Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Mt 9,9-13) "Seguimi", dice Gesù a Matteo. Ogni giorno Gesù lo dice anche a me. Quando non ho voglia di catechizzare, Egli mi dice: "Seguimi". Quando voglio stare comodo e non voglio essere infastidito, Egli mi dice: "Seguimi”. Quando sono tentato a percorrere la strada del rancore, Egli mi dice: "Cambia strada e vieni con me per la strada del perdono". Quando al mattino suona la sveglia e sono tentato a rimanere a letto, Egli mi dice: "Alzati e seguimi”. Quando, dopo aver peccato, sono tentato di rimanere per terra, Egli mi dice: "Alzati e seguimi", Quando sono tentato di non fermarmi ad aiutare un povero, Egli mi dice: "Fermati. Non andare oltre”. Questo Gesù mi perseguita con i suoi "seguimi". Una cosa è certa: ogni volta che ho seguito Gesù, non mi sono mai trovato in condizioni di dolore. Non mi sono mai pentito di averlo seguito. Spesso è difficile seguirlo. La natura umana si ribella. Questo perché bisogna rinunciare al proprio io che vuole essere orgoglioso, prepotente, avaro e invidioso. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS: IL MATRIMONIO È A VITA...DOVE E CON CHI? (per fidanzati)...L'AMORE GUARISCE...LE DUE VIE...sono libri di Padre Lorenzo che aiutano a capire e a vivere meglio il matrimonio. Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.
Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Mt 20,1-16) Non è facile commentare il Vangelo di questa domenica in poche righe. Che lo Spirito Santo scenda su di me per farti comprendere il cuore della parabola che Gesù ci racconta in questa domenica. La verità centrale della parabola è che il proprietario di tutte le cose è solo Dio e, per questo motivo, Egli può fare ciò che vuole con quello che gli appartiene. L'uomo, con la sua piccola intelligenza, sta sempre a sindacare l'operato di Dio. Quante volte sento dire dalla gente: Se fossi Dio, io farei..direi. L'uomo, nella sua ignoranza, sta sempre a giudicare Dio. Io sono stato chiamato dal Signore a lavorare nella sua vigna (Chiesa) sin dalla mia adolescenza. Stoltamente potrei, per ipotesi, rimproverare il Signore se a un mio confratello appena ordinato sacerdote desse il carisma delle guarigioni e a me no. Ovviamente la mia reazione sarebbe sempre causata dal peccato dell'invidia, che è sempre la causa di ogni divisione, discordia e litigio nella famiglia, nella vita sociale e parrocchiale. Dice la Sacra Scrittura che nel mondo entrò il peccato a causa dell'invidia. Le nostre parrocchie, spesso, sono luogo d'invidia. I primi operai guardano sempre come sono trattati gli ultimi arrivati. Guai se il parroco si permette qualche gesto affettuoso più verso l'ultimo arrivato che verso il primo! Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. A tutti i lettori che stanno inviando contributi economici per sostenere le nostre vocazioni povere auguro che la vostra casa sia ricolma di pace e prosperità. Vi rendo noto che ogni giovedi viene celebrata una Messa per le vostre intenzioni.
Donato Galassi