IL GRANELLINO🌱
(Mt 6,7-15)
La vera preghiera è costituita da poche parole che vengono ripetute spesso per tutto il giorno. San Paolo definisce la preghiera con queste parole: IL GEMITO DELLO SPIRITO. La preghiera individuale e personale nasce dall'evento che si vive. Se è un evento di gioia, il gemito potrebbe essere quello di dire al Signore: “Ti lodo e ti benedico, Signore, perché sei buono e grande nell'amore”. Se vivi un evento di dolore, il gemito potrebbe essere: "Signore, vieni in mio aiuto e confortami con il tuo abbraccio". Se è un tempo di tentazione, il gemito potrebbe essere: "Signore, salvami!". Se è un tempo di precarietà economica, il gemito potrebbe essere: "Signore, dammi il pane quotidiano”. Se è un tempo di precarietà fisica, il gemito potrebbe essere: "Signore, sana le mie ferite”.
Spesso le persone mi chiedono: "Padre, sto attraversando un periodo brutto, qual è la preghiera che devo fare?". Sulle molte chat che ho, inviano continuamente preghiere da fare dicendo: "Amici, fate questa preghiera perché è potente!". Non è la preghiera che è potente, ma come si prega, spesso mi arrivano preghiere che non finiscono mai. La potenza della preghiera non sta nelle parole, ma nella fede con cui si prega.
Il libro della preghiera dev'essere l'evento che si vive. Bisogna dire che spesso facciamo atti di pietà che fanno pietà. Il Signore è di poche parole e vuole che l'uomo si rivolga a Lui con poche parole che devono scaturire dal cuore. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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