Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 13,1-9) La prima caratteristica dell'amore è la pazienza. Essendo amore perfetto, Dio è paziente. Quanta pazienza Dio ha avuto e sta ancora avendo con me! In certi momenti potevo chiudere gli occhi alla scena di questo mondo, ma il Signore non lo ha permesso. Non mi ha visto pronto ad incontrarlo. Così, nella sua misericordia, mi ha donato altri anni da vivere per convertirmi seriamente. Ora ho 75 anni e ancora non mi sono convertito. Ha permesso che, quasi un anno fa, venissi a fare il pastore di una grande comunità parrocchiale in un quartiere di Napoli dove sto conoscendo un bel numero di uomini e donne con una grande fede, ma, a dire il vero, c'è una moltitudine di persone che si dicono di essere cristiani solo perché da piccoli hanno ricevuto il battesimo nella Chiesa di Cristo. Ci vuole molta pazienza con molte persone. Ci vuole la stessa pazienza che il Signore ha con me. A molte persone che frequentano la chiesa dico spesso: "Meno male che sono venuto in questa parrocchia da anziano". La mia età, con la grazia dello Spirito Santo, mi porta ad essere molto paziente con le persone con atteggiamenti presuntuosi e arroganti. Bene, il Signore spesso mi sussurra all'orecchio: "Sii paziente, non ti stancare di catechizzare, incoraggiare, confortare e insegnare. Sii paziente!”. Il Signore mi sta dando un grande spirito di pazienza. Qui, se ascolterò la voce dello Spirito Santo, finirò i miei giorni lodando e benedicendo il Signore della mia salvezza eterna. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. Sono disponibili le due nuove pubblicazioni di Padre Lorenzo con il titolo: APRITE IL CUORE A CRISTO (raccolta de Il Granellino) e VIENI, SPIRITO SANTO (meditazioni sullo Spirito Santo). Per ordinarli, telefonate ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 12,54-59) In questo pandemonio tutti esclamano: "È giunta la fine. Non allarmatevi! Non è giunta la fine del mondo che è ancora giovane. Ai tempi di Gesù il mondo non era migliore di oggi. Forse, anzi senza forse, era peggiore di adesso. La Chiesa di Cristo, attraverso i secoli, ha rinnovato il mondo. Bisogna dire che il mondo è ancora giovane. Non bisogna dimenticare che davanti a Dio mille anni sono come un giorno. Quando sarà la fine del mondo? Non desidero sapere quando avverrà, ma desidero comprendere il senso di questa pandemia che il mondo sta vivendo. È un ammonnimento del Signore? È uno schiaffo che Dio sta dando all'umanità per far capire che la sua pazienza è ormai al colmo? Certo, il mondo, oltre alla pandemia, sta vivendo anche un pandemonio. L'umanità è piena di abomini: omosessualità accettata come normalità, aborto compiuto senza la consapevolezza che è peccato, divorzio come cosa buona per l'uomo, utero in affitto come scambio di merce, intolleranza verso chi crede in Dio, l'eutanasia compiuta come gesto che c'è il nulla dopo la morte e così via. La morale biblica e cristiana non viene presa più in considerazione perché si dice che i tempi sono cambiati. Al centro dell'universo e dell'umanità non c'è più Dio, ma l'uomo. In altre parole, l'ateismo vuole affermare che l'uomo è Dio. Lo stolto dice: "Dio non esiste". Chi dice che Dio esiste è uno stolto, secondo il mondo. I fedeli cristiani sono pochissimi. È vero che molti si professano cristiani, ma di Cristo non hanno proprio niente. Vedo chiaramente quello che il Signore mi vuole far comprendere. Cosa? Che il mondo sta camminando nella notte dell'immortalità ed io, ministro di Dio per vocazione, devo gridare: "Convertiamoci e crediamo al Vangelo!". Sì, cara Chiesa di Cristo, svegliamoci. Abbiamo dormito profondamente per moltissimi anni, dando al diavolo la possibilità di creare un pandemonio nella stessa Chiesa dove molti ministri di Dio non sono "apostoli per vocazione”, ma per convenienza. Che si metta Cristo nel cuore della Chiesa perché la Chiesa sia luce di verità e sale di sapienza per l'umanità. Amen. Alleluia. (Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

Donato Galassi

ECCO LA NOSTRA SALVEZZA DA TUTTO IL MALE. W GESÙ GIUSEPPE E MARIA

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