Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Lc 6,27-38) "Padre Lorenzo, chiedimi tutto, ma non chiedermi di pregare per mio marito che ha distrutto una famiglia, anzi due: la mia e quella della sua amante!", così mi diceva una donna tradita e abbandonata da suo marito. E lo diceva con rabbia, una rabbia che durava da molti anni, nonostante che frequentasse la chiesa assiduamente. Perché bisogna pregare per chi ci ha messo in croce? Perchè il carnefice si ravveda, chieda perdono conosca la misericordia e non vada all'inferno. Il primo atto di amore che il cristiano è chiamato a fare da Dio, amore misericordioso, è il forte desiderio che nessuno vada all'inferno. "Maria, vai a far visita al tuo vecchio amico Francesco che è seriamente ammalato. Certamente gli dareste una grande gioia". E Maria mi risponde senza indugio: "Mai e poi mai. Quell'uomo mi ha fatto molto male. Pensavo che fosse un uomo onesto. Ma con i suoi imbrogli mi ha mandato la mia azienda in rovina". Ed io: "Come cristiana, sei chiamata a mettere in pratica il comandamento dell'amore che dice: Ama il tuo nemico". Ma Maria, assidua frequentatrice della chiesa, mi risponde: "Padre, Dio è misericordioso, ma io no!". Ed io aggiungo: "Se non perdoni, non avvicinarti all'altare per ricevere il Sacramento dell'amore!". Dio è misericordia. Gli uomini di fede che si sentono e si vedono sempre debitori davanti a Dio, quando pregano spesso dicono: "O Dio, come fai ad amare me che sono così peccatore?". E la voce di Dio risponde: "Perché sono un Dio di misericordia! Ecco perché vi ho mandato mio Figlio Unigenito per salvarvi dalla morte eterna. Chi non perdona conoscerà la morte eterna. Sii misericordioso e troverai misericordia nell'ora del giudizio". Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. LA PERLA PERDUTA è un libro di P. Lorenzo che spiega la preghiera del cuore. Per richiederlo, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.
Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Lc 6,20-26) Chissà quante volte ti hanno detto con un pizzico d'invidia: Beato te! Te l'hanno detto forse perché sei diventato importante... forse perché hai un bel conto in banca... forse perché sei giovane e bello... forse perché hai una bella villa... forse perché puoi andare in vacanza quando vuoi... forse perché stai bene in salute... forse perché ti godi la vita e così via. Dimmi: Ti hanno mai detto: “Beato te che ti accontenti del pane quotidiano... che hai fede... che perdoni... che sei mite... che sei un uomo di preghiera... che hai un cuore compassionevole... che cammini alla presenza di Dio e che sopporti ogni cosa per il Vangelo.”? Se te l'hanno detto, significa che la gioia di Gesù Cristo dimora in te. Ed è una gioia che non sarà turbata da niente e nessuno. Quando Elisabetta vide Maria, non le disse: “Beata te che sei la madre del mio Signore”, ma: “Beata te che hai creduto alla parola di Dio”. La catechesi del diavolo è diametralmente opposta a quella di Gesù. Il diavolo ci insegna che se siamo servi di Dio perderemo la nostra libertà e quindi non saremo beati; ci insegna che dobbiamo ribellarci quando veniamo messi da parte perché la gente ci stima e ci ama solo se ha timore di noi; ci insegna che saremo beati solo se diventiamo padroni perché è umiliante essere servi di qualcuno; ci insegna che saremo beati solo se ci sazieremo delle cose di questo mondo. San Francesco aveva tutto, ma era infelice. Egli diventò beato solo quando si svuotò di tutto. La sua umiltà di spirito e la sua povertà materiale furono il mezzo per accogliere il TUTTO. AMENEN. ALLELUIA. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. LA PERLA PERDUTA è un libro di P. Lorenzo che spiega la preghiera del cuore. Per richiederlo, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.
Donato Galassi