Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Gv 5,1-16) Nonostante che, ovunque andasse, Gesù faceva miracoli, prodigi e guariva gli ammalati, da molti Farisei, Scribi e Sacerdoti, Egli non era ascoltato, accolto e amato. Essi lo accusavano di disobbedire alle norme e regole fatte dagli uomini. Il vero motivo, però, era che Gesù li accusava pubblicamente di ipocrisia nelle loro pratiche di pietà. Ma c'era un altro motivo: erano invidiosi nel vedere che le folle stimano e ascoltavano con interesse Gesù perché parlava con autorità e manifestava nel suo ministero un cuore compassionevole e misericordioso. Gesù fu condannato a morte di croce per invidia. L'invidia è il peccato che molti cattolici non confessano perché si rifiutano di vederlo nel proprio cuore. L'invidia è una vipera che morde velenosamente. Noi cristiani dobbiamo capire una cosa molto importante ed è questa: anche se operiamo nella carità e nella verità, non dobbiamo affatto pensare che tutti ci stimeranno e ci ameranno. Anche oggi, nelle nostre stesse comunità cristiane, ci sono scribi, farisei e sacerdoti che, invidiosi per il bene che facciamo solo per amore, non ci amano e vanno in giro dicendo che la nostra carità è finta. Quindi non mi scrivete più o non mi dite più con indignazione che, nonostante le opere buone che facciate, non venite amati nelle vostre comunità. Bisogna capire che spesso troviamo più stima e amore tra gli atei e gli agnostici che tra i membri delle nostre comunità. E questo lo dico non per sentito dire, ma per esperienza personale. L'importante allora è agire nella verità e carità per glorificare il Signore. Il resto è paglia. Amen. Amen. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS: È con gioia che invio a coloro che me l'hanno chiesto il codice IBAN per inviare un contributo economico per le vocazioni povere che coltiviamo nei nostri vocazionari: IT43B0306909606100000109152
Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Gv 4,43-54) Cosa desideri per tuo figlio? Se non sei un uomo di fede, so quello che desideri per tuo figlio. Desideri che tuo figlio sia un uomo di successo, che tuo figlio sia il primo della classe, che abbia un buon lavoro. Che faccia un bel matrimonio e che sia rispettato da tutti. Certo, desideri cose buone per tuo figlio, ma se i tuoi desideri si realizzano e tuo figlio non si comporta come figlio di Dio, tutto è vano. Molto bella è la preghiera di un padre cristiano che io conosco: "DIO, non chiedo oro, argento e successo per mio figlio, ma ti chiedo che si comporti come tuo figlio in ogni tempo e luogo”. Una Santa (mi sembra Santa Rita), quando si rese conto che i suoi figli volevano macchiare la loro anima con il peccato dell'omicidio per vendicare morte del loro padre ucciso, elevò a Dio questa preghiera: "Signore, ti chiedo che i miei figli muoiano, piuttosto che realizzino il loro progetto vendicativo". Per fare questo tipo di preghiera ci vuole la verità del peccato e dell'inferno. San Domenico Savio, figlio spirituale di San Giovanni Bosco, scrisse nel suo diario queste parole: "Signore, piuttosto la morte che il peccato!”. Solo chi ha la verità delle conseguenze del peccato può esprimersi come San Domenico Savio. Non essere contento se tuo figlio è il primo della classe, ma non cerca il regno di Dio. Sii orgoglioso, invece, se tuo figlio si comporta come figlio di Dio . Una cosa è certa: se tu, padre, non ti comporti come figlio di Dio, neppure tuo figlio, molto probabilmente, vivrà come figlio di Dio. Amen. Amen. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS: È con gioia che invio a coloro che me l'hanno chiesto il codice IBAN per inviare un contributo economico per le vocazioni povere che coltiviamo nei nostri vocazionari: IT43B0306909606100000109152
Donato Galassi