Donato Galassi

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Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 1,1-17) Sai perchè il Signore ti ha chiamato a fare un serio cammino di fede? Per non continuare a trasmettere alle future generazioni un vizio trasmesso dai tuoi antenati. Secondo te, qual è il vizio che i tuoi antenati ti hanno trasmesso? Se fosse la lussuria, allora il Signore vuole spezzare questa catena che si prolunga di generazione in generazione. Chiamandoti a fare un cammino di fede, il Signore vuole che tu sia il primo anello di castità e di purezza di cuore. Sei chiamato ad essere l'agnello sacrificale per dare una nuova linfa all'albero genealogico che, forse per secoli, ha prodotto un frutto selvatico. Quando l'albero produce un frutto cattivo, il contadino fa l'innesto. La gemma buona darà all'albero una nuova linfa. Così il Signore mi ha fatto capire cos'è la guarigione dell'albero genealogico. Non bisogna dimenticare che il vizio si trasmette di padre in figlio o di madre in figlia. Se i tuoi antenati erano degli alcolisti il Signore ti chiama ad astenerti dagli alcoci per non perpetuare il vizio nelle future generazioni. Forse il mio modo di spiegare la guarigione dell'albero genealogico è semplicistico, ma è quello che lo Spirito Santo mi ha suggerito. Gesù Cristo, con la sua morte e risurrezione, è venuto a sanare l'albero genealogico dell'umanità che era diventato selvatico. Che tutti noi accettiamo di essere innestati in Lui perché possiamo trasmettere uno spirito di Verità e di Carità alle future generazioni. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. IL GRANDE REGISTA, HAI FEDE? SEMI D'AMORE e IL MATRIMONIO È A VITA sono libri di Padre Lorenzo che ti aiutano a crescere nel tormento di diventare figli di Dio. C'è anche la terza edizione di COMUNITÀ COMODITÀ, regalo da fare a preti e suore. Per richiederli, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 11,2-11) L'Avvento ci presenta Giovanni Battista come esempio di sobrietà. In che cosa dobbiamo sforzarci di essere sobri? Anzitutto nel mangiare. Questa è una generazione obesa. Si mangia molto e anche in maniera disordinata. Persino i bambini sono obesi. Un buon numero di giovani è affetto da bulimia. Questa generazione ha ripreso un'abitudine dei Romani: dopo aver mangiato, si va a vomitare per poi continuare a mangiare. Davanti al confessore non si vomita più il vizio della gola. Con lo stomaco pieno è quasi impossibile pregare. Il troppo mangiare genera il sonno. E il grido dell'Avvento è: “Vegliate e pregate". Ci vuole sobrietà anche nel vestire. Il vestito serve per coprirsi. La nostra dignità non viene dal vestito di lusso, ma dalla veste della grazia. Diceva Padre Pio: “Per grazia di Dio non ho mai macchiato con un peccato grave la veste battesimale". Forse il nostro armadio è pieno di vestiti che non indossiamo da anni. Diamo ai poveri il superfluo. Soprattutto in questo tempo invernale. L'Avvento ci invita ad essere sobri anche nel parlare. Si chiacchiera molto. Più si chiacchiera più si pecca. Tutti vogliono parlare e nessuno vuole ascoltare. Dio parla al cuore dell'uomo che vive di silenzio. Bisogna essere sobri anche quando si prega. Il Signore ci esorta a non essere verbosi quando si prega. Il Signore è stufo di ascoltare lunghe e inutili preghiere. La preghiera più efficace è quando si fa silenzio davanti al Signore. È Lui che deve parlare per insegnarci le sue vie e i suoi pensieri. La sobrietà nel mangiare, nel bere, nel vestire, nel parlare e nel pregare è segno di una personalità equilibrata, forte e armoniosa. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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