Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Gv 20,1-2.11-18) Chi ama non può stare senza l'amato. La sofferenza più grande per chi ama è non vedere e abbracciare l'amato. Esorto i miei lettori a leggere e meditare IL CANTICO DEI CANTACI, uno dei libri più belli e significativi della Bibbia, ma anche il libro più sconosciuto dai cattolici. In questo libro, che a me era proibito leggere quando ero adolescente per le sue forti espressioni di amore, si vede il desiderio struggente della sposa nel cercare lo sposo che si era nascosto dalla sua vista. La sposa non trova pace fino a quando non lo trova per abbracciarlo e unirsi a lui. Chi è lo sposo della nostra anima? È Gesù Cristo, il più bello tra i figli di Adamo. Il fine della nostra vita cristiana è realizzare l'unione divina (il matrimonio) con Cristo. Si raggiunge l'unione divina quando, come San Paolo, si può dire: "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me". Ci sono giorni e settimane(a volte anche anni) in cui Gesù Cristo si nasconde dalla nostra vista per metterci alla prova. Egli vuole assicurarsi che lo cerchiamo non per quello che ci dà, ma perché è il Signore. Il non vedere e gustare più la presenza del Signore è terribile, come dicono i mistici. La prova, nel linguaggio mistico, è chiamata la notte dello spirito. Il cammino di fede è fatto di molteplici notti dello spirito. Più si ama il Signore, più fitta è la notte dello spirito che è sempre un tempo di purificazione interiore. Più si supera la prova, più forte è l'esperienza dell'abbraccio di Dio. Maria Maddalena ama pazzamente Gesù. Ella era una donna tormentata da molti vizii. L'incontro con Gesù l’ha liberata dai suoi tormenti e schiavitù interiori. Ha visto che Gesù l'ha guardata e accolta come nessun uomo al mondo. Gesù le ha donato la vera dignità di donna. Per questo motivo ella piange per Gesù che non vede più. Ma Gesù non la lascia nel suo sconforto e dolore. Le appare da Risorto. E c'è grande gioia nel cuore di Maria Maddalena. Beati quelli che cercano Gesù seriamente perché non saranno delusi. Sii fedele nella prova e vedrai la gloria del Signore, sempre più e sempre meglio. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Vuoi crescere nella fede? Leggi i seguenti libri di P. Lorenzo: DOVE SEI?...SOLO A SOLO...IL GRANELLINO...HAI FEDE? Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 10,38-42) I primi anni del mio sacerdozio furono vissuti in un attivismo esasperato. Come Marta, ero molto impegnato in attività esteriori. Pensavo che, più carne a cuocere mettevo in parrocchia, più ero un prete di successo davanti a Dio e ai membri della parrocchia. Pensando a quel tempo di attivismo, con tutta sincerità devo dire che ero come un cembalo che tintinna. Devo ringraziare il Signore che, all'età di 39 anni, mi spinse a fare un serio cammino di conversione. Il costante ascolto della Parola di Dio mi fece capire che, se non diventavo come Maria, donna contemplativa, la parrocchia sarebbe diventata sempre più come un mercato: molto chiasso liturgico, molto devozionismo, molto sentimentalismo, molte processioni e molti pellegrinaggi. Come Maria, spinto dallo SPIRITO SANTO, mi accovacciai ai piedi di Gesù dicendogli: "Parlami Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. La preghiera diventò la prima attività della giornata. La preghiera mi faceva vedere le cose essenziali da fare durante la giornata. Insomma la preghiera mi organizzava la giornata secondo le vie e i pensieri di Dio. Il fuoco dello SPIRITO SANTO si era acceso nel mio cuore e la gente mi chiedeva di essere istruita nelle realtà del regno di Dio. La preghiera mi rendeva sempre più mite, umile accogliente e riflessivo. Le attività, precedute da forti momenti di preghiera, comunicano verità e amore. Ecco perché Gesù rimprovera Marta dicendo: "Marta, Marta, tu ti agiti e ti preoccupi per molte cose, ma Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta!". Senza coltivare lo spirito di preghiera il cristiano è come un albero pieno di foglie verdi, ma senza frutto. Il cristiano che non prega si preoccupa più dell'apparire che dell'essere. Chi sono le donne o gli uomini più ricercati come direttori spirituali? Sono i contemplativi. Una parrocchia vuota di oranti veri è come una pianura di ossa inaridite. Chiunque tu sia e qualunque sia la tua professione o mestiere, prima di iniziare le tue attività quotidiane, siediti solitario e silenzioso alla presenza del Signore. Accogli Gesù nel tuo cuore con gioia. Sii prima come Maria per non diventare nevrotico e ansioso come Marta e poi tuffati nelle faccende giornaliere. Vedrai che la gente ti dirà:" Fai tutto bene". Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 12,14-21) Gesù non cercava popolarità nel suo ministero apostolico. Soprattutto non voleva che si divulgasse che era un taumaturgo. Gesù amava il silenzio e il nascondimento. Fuggiva dagli applausi. Fuggiva dalla folla che voleva solo vedere miracoli e prodigi. L'unico desiderio di Gesù era quello di far conoscere la misericordia del Padre celeste. Gesù non diceva mai: "Io so pregare... Io so predicare... Io so fare miracoli... Io sono un bravo conferenziere... Io sono laureato in Sacra Scrittura...". E così via. Gesù viveva, ovunque e sempre, sotto l'azione dello Spirito Santo. Gesù iniziò il suo ministero dicendo: "Lo Spirito Santo è su di me!". Per questo motivo la gente diceva di Gesù: "Dalla sua bocca escono parole di Grazia... mai nessuno ha parlato come Lui... fa bene ogni cosa". L'uomo di fede non si propone per avere un ruolo nella Chiesa. È la comunità che lo sceglie per un ruolo da svolgere nella Chiesa. L'uomo santo non sa di essere santo, anzi, avendo come termine di paragone Gesù, si sente sempre peccatore e servo inutile. L'uomo di fede non è posseduto dallo spirito immondo del protagonismo. Se viene chiamato dalla comunità a svolgere un ruolo nella Chiesa, accetta di farlo. Se invece non viene scelto, non rimane deluso. L'uomo di fede non briga per avere un ruolo. Papa Francesco spesso si lamenta che nella Chiesa, sia tra il clero che tra i laici, ci sono fratelli e sorelle il cui smodato desiderio è quello di fare carriera. Nella Chiesa ci sono alcuni che non adorano Dio, ma si servono di Lui per diventare famosi. Ma saranno famosi solo per poco tempo perché il Signore abbassa coloro che idolatrano se stessi. La Chiesa è fatta di peccatori. Ci sono però peccatori incalliti e peccatori in cammino di conversione. Il Signore ama i peccatori in cammino di conversione. La Chiesa non è una loggia massonica dove si appartiene per fare carriera. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Vuoi crescere nella fede? Leggi i seguenti libri di P. Lorenzo: DOVE SEI?...SOLO A SOLO...IL GRANELLINO...HAI FEDE? Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.

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