Founder Junior
Per la prima volta in Europa, esattamente all'IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, è stata impiantata una nuova protesi mitralica percutanea aprendosi cosi' nuove prospettive per il trattamento dell'insufficienza valvolare mitralica grazie alla chirurgia mininvasiva Part.2
La valvola mitrale può essere riparata o sostituita chirurgicamente, ma nei pazienti ad alto rischio sono state sviluppate delle tecniche mininvasive che permettono la riparazione, qualora la valvola abbia un’anatomia non complessa, o la sostituzione, nel caso in cui la valvola sia molto compromessa. Le valvole che attualmente sono disponibili per la sostituzione percutanea richiedono tuttavia un’incisione all’apice del cuore.
Il dott. Antonio Mangieri, cardiologo interventista presso l' Istituto Humanitas ci spiega protesi mitralica percutanea
L’ intervento ha una durata di circa 3 ore e si svolge in sala di emodinamica in anestesia totale. Il paziente resta poi in Terapia Intensiva per 24 ore, sveglio, per il monitoraggio. Le dimissioni avvengono dopo circa 3 giorni e sono previsti controlli a 1, 3, 6 mesi dopo l’intervento.
Per stabilire quale tipo di intervento proporre a ciascun paziente si effettua una valutazione con TC del cuore ed ecocardiogramma transtoracico nonchè transesofageo. I risultati successivamente vengono discussi nel team multidisciplinare in modo da garantire ad ogni persona il percorso più adeguato.
Fonte : I.R.C.S.S. HUMATIS RESERACH HOSPITAL
Fotografia ritraente il Dott. Antonio Mangieri, Prof. Antonio Colombo, Dott. Bernhard Reimers e Dott. Damiano Regazzoli è tratta dalla pagina web " I.R.C.S.S. HUMATIS RESERACH HOSPITAL "
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente , filantropo
Founder Junior
Per la prima volta in Europa, esattamente all'IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, è stata impiantata una nuova protesi mitralica percutanea aprendosi cosi' nuove prospettive per il trattamento dell'insufficienza valvolare mitralica grazie alla chirurgia mininvasiva
Si aprono nuove prospettive per il trattamento dell'insufficienza valvolare mitralica grazie alla chirurgia mininvasiva dato che per la prima volta in Europa, per la precisione all'IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, è stata impiantata una nuova protesi mitralica percutanea. I primi interventi all'IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in collaborazione con un team internazionale israeliano-americano, nel contesto di uno studio internazionale che coinvolge la Mayo Clinic e la Ohio Health negli Stati Uniti.
In sala operatoria ci sono stati : il prof. Antonio Colombo, senior consultant in Humanitas, il dott. Bernhard Reimers, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia Clinica, Interventistica e UCC in Humanitas, il dott. Antonio Mangieri e il dott. Damiano Regazzoli, cardiologi interventisti di Humanitas. Sono state essenziali altre expertise del Dipartimento Cardiovascolare diretto dal prof. Gianluigi Condorelli: l’équipe di Diagnostica Ecocardiografica Clinica diretta dal dott. Renato Bragato, e le Unità Operative di Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare dirette rispettivamente dalla dott.ssa Lucia Torracca e dal prof. Efrem Civilini.
Bernhard Reimers ci spiega " “Da subito è stato riscontrato un miglioramento della funzionalità cardiaca dei pazienti confermato al follow-up a distanza di 3 mesi. Lo studio andrà avanti con l’obiettivo di rendere questa tecnica disponibile a quelle persone che, per le condizioni del loro cuore, non possono sostenere altri tipi di interventi” continua la brava dott.ssa Lucia Torracca, responsabile di Cardiochirurgia in Humanitas per quelli che si sono rivelati risultati resi possibili da un metodo che prevede la collaborazione di diverse expertise " “dalla prima valutazione di ciascun paziente fino alla realizzazione di ogni intervento è fondamentale un approccio multidisciplinare.Questa nuova tecnica consentirà di ampliare le possibilità terapeutiche a nostra disposizione, dalla chirurgia classica alla mininvasiva fino alla percutanea, per selezionare, di volta in volta, quella più appropriata alle esigenze di ogni persona”.
Mentre il bravo prof. Antonio Colombo sente di aggiungere “La cura del cuore prosegue all’insegna della personalizzazione e mininvasività delle procedure, sempre più calibrate sulle necessità e le condizioni di ogni paziente”.
La valvola mitrale è situata tra l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro del cuore e regola il passaggio del sangue ossigenato proveniente dai polmoni. Si verifica l' insufficienza mitralica quando un difetto di chiusura della valvola fa sì che parte del sangue refluisca nell’atrio anziché andare in aorta. Provoca sintomi quali dispnea ossia mancanza del respiro, gonfiori e affaticamento. L’incidenza nella popolazione italiana è di circa l’1.7% e aumenta nelle persone anziane.
Fonte : I.R.C.C.S HUMANITAS RESEARCH HOSPITAL
Fotografia ritraente il Dott. Antonio Mangieri, Prof. Antonio Colombo, Dott. Bernhard Reimers e Dott. Damiano Regazzoli tratta dalla pagina web " I.R.C.C.S HUMANITAS RESEARCH HOSPITAL "
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente , filantropo
Founder Junior
Lo stile di vita attivo è vitale per un buon ed equilibrato umore
Hai mai notato che quando ti allontani da una routine regolare di attività fisica, il tuo umore ne risente ? Questo perché il nostro corpo è stato progettato per un'attività fisica regolare. Lo stato inattività oggi caratterizza così tante persone ed essa mina sia la salute generale che la salute del cervello. Quasi certamente lo stato di inattività riveste un ruolo importante nella moderna epidemia di depressione. Uno stile di vita attivo è una delle chiavi per mantenere un buon ed equilibrato.Il spendere cosi' tanto tempo seduti, in auto o davanti al computer nonchè al televisore è una delle differenze più significative tra gli stili di vita delle società "avanzate" e quelli di quelle primitive. Questo è probabilmente uno dei principali motivi per i quali queste persone delle società preindustriali o le persone che hanno rinunciato a stili di vita delle Nazioni industrializzate, come gli Amish, godono di molta più contentezza e presentano tassi estremamente bassi di depressione maggiore.
Molti studi hanno dimostrato che i pazienti con depressione che seguono e si attengono a un regime di esercizio aerobico:
Inoltre, i dati rivelati dagli studi suggeriscono che l'esercizio fisico può aiutare a prevenire la depressione e nell'aumentare l'umore delle persone che sono sane. Occorrono ulteriori ricerche per determinare come l'esercizio svolge un ruolo cruciale, così come per determinare quale tipo e quanto esercizio è ottimale. Indipendentemente da ciò, l'esercizio fisico sarebbe bene che faccia parte di un piano di trattamento integrativo per il benessere emotivo.
La maggior parte degli studi prospettici ha utilizzato programmi di camminata o jogging, ma alcune ricerche hanno rivelato che anche l'esercizio non aerobico come l'allenamento di forza e flessibilità, così come praticare lo yoga, sia efficace.
I tipici programmi di esercizi terapeutici presentano una durata che va dalle 8 alle 14 settimane con 3 o 4 sessioni a settimana di almeno 20 - 30 minuti. Per il trattamento della depressione e dei disturbi dovuti all'ansia, le attività di intensità moderata come la camminata veloce hanno riscosso più successo rispetto ad una vigorosa attività.
Fonte : Andrew Weil M.D
Immagine di una donna che gode di buon umore tratta dalla pagina web "greenMe"
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente, filantropo