Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 12,32-48) "Dov'è il tuo tesoro lì è il tuo cuore", afferma Gesù. Una domenica, prima di celebrare la messa una donna venne in sacrestia a dirmi: "Padre, ti chiedo di fare una omelia corta perchè ho paura che i ladri vadano a casa e rubino i miei gioielli che ho sbadatamente lasciati sul mio comodino". Ed io aggiunsi: "Amica, ritorna a casa dove è il tuo cuore". Ovviamente le mie parole non furono accolte con gioia. A Rimini c'era un funerale. Era presente anche il grande taumaturgo Sant'Antonio. Il celebrante era il vescovo della città. Tutta l'omelia era un elogio del defunto. Il vescovo disse che era un uomo generoso, un uomo di Dio. All'improvviso il Santo si alzò e disse al vescovo di non dire più bugie, perché il defunto si trovava già all'inferno. Potete immaginare la reazione del vescovo che rivolse parole di forte rimprovero al Santo. Il Santo allora disse ad alta voce: “Squarciate il petto di questa salma e non troverete il suo cuore perché esso è nella cassaforte che sta alla casa del defunto” Fu fatto come disse il Santo e il cuore fu trovato davvero nella cassaforte. Si compirono quindi le parole di Gesù: "Dove sta il tuo tesoro lì sta anche il tuo cuore". Dire cuore è dire amore. Cosa ami di più: il Signore o il tuo conto in banca? Nella società ci sono molti poveri perché ci sono molti ricchi avari. Se per te non è una gioia pregare è il tuo danaro adorato più del Signore. Se per te non è una gioia andare a messa è perché ami il tuo danaro più del Signore. Se hai una tremenda paura della morte è perché provi un dolore nel lasciare i beni di questo mondo a cui sei fortemente legato. Apri il cuore all'amore e il danaro che non ti serve dallo a chi oggi non ha il pane quotidiano. L'elemosina fatta con gioia e larghezza di cuore attira la misericordia di Dio sui tuoi peccati. Coraggio! Chiudi gli occhi e fai un gesto generoso verso una famiglia povera. Se lo farai, grande sarà la ricompensa di Dio. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Cari amici lettori, un grazie di cuore a tutti voi che mi avete inviato messaggi augurali per il mio onomastico. Il Signore ha voluto darmi una grande manifestazione di amore. Non ho potuto rispondere a moltissime telefonate perché sto predicando, confessando e facendo direzione spirituale nella casa di preghiera San Michlele a Mercato Cilento in provincia di Salerno. Pregate per me.

Donato Galassi

Come quando si è ammalati e si devono prendere le medicina, più volte al giorno, e qualche volta per tutta la vita, così la nostra preghiera deve essere costante nel tempo. Le malattie dell’anima sono più difficili da definire e da debellare. E’ bene, pertanto, che ripercorriamo le nostre azioni, anche passate, per scovare quel buio dell’anima che va illuminato dalla grazia divina.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Gv 12,24-26) Amare è morire. È morire al proprio io. Il nostro io non vuole morire al peccato di superbia. Come si manifesta la superbia? Se ti senti migliore degli altri, sei superbo. Se disprezzi chi non è come te, sei superbo. Se non chiedi perdono per aver fatto soffrire qualcuno, sei superbo. Se ti rifiuti di perdonare, sei superbo. Se non chiedi aiuto nelle tue necessità, sei superbo. Se credi che il bene che fai è grazie alle tue capacità umane, sei superbo. E Dio umilia i superbi. Il nostro io non vuole morire al peccato dell'avarizia. Se non dividi quel poco o molto che hai con chi non ha niente, sei avaro. Se vuoi accumulare danaro solo per te stesso, sei avaro. Se presti danaro con interesse, sei avaro. Gli avari vivono e moriranno con il volto diffuso di tristezza. Dio ama chi dona con gioia. Il nostro io rifiuta di morire al peccato della violenza. Non vogliamo essere sottomessi a nessuno. Pensiamo che con la prepotenza possiamo ottenere tutto e avere un dominio su tutti. Pensiamo stoltamente che i miti sono deboli. Ma Dio ama i mansueti e dà loro il potere soprannaturale di conquistare il cuore umano. Il nostro io non vuole morire al peccato dell'egoismo. Io esisto e nessun altro. Io posso dare fastidio per stare comodo ma guai a chi si permette di scomodarmi. Tutti devono essere pronti a venire incontro ai miei bisogni, ma i bisogni degli altri non mi interessano. Imitiamo San Lorenzo martire, il quale,per amore di Gesù Cristo, dimentica se stesso per mettersi a servizio non dei ricchi e dei potenti di questo mondo, ma dei poveri che il mondo scarta. Nonostante che siano passati molti secoli dalla sua morte, viene ricordato come un grande benefattore dell’umanità. L'io senza Dio è la rovina della società. L'io con Dio fa grandi cose. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Vuoi crescere nella fede? Leggi i seguenti libri di P. Lorenzo: LA PERLA PERDUTA... L’AMORE GUARISCE... IL GRANELLINO... HAI FEDE? Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.

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