Donato Galassi

Il GRANELLINO🌱 (Lc 5,33-39) "I discepoli di Giovanni digiunano e fanno preghiere", i farisei e gli scribi dicono a Gesù con tono di rimprovero. Molti devoti della Regina della Pace (Medjugorje) digiunano il mercoledì e il venerdì. Ed è una cosa molto buona affinché non si viva solo per il cibo. Il digiuno ci ricorda che non di solo pane vive l'uomo ma anche di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Il digiuno ci ricorda che ci sono persone che non hanno il pane quotidiano e noi dobbiamo essere le mani della Divina Provvidenza che distribuiscono il pane agli affamati. Se si digiuna senza aiutare i poveri non è un digiuno gradito a Dio. Il digiuno poi ci prepara a pregare e non a fare le preghiere. C'è una differenza abissale tra il fare le preghiere e il pregare. Il fare le preghiere non ti mette in relazione con Dio, ma il pregare è instaurare una relazione personale e vivente con il Signore. Uno potrebbe dire: "Ho detto il Rosario e ho fatto il mio dovere!". La preghiera è un atto di fede, speranza e carità. Pregare significa vivere costantemente alla presenza di Dio che ci perseguita con il Suo amore. Vivendo alla presenza di Dio, la bocca si apre per lodare e benedire Dio con gemiti meravigliosi. La preghiera continua è fatta di segmenti che alla fine della giornata diventano una linea continua. Le preghiere non cambiano il cuore dell'uomo, ma il pregare ha il potere di farlo. Tu...preghi o fai le preghiere? Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS LA PERLA PERDUTA.....SOLO SOLO A SOLO.. CHE IO VEDA, SIGNORE! sono libri di P. Lorenzo che aiutano a pregare. Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 5,1-11) Nella storia della Chiesa molti grandi peccatori sono diventati grandi santi. Quando un peccatore riceve la luce della santità di Dio, fa quello che ha fatto Pietro dopo aver visto la gloria e la santità di Gesù attraverso la pesca miracolosa. Vedendo la santità di Gesù, Pietro esclama con cuore sincero: "Signore, allontanati da me che sono peccatore!". Il grido di Pietro è un grido di profonda umiltà. Per questo motivo lo sguardo di Gesù sì è posato su Pietro dal cuore umile. Perciò, Gesù dice a Pietro: "Farò di te un pescatore di uomini per il regno di Dio". Il Signore esalta gli umili perché essi esaltano Dio. Nel vedere e gustare la misericordia di Dio, l'uomo ha una sola intenzione e un solo desiderio: immergersi nella santità di Dio. La cosa più bella è che si vede sempre indegno di stare alla presenza del Signore. Com'è importante dire: Signore, non sono degno di entrare nel tuo tempio santo...di celebrare l'Eucarestia...di riceverti...di stare con fratelli nella fede. Più ci sentiamo indegni di stare alla presenza del Santo, più siamo accolti da Lui. E nonostante le nostre debolezze e i nostri peccati, il Signore ci affida ruoli importanti per servirlo nella Chiesa. Il Signore sceglie per servirlo quelli che il mondo scarta. Se molti vescovi e molti preti fossero più umili le chiese sarebbero piene di peccatori con la volontà di diventare grandi santi. Il curato d'Ars aveva sempre una chiesa piena di peccatori umili. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS: IL MATRIMONIO È A VITÀ...DOVE E CON CHI? (per fidanzati)..L'AMORE GUARISCE...LE DUE VIE...sono libri di Padre Lorenzo che aiutano a capire e a vivere meglio il matrimonio. Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 4,38-44) È commovente vedere come Pietro porta Gesù a casa sua perché liberasse la suocera da una forte febbre. Spesso mi si dice da donne: "Padre, non sopporto mia suocera; a volte nutro persino un sentimento di rancore. Però ho una grande fede". Ed io aggiungo: "Se hai rancore verso tua suocera non hai affatto fede, perché la vera fede ti porta a sopportare con pazienza chi ti fa soffrire!". Di solito qual è la causa del cattivo rapporto tra suocera e nuora? La causa principale è la gelosia. La suocera che è gelosamente legata al figlio non sopporta la nuora che, secondo lei, le ha rubato il figlio. Così, sin dal giorno del matrimonio la suocera ha ingaggiato una guerra per riprendersi il figlio, ma, nello stesso tempo, anche la nuora ha cominciato a lottare contro la suocera perché non si riprendesse il marito. Mi permetto di dire che la colpa maggiore di questa guerra tra sua moglie e la suocera è proprio del figlio che, forse, non si è mai distaccato dal grembo della madre. Chissà quante volte il figlio dice alla moglie: “Tu non sei come mia madre, non cucini come mia madre, tu non sei ordinata come mia madre". E così via. Se poi il marito si lamenta con la madre di sua moglie, la guerra tra sua moglie e sua madre non finirà mai. Chi dovrebbe risolvere il conflitto è proprio il figlio che deve dire alla madre: "Mamma, ti voglio bene, ma non dimenticare quello che dice la Sacra Scrittura: I due lasceranno il padre e la madre per formare la loro famiglia. Quindi stai lontano dal nostro matrimonio". Nuora e suocera possono arrivare a stimarsi e ad amarsi reciprocamente solo se sono donne che pregano insieme. Il frutto della preghiera è la pazienza, l'amore e l'unità. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS: IL MATRIMONIO È A VITÀ...DOVE E CON CHI? (per fidanzati)..L'AMORE GUARISCE...LE DUE VIE...sono libri di Padre Lorenzo che aiutano a capire e a vivere meglio il matrimonio. Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.

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