Founder Junior
Lo stile di vita attivo è vitale per un buon ed equilibrato umore, 3 sane abitudini per ritrovare il sorriso anche senza di esso ed il prodotto epigenetico antistress Sharp Part.1
Caro lettore, cara lettrice hai mai notato che quando ti allontani da una routine regolare di attività fisica, il tuo umore ne risente ? Questo perché il nostro corpo è stato progettato per un'attività fisica regolare. Lo stato inattività oggi caratterizza così tante persone ed essa mina sia la salute generale che la salute del cervello. Quasi certamente lo stato di inattività riveste un ruolo importante nella moderna epidemia di depressione. Uno stile di vita attivo è una delle chiavi per mantenere un buon ed equilibrato.Il spendere cosi' tanto tempo seduti, in auto o davanti al computer nonchè al televisore è una delle differenze più significative tra gli stili di vita delle società "avanzate" e quelli di quelle primitive. Questo è probabilmente uno dei principali motivi per i quali queste persone delle società preindustriali o le persone che hanno rinunciato a stili di vita delle Nazioni industrializzate, come gli Amish, godono di molta più contentezza e presentano tassi estremamente bassi di depressione maggiore.
Molti studi hanno dimostrato che i pazienti con depressione che seguono e si attengono a un regime di esercizio aerobico:
- Godono di un miglioramento quanto quei pazienti che sono trattati con ì farmaci
- Presentano meno probabilità di recidiva.
Inoltre, i dati rivelati dagli studi suggeriscono che l'esercizio fisico può aiutare a prevenire la depressione e nell'aumentare l'umore delle persone che sono sane. Occorrono ulteriori ricerche per determinare come l'esercizio svolge un ruolo cruciale, così come per determinare quale tipo e quanto esercizio è ottimale. Indipendentemente da ciò, l'esercizio fisico sarebbe bene che faccia parte di un piano di trattamento integrativo per il benessere emotivo.
La maggior parte degli studi prospettici ha utilizzato programmi di camminata o jogging, ma alcune ricerche hanno rivelato che anche l'esercizio non aerobico come l'allenamento di forza e flessibilità, così come praticare lo yoga, sia efficace.
I tipici programmi di esercizi terapeutici presentano una durata che va dalle 8 alle 14 settimane con 3 o 4 sessioni a settimana di almeno 20 - 30 minuti. Per il trattamento della depressione e dei disturbi dovuti all'ansia, le attività di intensità moderata come la camminata veloce hanno riscosso più successo rispetto ad una vigorosa attività.
Se sei di cattivo umore e continui a pensare agli errori commessi da te e dagli altri, al futuro incerto, alle tue paure, alle frasi o alle situazioni che ti hanno turbato sicuramente il malessere rimane.
Prima di imparare a scacciare la negatività è importante capire cosa succede nel nostro corpo quando ci sentiamo di malumore.Gli ormoni svolgono un ruolo importante in tal senso.
Innanzitutto, se vediamo tutto nero, significa che si è abbassato in noi il livello di serotonina, il neurotrasmettitore, che oltre all’umore, regola l’appetito, il sonno e persino la capacità visiva, la soglia dell’attenzione e l’efficienza della memoria.
Uno dei migliori nemici della serotonina è il cortisolo che abbonda quando siamo sotto stress da diverso tempo ma anche quando abbiamo un calo glicemico.Un esperimento condotto all’Università del Wisconsin ha dimostrato che persone messe in una stanza piena di cibo ma senza riferimenti temporali sugli orari dei pasti, mangiavano ogni 2 – 3 ore.Ciò costituisce la prova che il nostro corpo ogni 2-3 ore va in in ipoglicemia, ossia si verifica uncalo dello zucchero nel sangue, del quale si accorge il surrene, che mette in circolo il cortisolo, il quale va a cercare energia dai muscoli.A livello psicologico il lavoro svolto dal cortisolo è uno stato diffuso di tensione e nervosismo, come se dovessimo attaccare o fuggire da una bestia feroce, ma nell’attuale società non c’è nessuna bestia con i denti a sciabola, in ufficio o a casa, ovviamente.Riassumendo un po quindi quando c’è poca serotonina e/o troppo cortisolo la mente è in allerta e tende a dare significati negativi agli eventi, gettandoci nel cattivo umore.
Fonte : Andrew Weil M.D
Starbene – Stile Italia Edizioni s.r.l.
G&Life S.p.A. brand Generame
Immagine del prodotto epigenetico “Sharp” tratta dalla pagina web “Generame”
Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A. brand Generame, filantropo
Tel.3284930730
Email : [email protected]
www.generame.com
Founder Junior
“Camminare è la migliore medicina” da Ippocrate ai giorni nostri ed il dispositivo (cerotto) fototerapico “Energy Enhancer” della LiveWave per godere nuovamente della necessaria energia
Camminare è la migliore “medicina”, così sosteneva Ippocrate, grande osservatore della natura e dell’essere umano, nonché medico greco considerato il padre della medicina occidentale.
In un mondo sempre più frenetico, dove tutto, dai sentimenti alle più disparate esperienze, è velocità, consumo, apparenza, il camminare consente di avvicinare e scoprire, con ritmi lenti e senza l’affanno di un obiettivo da raggiungere ad ogni costo, quanto ci circonda.
Camminare, oltre a permetterci di entrare non solo in sintonia ma anche in intimità con gli ambienti attraversati, proprio per via della lentezza, ci aiuta a liberare la mente dagli stress, facendo emergere la soluzione ai problemi, e a scaricare l’energia negativa accumulata in mesi di lavoro.
Nella società contemporanea, quella dei falsi bisogni, le persone tendono ad andare “in tilt”, ad allarmarsi alla benché minima controversia o situazione che si presenti come problematica. Camminare, al contrario, offre incredibili benefici psicologici, a parte quelli fisici: ne beneficiano il cuore, i polmoni, il sangue,la respirazione, favorisce l’eliminazione delle tossine, la camminata si rivela tonificante per i muscoli e dona lucidità per il cervello.
I saggi dell’antichità ritenevano che deambulare era il vero rimedio per i mali dell’anima, basta pensare ad Aristotele che insegnava camminando sotto i portici del Liceo e i suoi allievi si chiamavano peripatetici, dal greco περίπατοι, “colonnati”.Ma non solo dato che i sofisti si spostavano a piedi di città in città per insegnare la retorica e Socrate amava dialogare camminando nonchè gli stoici discutevano di filosofia passeggiando sotto la Stoa, i portici di Atene.
Fin dall’antichità classica, camminare è sempre stata un’attività costante degli uomini. Caro lettore, cara lettrice abbiamo cosi’ avuto modo di osservare insieme che molti filosofi sono stati dei buoni camminatori.Se ti senti privo di energia e ciò ti scoraggia ad intraprendente una bella camminata o di proseguire lungo uno spettacolare percorso montano applicando il dispositivo fototerapico “Energy Enharcer” dell’azienda statunitense di fototerapia applicata LifeWave potrai godere in un tempo breve della giusta e necessaria energia, il cerotto si rivelerà a te un ottimo supporto.
Fonte : libro dal titolo “Filosofia e sport: stili di vita che ci aiutano a cambiare in meglio” di Elisa Dipre’
LifeWave
Immagine tratta dalla pagina web “ Montagna Estate ”
Francesco Maccioni Consulente LifeWave
Tel. 3284930730
Email : [email protected]
Founder Junior
Riposini regolari sarebbero secondo un recente studio un toccasana per il cervello
Il riposino pomeridiano potrebbe essere più di una semplice abitudine rilassante.
Infatti secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell' University College di Londra insieme ai loro colleghi dell'Università della Repubblica in Uruguay rivela che il pisolino diurno può aiutare a preservare la salute del cervello e a rallentare il restringimento del cervello con l'avanzare dell'età. Il team di studiosi ha analizzato i dati di persone di età compresa tra 40 e 69 anni e ha utilizzato una tecnica chiamata randomizzazione mendeliana per esaminare le varianti genetiche legate al riposino e confrontare le misure della salute del cervello e della cognizione tra le persone con e senza queste variante.
Secondo i ricercatori vi sarebbe un nesso causale tra il riposino pomeridiano abituale e un volume totale del cervello più grande, che è associato a un minor rischio di demenza e altre malattie. In particolare, le persone che erano geneticamente predisposte al pisolino avevano un volume cerebrale totale maggiore, equivalente a una differenza di 2,6-6,5 anni di invecchiamento. Tuttavia, non si è rilevata alcuna differenza significativa in altre misure della salute del cervello e della funzione cognitiva tra i sonnellini abituali e quelli no. I risultati hanno evidenziato i potenziali benefici di brevi sonnellini diurni della durata di circa 30 minuti o poco meno per la salute del cervello, seppure sono necessarie ulteriori ricerche.
Fonte : sciencedirect/science/article/pii/S235272182300089X?via%3Dihub
Andrew Weil M.D.
Immagine raffigurante due persone anziane durante un riposino pomeridiano tratta dalla pagina web " Korian "
Francesco Maccioni Ricercatore indipendente, filantropo