Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Mt 25,14-30) Pensi di avere un solo talento? Non avvilirti. Se Dio Padre e Creatore ti ha consegnato un solo talento, non scoraggiarti e non avvilirti perché davanti al Signore tu sei prezioso e importante come colui che ha ricevuto più talenti di te. Non nutrire neppure un complesso d'inferiorità . Lo so, gli uomini hanno poca stima di te, ma se tu ti stai impegnando a crescere nell'amore, lo sguardo del Signore è su di te. Al Signore interessa l'impegno che tu ci metti nel far fruttificare il talento che hai. Non dire: "Ho un solo talento e cosa posso fare o dare agli altri!". Se cedi alla tentazione di non essere operoso, il Signore un giorno sarà severo con te. Non essere pigro. In natura un solo chicco di grano gettato nel terreno diventerà una spiga che darà al contadino molti altri chicchi di grano. Non tenere quel chicco di grano nel sacco che, se rimane lì, rimarrà sempre chicco. Personalmente ho sempre avuto la consapevolezza di avere un solo talento e non mi sono mai lamentato con il Signore perché Egli fa bene ogni cosa. Devo dire, però, che non mi è mai mancata la volontà di mettere a frutto il talento che il Signore mi ha consegnato. Oggi posso dire che il Signore ha fatto e sta facendo grandi cose in me. Un'altra cosa devo dire ed è questa: non ho mai provato invidia verso coloro più dotati di me. Il Signore ama gli uomini di buona volontà . Un giorno vorrei presentarmi davanti al Signore dicendo: "Signore, mi hai dato un talento ed io, con la tua grazia, l'ho fatto fruttificare e ti restituisco cento". Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. A tutti i lettori che stanno inviando contributi economici per sostenere le nostre vocazioni povere auguro che la vostra casa sia ricolma di pace e prosperità . Vi rendo noto che ogni giovedi viene celebrata una Messa per le vostre intenzioni.
Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Lc 18,1-8) La vedova al tempo di Gesù non contava proprio niente. Morto il marito, era indifesa, debole e povera. Nella società era il bersaglio di molte ingiustizie. Ecco perché nella Bibbia si trova spesso l'esortazione divina a soccorrere la vedova e gli orfani. La vedova della parabola di oggi, avendo subito qualche ingiustizia e non avendo danaro per essere difesa da un avvocato, ogni mattina va direttamente dal giudice gridando: "Fammi giustizia contro il mio avversario!". Infastidito dalla sua presenza quotidiana, il giudice, pur essendo disonesto, le fa giustizia. Qual è il cuore di questa parabola? Cercherò di essere semplice e pratico, cari amici lettori. Prima di tutto la vedova raffigura l'uomo nelle sue debolezze morali. L'uomo vuole essere sano e integro nello spirito, ma non riesce. Essendo debole, molto facilmente, cade nella tentazione. Chi è l'avversario o il nemico che vuole togliere all'uomo la grazia di Cristo? Si capisce subito che il nemico è satana. Cosa bisogna fare perché l'uomo non cada in tentazione? Si deve pregare. La preghiera è la forza del cristano. Perciò, se sei tentato a commettere adulterio, prega il Signore perché ti dia la forza di non cadere in tentazione. Se sei tentato a odiare la persona che ti ha fatto del male, prega. Se sei tentato a rubare, prega. Il grido della preghiera dev'essere costante. Non pensare che il Signore ti ascolterà al primo grido che uscirà dal tuo cuore. Il tuo grido deve arrivare a dare (scusa l'espressione) fastidio al Signore. Chiedete con insistenza. L'insistenza nella preghiera é segno di fede. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Nuove pubblicazioni di Padre Lorenzo: APRITE IL CUORE A CRISTO (raccolta de Il Granellino) e VIENI, SPIRITO SANTO (meditazioni sullo Spirito Santo). DOVE e CON CHI? (per scegliere bene il futuro coniuge). Per ordinarli, potete telefonare o inviare la richiesta via whatsapp ai seguenti numeri: 3493165354 - 3388265226 - 3389287131.
Donato Galassi