Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Mc 12,1-12) Il padrone della diocesi non è il vescovo e il padrone della parrocchia non è il parroco. Com'è triste vedere un vescovo agire da padrone nella diocesi che il Signore gli ha affidato ed è anche triste vedere un parroco con atteggiamento di padrone nella sua comunità parrocchiale. "Qui comando io", si sente dire spesso da chi è a capo di una diocesi o di una parrocchia, dimenticando di essere non padrone, ma servo. A chi opera da padrone nella diocesi o nella parrocchia vorrei ricordare quello che ha detto Gesù: "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire". Purtroppo, bisogna dire che alcuni della gerarchia della Chiesa non si comportano da servi, ma da padroni. Essi seguono l'esempio dei re o persino dei dittatori di questo mondo. La Chiesa è di Cristo. Al vescovo o al parroco è stato affidato una responsabilità che è quella di custodire dal Maligno e dai falsi profeti la comunità che gli è stata affidata e di nutrire la comunità con amore con il cibo soprannaturale. Quando si entra nell'ufficio del vescovo o del parroco con sentimenti di paura e non di amicizia significa che si va alla presenza di un padrone. Chi vive da padrone nella Chiesa significa che ha ucciso Cristo, il vero re, sacerdote e profeta della Chiesa. All'ultima cena Gesu ha detto ai suoi discepoli: "Vi chiamo amici". Quando gli amici s'incontrano, si abbracciano e si accolgono con gioia. Il vescovo Tonino Bello non incuteva paura. Il suo episcopio era la casa di tutti. Egli si faceva abbracciare da tutti e abbracciava tutti. Non considerava un tesoro il suo essere vescovo. Si sentiva solo pastore che amava le sue pecore e che dava la sua vita per loro. Il vescovo o il parroco che non è innamorato di Gesù prende il posto di Gesù nella sua comunità. Per questo motivo a lui non interessa che Gesù sia conosciuto, ma gli interessa solo che la gente si inginocchi davanti a lui per adorarlo. Chi nella comunità scarta Gesù finirà male e sarà abbassato e umiliato dal Signore che ha dato la sua vita per la Chiesa. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. SEMI D'AMORE, COMUNITÀ O COMODITÀ e LA PERLA PERDUTA sono i libri più richiesti e letti di padre Lorenzo. Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521 - 3493165354.
Donato Galassi
IL GRANELLINO🌱 (Gv 20,19-23) In quel tempo ci fu la Pentecoste. Ma anche oggi ci può essere la Pentecoste. Dio è lo stesso ieri, oggi e domani. Quello che lo Spirito ha compiuto in quel tempo lo può compiere anche oggi se accogli Gesù con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze. Cosa ha compiuto lo Spirito Santo nei riuniti nel cenacolo con Maria? Ha dato ai discepoli la verità su Gesù. Gesù non era solo un uomo come gli altri ma era ed è il Figlio unigenito del Padre, cioè era ed è Dio che è morto e risorto per il perdono dei nostri peccati. Ricolmi dello Spirito Santo, Terza Persona della Trinità, i discepoli hanno avuto il coraggio di annunciare Cristo come Salvatore del mondo, senza guardare in faccia a nessuno e con il desiderio di dare la vita a Gesù. Ricolmi di Spirito Santo, tra di loro si creò un legame forte di amicizia. Si sentivano intimamente uniti l'uno con l'altro. Il mondo ebreo e pagano, vedendoli così uniti nell'amore vicendevole, eslamavano: "Vedete come si amano!". Per questo motivo la comunità dei cristiani si moltiplicava a vista d'occhio. Cos'altro aveva operato lo Spirito nei discepoli? La sapienza della predicazione. Quando annunciavano il Risorto le folle si convertivano e si battevano il petto per i peccati commessi per ignoranza. La parola dei discepoli andava diritto al cuore degli ascoltatori. La loro predicazione era di fuoco che riscaldava il cuore degli ascoltatori. Essi parlvano al cuore degli ascoltatori. Infine la cosa più grande compiuta dallo Spirito Santo in loro fu l'amore verso i nemici. Molte altre cose ha compiuto in te e nella vita dei discepoli. Dimmi: Cosa ha compiuto lo Spirito Santo in te? Sarebbe bello se oggi tu mi scrivessi dicendo: "In questa Pentecoste lo Spirito Santo mi ha dato la gioia di salutare il mio nemico dopo anni di rancore”. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS ieri mi e arrivato un diluvio di telefonate e di messaggi per il mio 50mo anno di ordinazione sacerdotale. Un abbraccio forte di grazie.
Donato Galassi