IL GRANELLINO🌱
(Lc 12,13-21)
"Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità", disse un giovane uomo a Gesù. Molti litigi tra fratelli e sorelle avvengono quasi sempre a causa dell'eredità. Qualche tempo fa un uomo dalla Sicilia mi ha chiamato dicendomi che una sua sorella voleva litigare con lui per l'eredità. Ma egli le ha detto: "Sorella cara, voglio essere in pace con te. A me interessa solo l’eredità della vita eterna che mi ha lasciato Gesù. Perciò prendi quello che vuoi. Se vuoi andare a sinistra, io vado a destra, ma se decidi di andare a destra io vado a sinistra. Ma voglio stare in pace con te”. Per arrivare a prendere questa decisione, ci vuole davvero una grande fede che pochissimi hanno.
Il bene sommo che dobbiamo desiderare è la pace con gli altri, perché tutto il resto è zero. Si nasce nudi e si muore nudi all'improvviso. Colui che briga e imbroglia il fratello per avere tutta l'eredità, finisce male. Colui che odia il fratello perché è stato imbrogliato da lui finisce anche male. Un errore non può correggere un altro errore. Questo episodio del Vangelo avverte i genitori di non lavorare per lasciare un testamento di cose materiali ai figli che potrebbe essere motivo di forte litigio tra i fratelli, ma di lasciare un testamento ricco di amore. L'amore non divide, ma unisce. Fate sì che, quando chiuderete gli occhi alla scena di questo mondo, i vostri figli potranno dire: "È MORTO UN SANTO!". E lo diranno con gli occhi umidi di lacrime.
Se avete qualche bene materiale da dare ai vostri figli, fatelo mentre siete ancora in vita. Se poi i vostri figli già sono benestanti, i beni materiali che avete dateli ai poveri, così vi guadegnerete il Paradiso. L'aiuto che si dà ai poveri è la via più veloce per entrare in Paradiso. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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IL GRANELLINO🌱
(Mt 22,15-21)
"Maestro, tu non hai soggezione di nessuno", disse lo scriba a Gesù”. La Verità vi farà liberi", Gesù insegnava continuamente ai discepoli e alle folle. Se non si riconosce e non si ama Gesù, viviamo per gli altri, soffocando così il nostro vero "io". La nostra preoccupazione, se non viviamo con Gesù, è: cosa pensano gli altri di me? Cosa dicono gli altri di me? Mi stimano e dicono cose positive di me? Per aver la stima e l'affetto degli altri, ci comportiamo come gli altri vogliono. Siamo soggetti al giudizio degli altri e così, giorno dopo giorno, perdiamo l'unicità del nostro io per diventare un mostro. Parliamo come gli altri vogliono. Vestiamo come gli altri vogliono. Andiamo dove gli altri vogliono. Crediamo nel Dio che gli altri vogliono o diventiamo atei per far piacere agli altri.
Non sappiamo vivere da soli. Non sappiamo ragionare con il nostro cervello. Dopo anni vissuti intensamente per piacere agli altri, ci rivolgiamo la seguente domanda: chi sono io? Che lo Spirito Santo ci aiuti a scoprire il nostro vero io affinché per dire: "Sono amabile in Cristo, sono determinato in Cristo. Sono forte in Cristo. Sono misericordioso in Cristo. E dico sì quando devo dire sì e no quando devo dire no, senza guardare in faccia a nessuno, perché non è la VERITÀ che deve avere paura della menzogna, ma è tutto il contrario”. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
PS. A tutti i lettori che stanno inviando contributi economici per sostenere le nostre vocazioni povere auguro che la vostra casa sia ricolma di pace e prosperità. Vi rendo noto che ogni giovedi viene celebrata una Messa per le vostre intenzioni.