Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 18,1-5.10.12-14) Che tipo di relazione il cristiano deve avere con il Padre celeste? Come quella di un neonato verso sua madre. Appena il bambino esce dal grembo di sua madre piange. Egli piange perché non si sente più amato, protetto e sicuro. Si trova in un mondo che non è suo, ascolta voci e suoni che gli fanno paura. Ecco perché il bambino, appena nato, dev'essere immediatamente messo sul petto della mamma perché, con l'abbraccio caloroso, superi le paure che sperimenta in un mondo a lui estraneo. Senza l'abbraccio della mamma o, meglio, senza sentirsi una sola cosa con la mamma, traumi psicologi possono possederlo fino alla morte. Cosa potrebbe accadere al neonato diventato adulto? Di non sentire più il bisogno della presenza della madre. Pensa di essere autosufficiente. Non ha più bisogno dell'abbraccio tenero della madre. Dimentica persino che ha una madre. Si sente libero. È lui a decidere quello che è buono per lui. Si sente forte, intelligente, determinato. In altre parole si sente un padreterno. L'uomo che si sente potente, forte, intelligente, ricco pensa e crede di non aver bisogno di Dio Padre Creatore. Egli crede e ha fiducia solo in quello che è e ha. Quando l'ateo realizza che è povero, misero e debole? Quando si trova in situazioni di grande dolore e sofferenza che non può risolvere con la sua intelligenza, con il suo saper fare, con le sue amicizie e, soprattutto, con il suo danaro. In questa condizione d'impotenza, farà (ma non è sicuro) quello che fece il figlio prodigo: "Mi alzerò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato!”. "Signore, fammi crescere bambino", così pregava un mio fratello anziano di comunità. Secondo me, mossi dallo Spirito, tutti noi dovremmo fare la stessa preghiera. Il Signore ama chi è mite e umile. Il vero cristiano non è superbo, classista, ed è nudo come un bambino, cioè non indossa il vestito della ipocrisia. Il vero cristiano non invecchia, ma diventa tenero come il bambino; gli anziani che sono buoni come il pane fanno tenerezza. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Vuoi crescere nella fede? Leggi i seguenti libri di P. Lorenzo: LA PERLA PERDUTA... L’AMORE GUARISCE... IL GRANELLINO... HAI FEDE? Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.

Donato Galassi

LOGICAMENTE NON È RIVOLTO A TUTTI MA A POCHI SPERO

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Mt 17,22-27) Ci sono leggi morali, leggi evangeliche e leggi civili. Quando non si osservano queste leggi, si vive nel disordine. Il disordine poi genera violenza, individualismo e miseria di ogni tipo. Il Cristiano è chiamato, in ogni tempo, circostanza e luogo, ad obbedire a queste leggi. È ovvio, però, che quando le leggi civili sono contro le leggi morali ed evangeliche, il cristiano non è tenuto ad osservarle, anche a costo di perdere la propria vita. I martiri sono quelli che si fanno mettere in croce per non obbedire alle leggi civili che sono contro quelle della morale cristiana e contro gli insegnamenti di Gesù. Per esempio, i cristiani soggetti all'impero romano dovevano incensare la statua di Cesare Augusto perché lo adorassero come Dio. Il Cristiano che si rifiutava di farlo, veniva mandato ad essere mangiato dalle belve. Oggi molti politici, pur professandosi cristiani e per non perdere la sedia del potere, sono disposti a fare leggi contro la morale cristiana. E non solo i politici, ma anche molti fedeli cristiani che non sono obbedienti né alla legge di Dio né a quella dello Stato, scandalizzano gli atei. Spesso, quando ero parroco alcuni atei mi dicevano: "Lorenzo, conosco alcuni professionisti che vengono alla tua chiesa che non fanno mai una fattura dopo aver servito i loro clienti. Non li esorti ad essere obbedienti alle leggi dello Stato?". La loro osservazione, più che giusta, era una grande umiliazione al mio vanitoso e orgoglioso io. Certo, spesso nelle mie omelie, con forza esortavo i fedeli ad essere obbedienti alle leggi dello Stato, ma si sa che non tutti i discepoli mettono in pratica i consigli del maestro. Bisogna obbedire alle leggi non per paura, ma per amore. Dicevo spesso ai parrocchiani: “Fermatevi al semaforo rosso non per paura di prendere una multa, ma per timore di causare eventuali danni e sofferenze al prossimo”. Chi obbedisce alle leggi, vuole il bene comune. Se si comprendesse e si praticasse questo principio basilare del vivere comune, nella società ci sarebbe più ordine, più giustizia e prosperità. Cristiani, non siamo di scandalo a chi non crede in Cristo Gesù. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Vuoi crescere nella fede? Leggi i seguenti libri di P. Lorenzo: LA PERLA PERDUTA... L’AMORE GUARISCE... IL GRANELLINO... HAI FEDE? Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.

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