Founder Junior
E' nata la Rete italiana “PALM” di istituti specializzati in campo oncoematologico coordinata dall’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi.
Cari amici e membri della "famiglia" di Cam.TV sono lieto nell' informarvi che è nata Rete italiana “PALM” di istituti specializzati in campo oncoematologico coordinata dall’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e finanziata dalla Fondazione Umberto Veronesi.
La leucemia mieloide acuta (LMA) è un tumore raro del sangue, una malattia ancora da studiare e le ricercatrici nonchè appartenenti al network appena creato si dedicheranno all’identificazione di nuove alterazioni molecolari, alla scoperta di nuovi meccanismi responsabili della resistenza alle cure o delle ricedute della malattia e alla messa in atto di sperimentazioni cliniche.
Un grazie particolare va a tutti coloro che hanno contribuito e che contribuiranno a questo prezioso progetto.Cari amici e membri vi indico il link https://bit.ly/3QZ4fLv qualora vorreste approfondire l' argomento e foste interessati alla rete italiana "PALM", di nuova creazione e meritevole di attenzione.
Fonte : Fondazione Umberto Veronesi
Immagine tratta dalla pagina web della Fondazione Umberto Veronesi
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
Una stupenda storia d'amore: all'ospedale Santa Chiara di Pisa da qualche anno una femmina di rottweiler gira per le corsie .
Da qualche anno una femmina di rottweiler si dedica alla pet-therapy tra le corsie dell'ospedale S.Chiara di Pisa, il suo nome è Dea ed è entrata nel progetto di "terapia con animale domestico" (pet therapy) della struttura sanitaria.
I risultati sono stati, e continuano ad essere sorprendenti : bambini autistici che hanno aperto una porta sul mondo, passando attraverso gli occhi di un grande cane nero; bimbi anoressici che hanno iniziato a mangiare, prima solo in presenza della loro amica, e poi hanno ripreso a nutrirsi, a riprendere la vecchia e buona abitudine al piacere del cibo; bimbi malati di cancro, disperati e terrorizzati in corsie di ospedale così diverse dalla loro cameretta, che hanno riacquistato sorriso e tranquillità solo accarezzando "Dea", come il nome che porta una Dea grande e nera, e ora pronti ad affrontare con grinta i disagi del futuro. E quando i bimbi se ne tornano a casa, sull'ambulanza un posto speciale è riservato a Dea che li accompagnerà sin sulla soglia di casa.Si tratta di un esperimento che elegge il nostro amico cane a guaritore senza medicine, a psicanalista senza divano e a un pagliaccio senza trucco. Dea, un nome e un fatto pertanto: i bambini sono attratti istintivamente dal mondo animale, il cane è uno dei primi animali con cui vengono in contatto e fa parte del loro immaginario, il cane è il protagonista indiscusso di storie, fiabe o cartoni animati. Pare che già gli antichi Egizi e i Greci credessero nel potere terapeutico della vicinanza e relazione tra l'uomo e l'animale ed alcuni studi attestano che si ricorreva a questa forma di cura in Inghilterra a partire dalla fine del Cinquecento. A coniare il termine Pet Therapy fu lo psichiatra infantile Boris Levinson nel 1953, che notò che diversi pazienti autistici traevano beneficio dalla presenza del suo cane durante le sedute, riuscendo a interagire e a relazionarsi in maniera positiva, mentre il noto filosofo Arthur Schopenhauer "...e il cane, l'intelligente amico dell'uomo, è da lui legato alla catena! Io non posso mai vedere questo senza un'intima pietà per il cane e una profonda indignazione per il suo padrone".
Fonte : Amore per la cultura, la letteratura e la grammatica italiana
Immagine tratta dalla pagina web Amore per la cultura, la letteratura e la grammatica italiana
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
Grande festa per i 102 anni della signora Rina che ha donato un terreno alla Misericordia
C'è una grande al Convento San Francesco di Borgo a Mozzano dove, nel centro accoglienza anziani gestita dalla Misericordia del paese, venerdì scorso una speciale ospite ha compiuto ben 102 anni, la signora Rina Maria Paolini. Tutto il personale e i soci della Misericordia di Borgo a Mozzano e della sezione Val di Turrite si è riunito intorno alla signora Rina, con una vita passata nel suo paese nativo di Fabbriche di Vallico, nel comune di Fabbriche di Vergemoli, dove ha condotto una quotidianità semplice e molto essenziale in totale autonomia, fino alla scelta, obbligata da contingenze dovute all’avanzare dell’età, di ritirarsi nella Rsa di Borgo a Mozzano per vivere in serenità gli ultimi anni della propria esistenza.
La centenaria signora Rina non si è mai sposata e non ha familiari stretti ai quali rivolgersi in caso di necessità e così dal 2018, all’età di 97 anni, lascia che a occuparsi di lei siano i giovani volontari ed i professionisti presenti nella struttura della Misericordia.
IL governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, il dott. Gabriele Brunini, per l' occasione ci racconta «La nostra Rina ha sempre manifestato una forte simpatia e attenzione per l’Ente, soprattutto per il gruppo di volontari della sede distaccata della Val di Turrite, nata 20 anni fa proprio nel suo territorio. Da qui, una decisione molto importante e altrettanto generosa presa da Rina per sostenere il gruppo locale con la cessione di un suo terreno da destinare al deposito dei mezzi di soccorso. Un legame che l’ha poi portata nella nostra struttura alla quale si è affidata con fiducia, da noi ripagata con altrettanta serietà e attenzione. É arrivata da noi 4 anni fa e ha festeggiato i 100 anni e ora anche 102, mantenendo una lucidità e un carattere granitico da far invidia a molti. Del suo carattere deciso e schivo, senza troppe concessioni al sentimentalismo, parlano anche le ragazze che si occupano giornalmente di lei e ne apprezzano la forte personalità che, ironizzano, potrebbe essere una delle ragione per la quale ha raggiunto la sua bella età in buone condizioni di salute. E' stato un compleanno semplice, come ha voluto lei che non apprezza molto le ricorrenze e i festeggiamenti troppo rumorosi, con regali pratici e di uso comune, come le pantofole, una mantellina di lana e una sciarpa calda, con nessuna amenità particolare, a parte il canonico dolce e i palloncini. Ha un carattere ruvido, ma un cuore generoso e i nostri auguri sono stati sicuramente apprezzati, come la telefonata fatta alla sorella, unica sua parente ancora in vita, che vive in Australia e a sua volta è ultranovantenne".
Fonte : LA NAZIONE LUCCA
Immagine tratta dalla pagina web Serchio in diretta