Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 5,38-48) Chi odia non è figlio di Dio. C'è un amore pagano e un amore cristiano. Cos'è l'amore pagano? È un amore che si dona solo a chi corrisponde con amore. Questo tipo di amore non ti fa amare chi ti fa soffrire, chi ti calunnia, chi ti toglie un bene, chi ti ha tradito. L'amore pagano ti fa agire secondo la legge del taglione: “Occhio per occhio e dente per dente". L'amore pagano potrebbe farti odiare anche tuo padre, tua madre o tuo fratello di sangue se ti hanno fortemente deluso. Cos'è l'amore cristiano? È l'amore che ti fa amare anche chi non ti ama, chi è invidioso di te, chi ti calunnia, chi ti ha tradito, chi non è stato accanto a te nel momento del bisogno, chi ti ha inferto una profonda ferita nel cuore. L'amore cristiano ti spinge a pregare per chi ti perseguita perché si converta. Il primo atto di amore verso il nemico è pregare per la sua conversione perché veda il male che fa a se stesso e agli altri e si converta. Il primo segno della fede è mettere in pratica il comandamento di Gesù Cristo: "Ama il tuo nemico”. Certo, non è facile amare il proprio nemico. Ecco perché bisogna supplicare lo Spirito Santo che ci dia la forza e il potere di perdonare. Emuliamo Gesù che, mentre era in croce supplicava il Padre celeste di perdonare i nostri peccati. Chi non perdona non può essere perdonato da Dio. Se le nostre Eucarestie domenicali sono, a volte, tiepide è perché, forse, sono piene di gente senz'amore cristiano. Purtroppo bisogna dire che c'è gente che celebra e riceve l'Eucarestia senz'amore. Amen. ALLELUIA. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Padre Lorenzo di vero cuore ringrazia per le preghiere che si fanno per la sua conversione e per il contributo economico per le vocazioni povere che i Padri Vocazionisti coltivano ed educano alla fede nei loro vocazionari.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 16,13-19) A San Damiano Francesco d'Assisi, contemplando il Crocifisso, ascoltò la voce che disse: "Francesco, restaura la mia Chiesa!". Francesco pensò che dovesse restaurare la Chiesa di San Damiano che era in cattive condizioni. Si mise a lavorare alacremente. Obbedì alla voce senza indugio. Con il passare dei mesi la voce gli fece capire che doveva restaurare la Chiesa che, in quel tempo, non comunicava affatto lo Spirito di Cristo. Francesco era consapevole della situazione della Chiesa che era come una prostituta. Il Santo anzitutto si mise a restaurare se stesso. Non criticava nessuno. Non giudicava la gerarchia della Chiesa. Non sparlava del Papa. Grazie alla sua radicale conversione al Vangelo attrasse intorno a sé molti uomini e donne con il desiderio di convertirsi a Gesù Cristo. Francesco patì molto per seguire Gesù. Egli diventò realmente lievito di santità nella Chiesa. Oggi nella Chiesa ci sono molti fedeli che criticano la gerarchia. Spesso sulle chat leggo articoli che hanno lo spirito non di Francesco d'Assisi, ma quello di Lutero che voleva restaurare la Chiesa, ma non se stesso. Lutero vide il degrado della Chiesa, ma si ribellò contro la gerarchia, creando divisione nella Chiesa. Mi hanno sempre detto che anche se la madre è una prostituta bisogna onorarla e amarla. La vera Chiesa è quella dove c'è la successione degli Apostoli. Amiamo la Chiesa. Non ascoltare chi, per ignoranza, dice di amare Cristo, ma non la Chiesa. La Chiesa è Cristo. Cristo è la Chiesa. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. LA CROCE DELLA EVANGELIZZAZIONE, CHE IO VEDA, SIGNORE! e LE DUE VIE sono libri di Padre Lorenzo che aiutano i lettori a vivere una Quaresima di vera conversione. Per richiederli, telefonare o mandare un messaggio con indirizzo completo ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mc 8,34-38 .9,1) Il Signore ci chiama oggi a rinnegare il nostro "io". A prima vista sembra che Gesù è un maestro che non ha rispetto verso il nostro "io". Ma non è così; anzi Egli non solo ci rispetta, ma soprattutto ci ama. Quale "io" dobbiamo rinnegare? Quell’ io" che è superbo, invidioso, iroso, goloso, lussurioso, pigro e avaro. Questo "io" è falso, ingannevole e ribelle. Il nostro vero e unico "io" che, creato ad immagine e somiglianza di Dio, è stato coperto, attraverso gli anni, da tanta immondizia. La cosa più triste è credere che il nostro attuale "io" è quello autentico. Ma se continuiamo a vivere di questo nostro “io” un giorno ci ritroveremo con una maschera pesante e opprimente che è la causa di tante nostre paure, ansie, fobie e depressione. Noi siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio. Il tesoro è stato sotterrato profondamente in uno stile di vita che apparentemente sembra felice, ma in realtà è infelice. Ecco perché quando ci troviamo soli abbiamo paura di guardarci allo specchio perché non siamo quello che dovremmo essere. Nel silenzio della nostra stanza, c'è una voce che ci dice: “GIÙ LA MASCHERA!”. Fra alcuni giorni ci sarà l'inizio della Quaresima e la voce dello Spirito c'invita a spogliarci del nostro falso "io", perché smettiamo di fare gli attori sul palcoscenico della nostra vita. Amen.Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. LA CROCE DELLA EVANGELIZZAZIONE, CHE IO VEDA, SIGNORE! e LE DUE VIE sono libri di Padre Lorenzo che aiutano i lettori a vivere una Quaresima di vera conversione. Per richiederli, telefonare o mandare un messaggio con indirizzo completo ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.

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