IL GRANELLINO🌱
(Gv 16,23-28)
Gesù è venuto a dirci che il Padre celeste ci ama. Alcuni pensano che Gesù sia venuto in mezzo a noi per cambiare l'odio di Dio per l'uomo peccatore in amore. Per niente affatto. Infatti Gesù ha detto a Nicodemo: “Il Padre celeste ha tanto amato l'uomo da mandare suo Figlio perché chi crede in Lui abbia la vita eterna”. Sul monte Tabor il Padre celeste disse: "Questi è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo!". Il Padre ama tutti, ma si compiace di chi ascolta, segue e ama Gesù. Se il Padre si compiace di te vedrà in te il volto di suo Figlio e, per amore di suo Figlio, tutto ciò che gli chiederai te lo concederà . La gioia del Padre è vedere che suo Figlio sia ascoltato e amato dall’uomo. All'uomo che ama il Padre, grazie a Gesù, viene dato lo Spirito Santo, il Santificatore.
Lo Spirito Santo poi ci unisce al Padre con Gesù. Grazie allo Spirito l'uomo diventa tabernacolo della presenza della Trinità. Consapevole di essere casa della Trinità, l’uomo si sente amato e non abbandonato, e non si affanna nella vita per essere stimato e amato dal mondo; anzi egli è più contento di dare amore che riceverlo. Amen. Alleluia.
( Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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IL GRANELLINO🌱
(Gv 16,20-23)
Ogni piacere illecito spesso si trasforma in grande dolore. Per esempio, il piacere di avere una relazione extraconiugale si può trasformare in una grande tragedia. Se dopo l'avventura l'uomo sposato viene a sapere che la donna è incinta, ci sono due scelte da fare: la prima è abortire ed è un peccato che non si può dimenticare per tutta la vita e la seconda scelta è lasciare la propria famiglia per unirsi all'amante procurando dolori indicibili nei figli e nella moglie o marito.
Un altro esempio? Eccolo: sul posto di lavoro si imbroglia e si ruba, ma all'improvviso il ladrocinio viene scoperto e di conseguenza si perde il posto di lavoro. Il piacere si trasforma in dolore. La conseguenza del peccato è sempre dolorosa.
È meglio soffrire facendo il bene. Questo tipo di sofferenza ha come frutto la gioia. Dice la Sacra Scrittura: "Chi semina nel pianto raccoglie nella gioia”.
Mi diceva un amico all'inizio del suo cammino di fede: "Padre Lorenzo, ho sofferto molto nel dire ai miei fratelli di prendersi la parte migliore dei vigneti lasciati da mio padre perché non volevo che ci fosse guerra tra di noi. Non so perché, ma dopo pochi anni dalla divisione dei terreni, i miei vigneti sono diventati più ubertosi dei loro vigneti”.
In ogni atto di amore che si fa per il Signore c'è sempre un'abbondante benedizione del Signore. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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