Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 4,31-37) Qualche volta è accaduto che, mentre portavo Gesù Ostia in mezzo all'assemblea, un fratello (o una sorella) posseduto dal diavolo si è messo a gridare e a inveire contro Gesù. È vero! Alla presenza di Gesù gli spiriti immondi escono alla scoperto, non sopportando che l'assemblea inneggi al Signore dei signori e al Re dei re. Il diavolo esiste davvero e vuole che si dica che non esista. Così egli può dimorare nelle nostre chiese indisturbato. Sono certo che in molte assemblee domenicali i demoni sono tranquilli e inoperosi perché il culto viene compiuto senza fede e carità. A volte le chiese mi sembrano un dormitorio o, peggio ancora, una pianura di ossa inaridite. C'è più gioia in un concerto musicale che in una celebrazione eucaristica. Il sacerdote inizia la celebrazione con una voce stanca e clericale. Il coro (o il solista) canta o, meglio, si esibisce senza interessarsi se l'assemblea partecipa al canto. La proclamazione della Parola di Dio viene eseguita da fedeli che, mentre leggono, fanno capire che non capiscono ciò che stanno leggendo. Ovviamente in questo clima di tiepidezza i fedeli non vedono l'ora che il celebrante dica: La Messa è finita. Andate in pace. I diavoli vengono tormentati soprattutto dall’omelia che viene fatta con l'unzione dello Spirito Santo. L'omelia è il tempo della Verità. Poiché il diavolo è il signore della menzogna, è sempre pronto a disturbare e a creare chiasso durante la proclamazione e l'ascolto della Parola di Dio. O Signore, manda alla tua Chiesa santi predicatori della tua Parola che ci salva. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. IL GRANDE REGISTA è il libro che ti fa comprendere l'opera dello Spirito Santo nella tua vita quotidiana.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 4,16-30) "Lo Spirito del Signore è su di me", così inizia Gesù a parlare ai suoi increduli concittadini. Non si può iniziare a pregare se prima non diciamo quel che ha detto Gesù. Non si può iniziare a predicare se prima non invochiamo lo Spirito. Non si può iniziare a meditare la Parola di Dio se prima non supplichiamo lo Spirito Santo che ci faccia comprendere il passo della Bibbia che andremo a leggere. Non possiamo essere pastori di anime se lo Spirito Santo non è su di noi. Nei nostri colloqui non diremo mai la cosa giusta al momento giusto e con tono giusto se lo Spirito Santo non ci illumina. Lo Spirito Santo ci dona gli stessi poteri di Gesù Risorto. Ecco perché Gesù ordinò ai suoi discepoli di iniziare il loro mistero apostolico dopo aver ricevuto lo Spirito Santo. Leggendo e meditando gli Atti degli Apostoli (libro che la maggioranza dei cattolici non conosce) vediamo come i discepoli erano guidati e illuminati dallo Spirito Santo in ogni loro scelta e decisione. Grazie allo Spirito Santo compivano le stesse opere di vita eterna che compiva GESÙ. Un cristiano, un prete, un vescovo, un professorre di teologia, un politico cristiano che parla e agisce senza il potere soprannaturale potrebbe fare cose buone, ma non sante. Un papà e una mamma senza l'effusione dello Spirito Santo non saranno mai spiritualmente autorevoli verso i loro figli, non diranno mai ai loro figli: "Siate santi". Vieni, Santo Spirito, su di me, sulla mia famiglia, sulla mia parrocchia, sulla mia azienda, sulla mia scuola. Vieni, Santo Spirito, a illuminarmi sul bene che devo compiere e sul male che devo allontanare. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti) PS. IL GRANDE REGISTA è il libro che ti fa comprendere l'opera dello Spirito Santo nella tua vita quotidiana.

Donato Galassi

IL GRANELLINO🌱 (Lc 14,1.7-14) Il Vangelo di oggi è un inno all'umiltà che è il fondamento della spiritualità cristiana. Senza umiltà non c'è santità. Lo sguardo di Dio è sull'umile ed egli si compiace dell’umile. Quando Dio si compiace di un suo figlio lo rende famoso, grande e potente davanti agli uomini. Quando Elisabetta elogia Maria per la sua santità, Ella subito esclama dicendo: "Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente perché ha guardato l'umiltà della sua serva". Ecco perché Gesù ci esorta a diventare umili con queste parole: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore". Concretamente come si comporta l'umile davanti a Dio e agli uomini? Cercherò di spiegarvelo con la grazia dello Spirito Santo, mio Maestro interiore. L'umile è consapevole che è prima di tutto creatura e poi figlio di Dio. Egli sa che senza Dio non è nulla e non ha niente. Questa povertà di spirito (vuotezza) lo spinge continuamente ad adorare, ringraziare, benedire, lodare Dio come fonte di ogni dono naturale, materiale e spirituale. Lo spirito di preghiera lo tiene intimamente legato a Dio come il tralcio alla vite. L'umile sa che senza lo Spirito del Signore non può fare nulla di buono e di santo. L'umile non giudica mai l'operato di Dio, convinto che Egli è giusto in tutto quello che dice e fa. Nella comunità l'umile non briga mai per sedersi al primo posto. Se dalla comunità viene chiamato a sedersi al primo posto, accetta l'invito ma senza sentirsi superiore agli altri. Non fa niente di disonesto per mantenere il primo posto. L'umile non disprezza nessuno, ma promuove la vita di tutti e soprattutto la vita degli umili. L'umile non si adira ma è paziente, non tiene conto del male subito, ma perdona. L'umile non rifiuta di sedersi accanto agli ultimi della società. L'umile accetta di essere corretto. Il contrario dell'umiltà è la superbia, l'orgoglio e la vanagloria. Ti appartengono questi peccati? Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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