata che tutti vorrebbero, ma è anche molto di più, è una donna, una femminista, che più che aiutare i figli a crescere aiuta i genitori a cambiare.
Mary Poppins è in grado di demolire il mondo dorato del capo famiglia fatto di affari, soldi e della ricerca della felicità nelle conoscenze altolocate della società, sarà infatti proprio lui a cercare i figli e la moglie che quasi non considerava più.Un’altra frase fondamentale per capire realmente cosa Pamela Lyndon Travers volesse veramente trasmettere dai suoi libri è la frase di Mary “Non giudicare mai le cose dal loro aspetto” riferita alla sua valigia che ad un occhio inesperto sembra vuota ma poi magicamente contiene l’inverosimile, da uno specchio ad un attaccapanni, dal cappotto alla spazzola per capelli… E’ anche questo uno degli insegnamenti fondamentali di questi libri, la capac
Ogni Pianta Sta Cantando Una Melodia Di Cui I Pianeti Sono Le Note
Dentro ognuno di noi c’è una pianta. Cresce a testa in giù. Nei polmoni, lungo i rami, respirano le foglie e più sotto, nella nostra parte metabolica e riproduttiva, si aprono i suoi bellissimi fiori. Il suo tronco corre nella spina dorsale, il sistema nervoso sono i rami e le radici crescono nel cervello.Ho sempre sentito molto viva questa rappresentazione, il fruscio delle foglie nei miei polmoni, i fiori che si aprono e si chiudono nella mia pancia, il pulsare del sistema nervoso, che capta segnali e nutrimento e informazioni.
Attorno a questa pianta si sviluppa il corpo umano, triarticolato in sistema nervoso, sistema ritmico (o respiratorio) e sistema metabolico (del cambio e riproduttivo). Il Sale, il Mercurio e lo Zolfo degli alchimisti sono rappresentati dentro di noi così come nel regno vegetale e in quello metallico. Dalla parte più materica e solida a quella più trasformante, di fuoco.
Anche le piante sono triarticolate, così come l’uomo. E, come da corrispondenza, in medicina naturale vediamo che le parti delle piante specifiche per il sistema nervoso sono spesso le radici (sali minerali), quelle per il sistema ritmico foglie, mentre i fiori agiscono di preferenza sul sistema metabolico. Il sistema che fece riferimento all’osservazione delle corrispondenze tra uomo, natura e cosmo fu chiamato Teoria dei Segni o delle segnature. Nacque in tempi molto antichi e tentativi di sistematizzazione furono fatti prima da Galeno, poi da Paracelso e dai suoi discepoli, tra cui Nicholas Culpeper (1616-1654). Venne abbandonato con il prevalere, durante l’Illuminismo, di un’applicazione analitica del metodo scientifico, che privò la scienza della sua vocazione spirituale.Secondo la Teoria dei Segni, l’Universo è una danza. E’ una creatura immensa, una sinfonia che si dispiega nel Tempo e di cui ogni cosa è parte. Ogni momento ha un carattere irripetibile, ogni parte del Cosmo è uno specchio del tutto (teoria olografica poi ripresa dalla fisica nel XX secolo, cfr. Ci sono perciò delle ovvie corrispondenze fra le parti del Cosmo. Il mondo delle piante, che durante primavera ed estate si allunga verso il cielo manifestandosi nelle fioriture mentre in inverno si ritira sottoterra, con la sua lentissima danza si muove secondo i ritmi cosmici, ne è una una parte e la rappresentazione, e ciò che più forte si manifesta in lui sono i ritmi e le energie dei pianeti del Sistema Solare. Il Sistema Solare è una rappresentazione in scala delle energie che operano nel mondo e nel corpo. I pianeti, le sfere che danzano in cielo lungo la sinfonia cosmica, non sono che una manifestazione delle energie che muovono e costituiscono la realtà di cui facciamo esperienza.
Il linguaggio della Natura, a un livello molto profondo, è lo stesso linguaggio dell’uomo. E forse ha ragione Shakespeare quando dice, alla fine di Sogno di una notte di mezza estate, che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni. Perché il linguaggio della natura è lo stesso linguaggio del sogno, in effetti. E quando sogniamo siamo in contatto con la matrice, la stoffa, la sostanza vibrante che ci costituisce.
L’uomo però questo linguaggio non se lo ricorda. Non lo ha completamente integrato nella sua parte conscia. La sua missione sulla Terra è proprio questa: riscoprire la sua lingua madre, ricordare le origini.
A un certo punto del suo viaggio, l’uomo deve di nuovo scoprire come si legge il libro della natura. Ciò gli permetterà di leggere dentro di sé. Forse e’ di questo che parlano gli alchimisti.Un campo di fiori in un giorno d’estate. E poi lo stesso campo, di notte. Mille forme e suoni e odori, gesti e colori, mille voci, per chi sa ascoltare, mille messaggi. E’ come se la Terra d’estate parlasse con il Cielo. Secondo Rudolf Steiner d’estate la Terra accoglie le energie cosmiche. Le stesse energie si muovono dentro di noi.
I pianeti sono le energie fondamentali, manifestate nel n