Founder Junior
Thich Nhat Hanh : il nostro pensare si manifesta in vari modi, quando finiamo invischiati in pensieri negativi e preoccupazioni è facile generare malinteso e ansietà. Quando fermiamo il pensare e calmiamo la mente, creiamo maggiore spazio e apertura.I nostri pensieri possono fare più o meno soffrire noi e l' ambiente circostante, pertanto dovrebbe essere una priorità trovare il nostro quieto spazio interiore, così da poter apprendere più cose su noi stessi, ciò arriva ad includere a capire e conoscere la nostra sofferenza
Caro lettore, cara lettrice desidero proporti un prezioso passo sul nostro pensare e la sofferenza generata dai nostri pensieri del maestro di spiritualità Thich Nhat Hanh tratto dalla sua opera "Il dono del silenzio".Il Maestro Thich Nhat Hanh ci offre generosamente un' attenta analisi e con essa desidero augurarvi un Domenica scevra da alcun tipo di sofferenza:
"Il nostro pensare si manifesta in vari modi"
Spesso il nostro pensare continua a girare in tondo, quindi perdiamo tutta la gioia di vivere. La maggior parte dei nostri pensieri non solo non ci aiuta, ma può nuocerci concretamente. Magari siamo convinti di non causare alcun danno se stiamo solo pensando qualcosa, ma in realtà i pensieri che attraversano la nostra mente fuoriescono anche nel mondo. Proprio come una candela emana luce, tepore e profumo, il nostro pensare si manifesta in vari modi, compresi il nostro eloquio e le nostre azioni.
Quando qualcuno intorno a noi si sente triste o si lascia trasportare dal pensiero negativo, lo percepiamo. Ogni volta che formuliamo un pensiero – che riguardi noi o il mondo, il passato o il futuro – in un certo senso emaniamo le riflessioni e le opinioni che sono alla base di quel pensare. Produciamo pensiero, ed esso trasporta le nostre opinioni e l’energia dei nostri sentimenti.
Quando finiamo invischiati in pensieri negativi e preoccupazioni è facile generare malinteso e ansietà. Quando fermiamo il pensare e calmiamo la mente, creiamo maggiore spazio e apertura.
Quindi ognuno di noi ha una scelta. Tu hai una scelta. I tuoi pensieri possono fare più o meno soffrire te e il mondo che ti circonda. Se vuoi creare un’atmosfera più comunitaria, armoniosa, nel tuo posto di lavoro o comunità, non comunicare cercando di cambiare altre persone. La tua prima priorità dovrebbe essere quella di trovare il tuo quieto spazio interiore, così da poter apprendere più cose su te stesso. Ciò include l’arrivare a conoscere e capire la tua sofferenza. Quando la tua pratica è salda e hai già raccolto alcuni dei dolci frutti della conoscenza di te stesso, sei in grado di valutare possibili modi di creare più spazio per portare nel tuo posto di lavoro o in comunità il silenzio."
~ Thich Nhat Hanh "Il dono del silenzio"
Fonte : Meditare
Immagine tratta dalla pagina web "Belle Frasi"
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente, filantropo
Founder Junior
Buddha : la via per superare la miseria del nascere e del morire
Caro lettore, cara lettrice è bene non lasciare che la mente venga turbata da fattori esterni, dominarla in modo che essa non si perda dietro le proprie idee, queste sono come nuvole, passeggere; noi dovremmo osservare le idee che sorgono in noi senza soffermare in esse la nostra attenzione, esse come giungono tendono ad andare via; un valido aiuto lo potremmo trovare nella pratica costante della Meditazione, un altro fattore importante per la nostra serenità è praticare il non attaccamento e l' esser scevro dai timori.
L' unico modo che abbiamo dinanzi la paura è affrontarla.
Caro lettore, cara lettrice desidero proporti un insegnamento del Buddha dal quale ho preso spunto per scrivere l' articolo di oggi e con esso desidero augurarti un sabato trascorso in tutta Serenità:
"Non lasciare che la mente sia turbata da oggetti esterni né che si perda dietro le proprie idee. Sii libero da ogni attaccamento e da ogni timore. Questa è la via per superare la miseria del nascere e del morire."
- Buddha
Fonte : Meditare
Immagine tratta dalla pagina web "Unico Cilento - Diano - Alburni"
Francesco Maccioni
Founder Junior
Mahatma Gandhi : Chi non conosce Se Stesso, è Perduto
Caro amico, cara amica e membro della community di Cam.TV il Mahatma Gandhi sul tema dell' importanza della Conoscenza di se stessi sosteneva :
" Chi non conosce Se Stesso, è Perduto"
Caro amico, cara amica e membro il peggior nemico è in noi e occorre affrontarlo con armi di Luce, come sosteneva giustamente il monaco tibetano e discepolo di sua Santità il Dalai Lama Dugpa Rimpoce,nel suo libro "500 precetti per una vita felice".
Attraverso la pratica costante della Meditazione, in modo particolare della Meditazione Zen siamo in grado di giungere ad una buona conoscenza di noi stessi.La conoscenza di sé è la chiave del nostro personale successo. La famosa iscrizione greca “conosci te stesso” non potrebbe rappresentare consiglio più efficace per la nostra felicità.
Fonte : La finestra sul cielo interiore
Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna
MentinCammino
Immagine tratta dalla pagina web "Aforismario"
Francesco Maccioni