Founder Junior
Scienza e opinione
Caro/ a amico/a e membro della grande "famiglia " di Cam.TV desidero avere il piacere di proporti un pensiero del buon e noto Ippocrate ricevuto dal Maestro Zen e amico fraterno Roberto Orrù della Scuola di Meditazione Trascendentale Sardegna .
Caro/a amico /a e membro con questo pensiero desidero invitarti ad alimentare il tuo spirito del dubbio, che alimenta la ricerca, e augurarti un buon inizio della nuova settimana.
SCIENZA E OPINIONE
Esistono
soltanto
due
cose :
Scienza
e
Opinione;
la
prima
genera
Conoscenza,
la
seconda
Ignoranza.
- Ippocrate
Immagine tratta da/by) Sant'Anna Scuola Universitaria Superiore Pisa
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
Founder Junior
Declino cognitivo : è stato sviluppato un farmaco che inverte la condizione e ringiovanisce il cervello in pochi giorni
La condizione, che colpisce ogni anno milioni di persone prevalentemente anziane in tutto il mondo, è reversibile dato che un farmaco sperimentale agisce rapidamente e non sembra presentare effetti collaterali.
Un team di scienziati statunitensi ha testato con successo un farmaco già utilizzato per altre patologie scoprendo che può agire positivamente su tutte quelle persone che soffrono di declino cognitivo. Il medicinale, al momento sperimentale, agisce in pochissimi giorni e, dopo poche somministrazioni, restituisce alla mente del paziente la flessibilità tipica di un cervello giovane e sano. Il farmaco, chiamato " Isrib ", era già noto per altre incredibili capacità dato che inverte i disturbi cognitivi nella sindrome di Down, previene la perdita dell’udito legata al rumore, combatte il tumore alla prostata e migliora la cognizione negli animali sani. Lo studio, condotto dagli scienziati della UC San Francisco e pubblicato integralmente sulle pagine della rivista scientifica " eLife ", accende concretamente la speranza per tantissimi persone come anche quella dei loro famigliari. I ricercatori lo hanno testato sui topi anziani, confermando la sua capacità di ripristinare rapidamente le capacità cognitive giovanili e, insieme, anche il ringiovanimento del cervello e delle cellule immunitarie.
La brava professoressa Susanna Rosi, PhD, Lewis e Ruth Cozen Chair II e docente nei dipartimenti di Chirurgia Neurologica e di Terapia Fisica e Scienze della Riabilitazione afferma “Gli effetti estremamente rapidi dell’Isrib mostrano per la prima volta che una componente significativa delle perdite cognitive legate all’età può essere causata da una sorta di ‘blocco’ fisiologico reversibile piuttosto che da un degrado permanente”.
“ I dati suggeriscono che il cervello invecchiato non ha perso permanentemente le sue capacità cognitive essenziali, e anzi dimostrano che le stesse sono ancora lì, intrappolate da un circolo vizioso dovuto a stress cellulare. Con l’utilizzo dell’Isrib siamo riusciti ad interrompere quel ciclo, ripristinando le capacità cognitive che erano state bloccate nel tempo ” è quanto aggiunge l'esperto Peter Walter, PhD, Professore presso il Dipartimento di Biochimica e Biofisica della UCSF e ricercatore dell’Howard Hughes Medical Institute.
Il medicinale, scoperto da Peter Walter nel 2013, funziona come un reset dei sistemi: costringe le cellule a riavviarsi e a produrre, come avveniva in giovane età, le proteine fondamentali per il cervello.
I ricercatori lo svilupparono per rilevare i problemi con la produzione di proteine all’interno della cellula, un potenziale segno di infezione virale o mutazioni genetiche che promuovono il cancro, e per frenare il meccanismo di sintesi proteica della cellula. Gli esperti evidenziano che questo meccanismo di sicurezza è fondamentale per eliminare le cellule che si comportano male, ma se bloccato in posizione on in un tessuto come il cervello, può portare a seri problemi, poiché le cellule perdono la capacità di svolgere le loro normali attività.
Il medicinale potrebbe funzionare anche in tutti quei soggetti che hanno subito traumi cranici, con danni spesso paragonati a quelli dell’invecchiamento precoce.
L’ uso del farmaco " Isrib " non ha praticamente presentato alcun effetto collaterale e che non interferisce neppure con gli altri eventuali medicinali assunti dal soggetto, solitamente già avanti con gli anni ed il Prof. Peter Walter soddisfatto conclude l'illustrazione con “Sembra troppo bello per essere vero, ma con " Isrib " sembra che abbiamo scoperto un farmaco perfetto, in grado di curare in meno di una settimana qualsiasi forma di declino cognitivo”.
Fonte : Tiscali
MEDI MAGAZINE
Immagine tratta da(by) Tiscali Web Page
Francesco Maccioni Ricercatore Indipendente, filantropo
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Identificato un approccio basato sull'RNA per il trattamento dell'invecchiamento precoce e delle malattie associate Part. 2
I ricercatori hanno studiato le cellule derivate da pazienti con sindromi progeroidi e hanno scoperto che avevano da quattro a sette volte più RNA LINE-1 rispetto alle cellule di individui sani. Inoltre, hanno dimostrato che l'accumulo di LINE-1 RNA è venuto prima dei principali cambiamenti strutturali all'organizzazione nucleare e alle deviazioni del programma genetico che erano già associate alla progeria.
Il team ha quindi sviluppato molecole che potrebbero legarsi specificamente all'RNA LINE-1, impedendo all'RNA di accumularsi e avere un impatto sulle cellule. Questo tipo di trattamento ha invertito i segni molecolari della progeria nelle cellule isolate e ha esteso la durata della vita dei topi con mutazioni genetiche che in genere causano l'invecchiamento precoce. In entrambi i casi, l'espressione dei geni associati alla proliferazione cellulare e al programma specifico del tessuto è aumentata dopo il trattamento, mentre l'espressione dei geni associati all'invecchiamento, all'infiammazione e al danno al DNA è diminuita.
I ricercatori stanno pianificando studi futuri per migliorare l'efficacia e la specificità tissutale del targeting dell'RNA L1 antisenso in vivo e anche capire cosa causa l'accumulo di LINE-1 RNA e come può essere prevenuto nei pazienti umani. È stata depositata una domanda di brevetto per l'attuale lavoro mirato all'RNA LINE-1 utilizzando oligos antisenso ".
Il lavoro è stato sostenuto in parte da KAUST (BAS/1/1037/01-01), kaust Competitive Research Grant Program, KAUST Smart Health Initiative, Moxie Foundation e Universidad Católica San Antonio de Murcia.
L' immagine in allegato si tratta di : A) rappresentazione schematica di topi LAKI (modello murino Progeria) trattamento con Oligonucleotidi Antisenso LINE-1 (L1 ASO) o ASO non mirato scramble (Scr ASO). B) Analisi della durata della vita dei topi LAKI trattati con L1 ASO rispetto ai gruppi di controllo. C) Analisi istologica della densità nucleica nell'Aorta e nella Pelle di topi sani (WT) o LAKI trattati con L1 ASO o Scr ASO. D) Analisi immunoistologica del marchio istone associato all'eterocromatina H3K9me3 nell'Aorta e nella pelle di topi sani (WT) o LAKI trattati con L1 ASO o Scr ASO.
Fonte : King Abdullah Università della Scienza e della Tecnologia.
Immagine tratta da articolo curato e pubblicato sulla pagina web della King Abdullah Università della Scienza e della Tecnologia.( KAUST )
Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A. brand Generame - Ricercatore Indipendente, filantropo
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